- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

La scelta storica di Kamala Harris come candidata alla vicepresidenza del Partito Democratico risuona nei Caraibi

Categorie: Caraibi, Giamaica, Trinidad & Tobago, U.S.A., Citizen Media, Donne & Genere, Etnia, Politica
[1]

La senatrice statunitense Kamala Harris parla con i partecipanti al Forum nazionale sui salari e i lavoratori del 2019 a Las Vegas, Nevada. Fotografia di Gage Skidmore [1] su Flickr, CC BY-SA 2.0 [2].

L’annuncio [3] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], l'11 agosto, del candidato alla presidenza degli Stati Uniti del Partito Democratico Joe Biden relativo alla scelta della senatrice Kamala Harris quale sua vice ha scatenato un'ondata di festeggiamenti [4] in tutti i Caraibi [5].

Il padre della Harris, un economista e professore emerito [6] dell'Università di Stanford, è nato in Giamaica quando il Paese si trovava ancora sotto il dominio britannico. Sebbene la Harris si identifichi come americana, i netizen caraibici continuano a considerarla una discendente della Regione. Dello stesso avviso sono i caraibici di origine indiana, dal momento che la madre [7] della Harris, una scienziata esperta del cancro alla mammella, era nata a Madras, in India.

Da Trinidad e Tobago, la scrittrice di discendenza indiana Ira Mathur sente [8] che questa scelta permette “a molti di noi [di] vedersi rappresentati”. Su Facebook ha scritto [9]:

From Madras and Jamaica with love to America […] from the West Indies to South Asia we couldn’t feel prouder or have more hope for a Trump shattered America.

Da Madras e dalla Giamaica all'America con amore […] dalle Indie Occidentali all'Asia del Sud, non potremmo essere più fieri o più speranzosi per questa America distrutta da Trump.

In un articolo per la CNN, la scrittrice Fredreka Schouten riflette [10] su cosa significhi questa mossa per gli “isolani” come lei:

I, too, am from the Caribbean […] but descended from people who came from all over what the late Barbadian poet Kamau Brathwaite once called ‘a whole underground continent of thought and feeling and history.’

We carry the archipelago within us, looking and listening, always, for bits of what we left behind […] the habit — a preoccupation, really — with detecting the Caribbean heritage in the people around us.

To the nation, Shirley Chisholm represents the first Black woman elected to Congress and the first to pursue a major-party nomination for the presidency. To me, she's also the daughter of a seamstress from Barbados and a factory worker who came from Guyana. Colin Powell, the first African American to serve as Secretary of State? His parents hailed from Jamaica. Former Attorney General Eric Holder, Barbados roots. […]

Harris, who made a run last year for the Democratic nomination, has navigated public life as a Black woman in America.

That's not to say she doesn't embrace all of who she is.

Anche io vengo dai Caraibi […] ma discendo dal popolo che proviene da quello che il poeta barbadiano Kamau Brathwaite una volta ha definito “un intero continente sotterraneo di pensieri, sensazioni e storia”.

Portiamo l'arcipelago dentro di noi, siamo sempre in cerca dei pezzi di quello che ci siamo lasciati alle spalle […] l'abitudine — una vera e propria preoccupazione — di individuare il retaggio caraibico nelle persone che ci circondano.

Per la nazione, Shirley Chisholm rappresenta la prima donna di colore a essere stata eletta al Congresso, nonché la prima a ottenere una nomina per la presidenza da un grande partito. Per me, è anche la figlia di una sarta delle Barbados e di un operaio originario della Guyana. Colin Powell, il primo afroamericano a essere stato eletto Segretario di Stato? I suoi genitori venivano dalla Giamaica. L'ex Procuratore Generale Eric Holder ha radici barbadiane. […]

La Harris, che l'anno scorso era in corsa per la nomina democratica, ha vissuto la sua vita pubblica come una donna di colore in America.

Questo, però, non significa che non abbracci tutto ciò che è.

Che i democratici trionfino o meno il prossimo novembre, la Harris ha già fatto la Storia, diventando la prima donna nera e sud asiatica americana a essere candidata da un partito politico tradizionale.

Sui social media, molti utenti sospettavano [11] che la scelta di Biden per la vicepresidenza sarebbe ricaduta sulla Harris e sebbene la maggior parte di essi si ritenga soddisfatta della scelta, capisce che non si è trattato di una decisione semplice.

Renee Cummings, una criminologa e stratega per l'Intelligenza Artificiale (IA) originaria di Trinidad e attualmente residente a New York, sottolinea [12]:

She has the experience and she has the look and she has the energy that [Biden] doesn’t have but she also has a lot of baggage when it comes to black and brown men and the criminal justice system. But they must have worked out their strategy and messaging moving forward. She also represents ‘law and order’ and someone who was ‘tough on crime’ and ‘incarcerated a lot of black and brown men’ and they may be seeing that as a good counterbalance for the Trump campaign. She probably polled well among non people of color. She also has a white husband. So the aesthetic works politically. She’s also a very intelligent woman, articulate, and very savvy and will make a good VP. But she’s also half Jamaican so a big moment for Caribbean people in America.

Ha l'esperienza, l'aspetto e l'energia che [Biden] non ha, ma ha anche un bagaglio molto pesante per quanto riguarda gli uomini neri e di colore e il sistema di giustizia penale. Ma avranno elaborato la loro strategia e i loro messaggi futuri. Lei rappresenta il binomio “legge e ordine”, è “inflessibile in materia di criminalità” e “ha incarcerato molti uomini neri e di colore”. Potrebbero vedere tutto questo come un buon contraltare alla campagna di Trump. Probabilmente è andata bene nei sondaggi condotti tra le persone non di colore. Ha anche un marito bianco. Quindi l'estetica funziona da un punto di vista politico. È anche una donna davvero intelligente, articolata e molto esperta e sarà un ottimo vicepresidente. Ma è anche mezza giamaicana, quindi è un grande momento per i caraibici d'America.

La Cummings riassume il suo pensiero definendo [13] la Harris “l'ideale per la diversità” e aggiunge [14]:

She is also the daughter of immigrants and represents the promise of America pre-Trump’s attack on immigration. She ticks a lot of boxes.

È anche figlia di immigrati e rappresenta la promessa dell'America prima dell'attacco all'immigrazione di Trump. Ha molte carte in regola.

L'utente di Twitter trinidadiana Caroline Neisha è d'accordo [15]:

Avevo completamente sottovalutato l'entusiasmo e l'emozione che avrebbe potuto suscitare la scelta di Kamala… quanto avrebbe significato per molti. Ci sono le solite lamentele… ma mi si riempie il cuore a vedere quanto questa cosa stia rendendo felici, orgogliose ed eccitate le persone.

Gli utenti dei social media giamaicani trovano [17] inoltre che la Harris sia una forza unificante [18]. Un solido voto di fiducia è giunto da Wayne A. I. Frederick [19], il rettore trinidadiano dell'Università di Howard, l'alma mater della Harris. In una fotografia che lo ritrae insieme alla Harris a una cerimonia di laurea, Frederick ha scritto [20] su Facebook:

Today is an extraordinary moment in the history of America and of Howard University [21]. Senator Kamala Harris’ selection as the Democratic vice presidential candidate represents a milestone opportunity for our democracy to acknowledge the leadership Black women have always exhibited, but has too often been ignored. […] As Senator Harris embarks upon this new chapter in her life, and in our country’s history, she is poised to break two glass ceilings in our society with one fell swoop of her Howard hammer!

Oggi è un momento straordinario per la storia americana e per l’Università di Howard [21]. La scelta della senatrice Kamala Harris come candidata alla vicepresidenza del candidato democratico rappresenta un'opportunità incredibile per la nostra democrazia di riconoscere la leadership che le donne di colore hanno sempre mostrato ma che è stata troppo spesso ignorata. […] Mentre la senatrice Harris inizia questo nuovo capitolo della sua vita e della storia del nostro Paese, è pronta ad abbattere due barriere della nostra società con un solo colpo del suo martello Howard!

La singolare esperienza della Harris come figlia multietnica di genitori immigrati coinvolti nei movimenti attivisti degli anni Sessanta — fece parte della seconda classe di studenti a essere desegregata sugli autobus — ha senza dubbio contribuito a plasmare [22] la sua identità e la sua visione del mondo. Nell'annuncio che ha pubblicato su Facebook ha scritto [23]:

My mom and dad, like so many other immigrants, came to this country for an education. My mother from India and my dad from Jamaica. And the Civil Rights movement of the 1960s brought them together. Some of my earliest memories are from that time: My parents being attacked by police with hoses, fleeing for safety, with me strapped tightly in my stroller.

That spirit of activism is why my mother, Shyamala, would always tell my sister and me, ‘Don’t just sit around and complain about things. Do something.’

That’s why I became a District Attorney and fought to fix a broken system from within. Why I served as California’s Attorney General. Why I’m proud to represent my state as a U.S. Senator. And it’s why, today, I’m humbled to be joining Joe Biden in the battle to defeat Donald Trump and build a country that lives up to our values of truth, equality, and justice.

Come molti altri immigrati, anche mia madre e mio padre vennero in questo Paese per riceve un'educazione — mia madre dall'India, mio padre dalla Giamaica. Il movimento per i diritti civili degli anni Sessanta li fece incontrare. Alcuni dei miei primi ricordi sono di quel periodo: i miei genitori che vengono attaccati dalla polizia con dei tubi e fuggono per salvarsi con me legata nel passeggino.

Quello spirito di attivismo è il motivo per cui mia madre, Shyamala, diceva sempre a me e a mia sorella: “Non restate sedute a lamentarvi. Agite”.

Ecco perché sono diventata una Procuratrice Distrettuale e mi sono battuta per aggiustare questo sistema corrotto dall'interno. Ecco perché sono stata Procuratrice Generale della California. Ecco perché sono fiera di rappresentare il mio Stato come senatrice statunitense. Ed ecco perché oggi sono onorata di unirmi a Joe Biden nella battaglia per sconfiggere Donald Trump e costruire una nazione che sia all'altezza dei valori della verità, dell'uguaglianza e della giustizia.

Non tutti hanno creduto [24] alla sua dichiarazione. Un utente Twitter ha suggerito [25] che una volta la Harris abbia utilizzato il suo retaggio giamaicano per “alimentare uno stereotipo anti-giamaicano al fine di relazionarsi con un più ampio pubblico di persone bianche”, riferendosi a un'intervista radio durante la quale la Harris aveva scherzato [26] sul fumare marijuana — affermazione dalla quale suo padre si era subito dissociato pubblicamente [27].

Anche l'alto numero di persone di colore incarcerate si è rivelato problematico [28] per molti e mentre alcuni articoli d'opinione hanno definito l'accoppiata Biden/Harris “disastrosa” [29], altri l'hanno giudicata “sensata” [30].

L'ex Primo Ministro giamaicano P.J. Patterson, un compagno di scuola del padre della Harris, ha sottolineato [31] quanto sia cresciuta:

She has been incisive, she goes to the heart of the issue that has to be resolved, particularly at this time when the US itself is going through severe challenges — including, but not confined to, matters pertaining to race. It is good to have someone on the ticket who can look at that and who has ethnic origins.

È stata incisiva, è andata direttamente al cuore del problema che dev'essere risolto, soprattutto in questo momento in cui gli Stati Uniti stessi stanno affrontando dure sfide, tra cui le questioni attinenti la razza. È un bene che in queste elezioni ci sia qualcuno che può vedere queste cose e che sia di origine etnica.

Come dichiara [10] la scrittrice Schouten:

Who knows what will happen in the months ahead. But for the islanders keeping score — always reconstructing that continent of islands, if only in our minds — Harris will remain the first daughter of the West Indies on a major-party presidential ticket.

Chissà cosa accadrà nei prossimi mesi. Ma per gli isolani che continuano a segnare i punti — sempre a ricostruire quel continente di isole, anche solo nelle nostre menti — la Harris rimarrà la prima figlia delle Indie Occidentali a correre alle elezioni presidenziali con un grande partito.