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La favola della Piccola Gigante arriva in Cile

Categorie: America Latina, Cile, Arte & Cultura, Citizen Media

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La famosa Pequeña Gigante (Piccola Gigante) francese è arrivata a Santiago, in Cile. Nel cuore della capitale tutti i cittadini si sono radunati ad ammirarla. Claudia [1] [es, come tutti i link seguenti] ci introduce l’idea così:

Cuenta la historia de un rinoceronte que escapó de África, pasando por las minas del cobre y llegando a la gran ciudad para ser capturado por la mágica niña de un cuento de hadas.

Como señaló Jean Luc Courcoult (Royal de Luxe), la Pequeña Gigante representa la parte de nosotros con la cual queremos volver a encontrarnos, y que se vuelve real con el cariño de la gente. Es magia, es fantasía; es esa parte infantil que siempre va a vivir en nosotros (me recuerda la dedicatoria de El Principito de A. de Saint-Exupéry).

La storia narra di un rinoceronte, che fuggito dall'Africa ha attraversato le miniere di rame ed è arrivato nella grande città dove è rimasto catturato dalla  ragazza magica di una fiaba.

Come ha sottolineato Jean Luc Courcoult (Royal de Luxe), la Pequeña Gigante rappresenta la parte di noi che vogliamo incontrare di nuovo, e che prende forma attraverso l'affetto della gente. È magia, è fantasia; è quella parte infantile che vivrà sempre in noi (mi ricorda la dedica del Piccolo Principe di A. de Saint-Exupéry).

Ad ammirare questo burattino di cinque metri, sono venuti migliaia di cileni, comprese le persone esterne alla capitale come i “Gata de media luna [2]” che hanno descritto così l'esperienza:

“All'uscita dalla stazione, abbiamo trovato una marea umana: migliaia di persone hanno atteso che la marionetta, articolata da uomini, si svegliasse e uscisse per le strade.

Como todos, queríamos verla. Nosotros teníamos un merito aparate, viajamos especialmente para verla(bueno y aprovechar el viaje para hacer uno que otro tramite poco).

La muchedumbre estaba enardecida! En lo que pudiera que les permitiese ver mejor se subían, micros, camiones, paraderos, nada escapa a la imaginación.

Anche noi, come tutti, volevamo vederla. Avevamo un posto privilegiato, eravamo lì soprattutto per quello (e anche per approfittare del viaggio e svolgere altre piccole attività).

La folla ardeva d’entusiasmo! E se questo poteva consentire una vista migliore, si saliva su autobus, camion, sulle pensiline delle fermate; l’immaginazione non conosceva limiti.

Roberto Olivares [3], non è riuscito ad opporsi all'entusiasmo che quella marionetta suscitava in sua figlia, e spiega:

La Pequeña Gigante que estuvo en Santiago ha sido una de las experiencias más espectaculares que he visto, hasta el sábado me conformaba con verla por televisión, pero la ilusión que veía en los ojos de Francisca hicieron que pese al temor de la masa, del calor y del no ver nada decidiera levantarme el día domingo a las 8:00 de la mañana para estar antes de las 10:00 viendo como despertaba esta muñeca que salió de las páginas de un cuento para instalarse con nosotros por tres largos y entretenidos días.

La Pequeña Gigante venuta a Santiago è stata una delle esperienze più spettacolari che abbia mai visto. Fino a sabato mi sono accontentato di vederla in televisione; tuttavia, il desiderio che ho letto negli occhi di Francisca mi ha spinto, nonostante la paura della massa, del caldo e dell’assenza di visibilità, ad alzarmi la domenica alle 8:00 del mattino per essere lì prima delle 10:00 e vedere come questa bambola, che è uscita dalle pagine di una storia, si è svegliata per rimanere con noi per tre lunghe e divertenti giornate.