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L'allarmismo dell'ex presidente su una guerra contro la Cina non impressiona la maggioranza dei taiwanesi

Categorie: Asia orientale, Nord America, Cina, Taiwan (ROC), U.S.A., Citizen Media, Guerra & conflitti, Politica, Relazioni internazionali
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L'ex Presidente taiwanese Ma Ying-jeou ha sostenuto che l'attuale amministrazione stia spingendo Taiwan sull'orlo di una guerra. Fermo immagine da United Daily News / Youtube.

Nel mezzo delle esercitazioni militari della Cina in corso nello stretto di Taiwan [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], un discorso dell'ex Presidente di Taiwan Ma Ying-jeou, che incolpa l'attuale amministrazione dell'ostilità della Repubblica Popolare Cinese, ha ricevuto diversi elogi nella Cina continentale — ma non a Taiwan.

Parlando a una conferenza [3] [zh] a Taipei il 10 agosto Ma, membro del partito di opposizione Kuomingtang (KMT o Partito nazionalista), ha sostenuto che le capacità militari taiwanesi non siano nulla a confronto con quelle della Cina, e ha messo in dubbio l'impegno degli Stati Uniti ad accorrere in aiuto di Taiwan in caso di una vera e propria aggressione. Secondo Ma, una volta che la Cina avrà lanciato un'operazione militare contro Taiwan, “la prima battaglia sarà anche l'ultima”.

Le minacciose parole di Ma hanno trovato eco tra i commentatori e i social media della Cina continentale, e la televisione di Stato China Central Television (CCTV) sembra aver abbracciato [4] [zh] il suo punto di vista.

Nel frattempo, un sondaggio telefonico condotto dalla Taiwan Public Opinion Foundation il 17 e 18 agosto ha rilevato che il 58% [5] [zh] degli intervistati è in disaccordo con le opinioni di Ma e “non è preoccupato dello scoppio di una guerra tra Cina e Taiwan”.

Dall'inizio di agosto, la Cina ha aumentato le sue esercitazioni a fuoco [6] [zh] nel Mar Cinese Meridionale e Orientale, in parte in risposta alla visita del Segretario per la sanità degli Stati Uniti Alex Azar a Taiwan.

Azar è il più illustre rappresentante di Stato a visitare l'isola da decenni, e la sua presenza è stata condannata [7] da Pechino.

L'utente di Twitter taiwanese Otto Huang ha scritto che, con il suo discorso, Ma ha finito per fornire alla Cina uno “slogan di propaganda”:

Ma Ying-jeou fornisce alla CCTV uno slogan di propaganda per l'unificazione con Taiwan mediante l'uso della forza.

I gruppi taiwanesi indipendentisti hanno protestato [11] fuori dalla sede del KMT il 13 agosto per chiedere che venga revocata l'adesione di Ma al partito:

We cannot accept Ma’s talk of capitulation — and that coming from a former president, who is now a propagandist for China and coerces the Taiwanese to surrender to China without a fight.

Non possiamo accettare i discorsi di resa di Ma — in particolare perché provengono da un ex presidente, ora un propagandista per la Cina che spinge i taiwanesi ad arrendersi alla Cina senza combattere.

Tuttavia Ma ha insistito sulla sua posizione. Il 22 agosto, ad un'altra conferenza, ha fatto un secondo discorso, in cui accusava nuovamente Tsai di aver respinto l'Accordo del 1992 [12] e criticava il rafforzamento dei legami tra l'isola e gli Stati Uniti. Ha aggiunto [13]:

If Beijing were to use force against Taiwan as a way to push Washington to make concessions, Taiwan would turn from a chess piece to an “abandoned son” and ultimately a sacrifice.

Se Pechino usasse la forza contro Taiwan per spingere Washington a fare concessioni, Taiwan si trasformerebbe da una pedina a un “figlio abbandonato” e infine in un sacrificio.

Ancora una volta, lo Stato e le testate associate al partito nella Cina continentale hanno dato grande risalto al discorso di Ma.

Taiwan è de-facto uno Stato autogovernato dal 1949, quando il KMT, allora il partito al governo della Repubblica di Cina, venne sconfitto nella Guerra civile cinese e si stabilì sull'isola.

Nel 1992, in un periodo in cui le relazioni attraverso lo stretto si erano ammorbidite, le autorità di Taipei incontrarono quelle di Pechino e fecero un annuncio congiunto in cui dichiaravano di costituire “una Cina”, in quello che da allora è conosciuto come l'Accordo del 1992. Il reale significato di quell'accordo è oggetto di disputa da allora.

Il KMT perse le elezioni e il governo nel 2016, quando Tsai Ing-wen del Partito democratico progressista, da sempre sostenitrice dell'indipendenza taiwanese, vinse con un ampio margine [14].

Nel gennaio 2019, il Presidente cinese Xi Jinping annunciò che l'interpretazione da parte della Cina dell’ “Accordo del 1992″ era quella di “Un Paese, due sistemi”, un principio applicato al governo di Hong Kong e Macau. Tsai rifiutò immediatamente questa interpretazione [15]. Nel gennaio 2020, è stata rieletta come presidente di Taiwan con più del 57% dei voti [16].

Altre reazioni

Nonostante la diffusione di discorsi di propaganda in cui si citano le opinioni espresse da Ma, alcuni netizen della Cina continentale si sono mostrati sospettosi riguardo la sua sincerità. Per esempio, una popolare risposta a una discussione di Global Times su Weibo dice [17] [zh]:

八年叶未促成中国统一,有何面目大言不惭,五十步笑百步而已,还真是从未见过如此厚颜无耻之人!

(L'ex presidente Ma) è stato al potere per 8 anni senza fare nulla per implementare l'unificazione, con che faccia si vanta in questo modo, non è altro che un bue che dice cornuto all'asino, davvero non ho mai visto una persona tanto senza vergogna!

Nei commenti a un'altro post [18] [zh] su Weibo dell'editorialista del People’s Daily Xia Ke Dao, un utente ha scritto:

马孃孃的不独不统不武,核心也是以拖待变,岛内主动追求统一的人士日渐凋零

I discorsi ‘no indipendenza, no unificazione, no intervento militare’ della “imperatrice Ma” in fondo non sono altro che un modo di continuare a procrastinare, nell'isola le figure pubbliche che perseguono l'unificazione diminuiscono giorno dopo giorno.

(“Imperatrice Ma” è un soprannome per l'ex presidente Ma per sottolineare quella che, nella Cina continentale, è percepita come una mancanza di risolutezza e quindi di virilità, ndt)

A Taiwan, nel frattempo, le reazioni sono state più dirette. Il portavoce per l'Ufficio presidenziale di Taiwan Alex Huang ha condannato [13] i discorsi di Ma:

In the face of China’s oppression, the nation should not relinquish its sovereignty, democracy or freedom, but rise up against an autocracy by uniting its people in soliciting international support.

Di fronte all'oppressione della Cina, la nazione non dovrebbe rinunciare alla sua sovranità, alla democrazia o alla libertà, ma invece sollevarsi contro un regime autocratico, unendo il proprio popolo nel sollecitare il sostegno internazionale.

Inoltre YC Jou, un popolare critico culturale taiwanese, ha sostenuto in un post di Facebook molto condiviso [19] [zh] che Ma e altri relatori della conferenza non riescono a comprendere l'opinione attualmente diffusa a Taiwan riguardo la questione dell'unificazione:

他們最嚴重的錯誤,就是他們不了解台灣人民的決心。他們和中共一起恐嚇台灣人民這麼多年,他們不知道台灣人民已經受夠了。
更且台灣人民看到香港的情況。不反抗的結果,就是連反抗的機會都沒有。台灣人民的覺悟之深不是他們這種人能夠想像的。

Il loro errore più grande è non aver compreso la determinazione del popolo taiwanese. Loro e il PCC insieme minacciano il popolo taiwanese da così tanti anni, non sanno che il popolo taiwanese ne ha avuto abbastanza.
Ancora di più ora che il popolo di Taiwan ha visto cosa è accaduto a Hong Kong. Se non resistiamo ora, poi non avremo più alcuna possibilità di resistere. La presa di coscienza del popolo taiwanese è più profonda di quanto queste persone possano immaginare.