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Proibire alle giovani mamme di tornare a scuola non ridurrà le gravidanze adolescenziali in Tanzania

Categorie: Africa sub-sahariana, Tanzania, Citizen Media, Diritti umani, Donne & Genere, Giovani, Governance, Istruzione, Politica

“Giovani mamme: Causano più gravidanze a scuola?” PesaCheck.org

Questo articolo è stato pubblicato [1][en, come i link seguenti] da PesaCheck.org, il primo gruppo di verifica delle notizie dell'Africa orientale.

Il Presidente della Tanzania John Magufuli ha proibito alle giovani mamme rimaste incinte durante il periodo scolastico di riprendere gli studi una volta partorito [2].

Durante una riunione tenuta a Chalinze, un paesino della regione orientale di Pwani, il Presidente Magufuli ha attaccato le Organizzazioni Non Governative (NGO) per aver incoraggiato le giovani mamme a tornare a scuola, e ha affermato che queste “rovineranno” il paese costituendo un'offesa alla morale della Tanzania:

If a girl gets pregnant, if it is deliberate or by accident, gives birth and then returns to school, she will teach these others who haven’t given birth that this is okay. The same girl can then go again and get pregnant, give birth and go back to school. And again for a third time. Are we educating parents?

Se una ragazza incinta, indipendentemente dal fatto che lo abbia voluto o meno, torna a scuola dopo aver partorito, insegnerà a coloro che ancora non lo sono che è giusto fare così. La ragazza stessa potrebbe rimanere di nuovo incinta, partorire e poi tornare a scuola. Per poi rifarlo ancora e ancora. È così che stiamo educando questi genitori?

Il Presidente ha inoltre dichiarato che sarà proibito a tutte le giovani mamme che frequentano le elementari o le medie tornare a scuola dopo aver partorito:

I want to tell them, and those NGOs as well, that during my administration, no girl who has given birth will be allowed to go back to school .

A queste giovani mamme e alle NGO voglio dire che, finché sarò a capo dello stato, non permetterò a nessuna giovane mamma di tornare a scuola.

Ha poi continuato dicendo che se le giovani mamme desiderano continuare a studiare possono andare altrove, come presso l’Autorità per l'Istruzione e la Formazione Professionale [3], oppure possono darsi all'agricoltura.

Questa dichiarazione ha provocato risentimento sui social media, dove i tanzaniani hanno utilizzato l'hashtag #ArudiShule [4] (ritorno a scuola) per criticare questa mossa, soprattutto considerando che, secondo le statistiche del Rapporto dello Human Rights Watch (HRW) [5], ogni anno ci sono più di 8000 ragazze che lasciano gli studi a causa della gravidanza.

Quindi, queste giovani mamme sono davvero un cattivo esempio per gli altri studenti?

PesaCheck [6], con la partecipazione dell'organizzazione Twaweza [7] che promuove la centralità dei cittadini, ha fatto delle ricerche sull'argomento e ha scoperto che le affermazioni del Presidente Magufuli sono sbagliate per le seguenti ragioni: 

Cause delle gravidanze adolescenziali

Secondo il Sondaggio sulla Salute e la Demografia in Tanzania (Tanzania Health and Demographic Survey, THDS) del 2015-2016, la percentuale di gravidanze in età adolescenziale nel territorio tanzano ha raggiunto il 27%. Quali fattori le hanno causate?

In una pubblicazione a cura di HakiElimu [8] si è scoperto che i cittadini ritengono che le cause principali delle gravidanze adolescenziali includano i bassi redditi delle famiglie. La pubblicazione fa notare che circa il 31% degli intervistati (inclusi genitori e adolescenti) credono che la povertà sia la ragione principale; le difficoltà economiche costringono i genitori a far sposare le loro figlie molto presto poiché non c'è altra soluzione per soddisfare i loro bisogni fondamentali.

Il Sondaggio sulla Salute e la Demografia in Tanzania ha inoltre dimostrato che a differenti classi economiche corrispondono differenti tassi di natalità: più le famiglie sono ricche, più i tassi di natalità saranno bassi.

Le femmine provenienti da famiglie piuttosto benestanti sono abbastanza grandi quando iniziano a fare figli, il che significa che in famiglie piuttosto povere è abbastanza probabile che ci siano giovani mamme, ed è probabile che lo diventino in età scolastica.

Un Rapporto dell'UNICEF [9] ha mostrato che in Tanzania un sesto delle ragazze tra i 15 e i 19 anni sono già sposate; dato che conferma quanto evidenziato prima: la correlazione tra ambiente economico ed età della prima gravidanza. Lo stato psicologico di queste ragazze viene intaccato e molte di loro non sono più in grado di tornare a scuola dopo aver abbandonato gli studi.

Un altro elemento [10] menzionato nella pubblicazione di HakiElimu è “la scarsa educazione e il desiderio fisico delle adolescenti”. Hanno appreso che alcuni genitori non hanno dedicato tempo alla crescita e all'insegnamento morale dei propri figli. Un'altra scoperta [11] è che c'è una mancanza di educazione alla salute che può aiutare gli adolescenti a capire a pieno la pubertà: “Molti genitori nei villaggi non parlano con le loro figlie che stanno attraversando la fase della pubertà”. I dati del Sondaggio sulla Salute e la Demografia in Tanzania del 2015 hanno dimostrato che più della metà delle donne ha avuto rapporti sessuali prima dei sedici anni.

La pubblicazione di HakiElimu [12] ha inoltre appreso che la società crede che i valori di una ragazza corrispondano all'essere sposata e all'essere madre.

Il Sondaggio sulla Salute e la Demografia in Tanzania del 2015-2016 ha dimostrato che i tassi di natalità sono strettamente collegati al livello scolastico: le donne senza istruzione hanno 3.3 volte più figli delle donne con un'istruzione secondaria. Per le adolescenti senza istruzione è cinque volte più probabile che abbiano già avuto figli rispetto alle adolescenti con un'istruzione secondaria o superiore. Il Sondaggio sulla Salute e la Demografia in Tanzania del 2010, come menzionato nel Rapporto dell'UNICEF [9] (p.12), ha appreso che per la maggior parte delle ragazze il fatto di avere figli quando “sono ancora bambine loro stesse” non è solo una questione scolastica ma la vita reale.

Sono le giovani mamme la causa principale di influenza sulle gravidanze adolescenziali?

Secondo il Sondaggio sulla Salute e la Demografia [13], la percentuale di gravidanze tra gli adolescenti a Zanzibar (arcipelago della Tanzania) è dell'8%, un numero relativamente basso rispetto alla Tanzania continentale. Nel 2010 è stata anche introdotta una politica di ripresa degli studi per diminuire il numero dei ritirati. Il Kenya [14], invece, si colloca, per numero di gravidanze adolescenziali, tra la Tanzania continentale e l'arcipelago di Zanzibar con una percentuale del 18%. Sia in Kenya che a Zanzibar, le giovani mamme continuano a studiare e la fertilità in età adolescenziale è molto più bassa.

Perciò, l'affermazione che le giovani mamme che riprendono gli studi influenzeranno gli altri studenti e porteranno a un incremento delle gravidanze adolescenziali è errata. La maggior parte delle ricerche attribuiscono le gravidanze in età adolescenziale a cause di natura economica, a problemi di educazione e all'atteggiamento della società nei confronti delle ragazze.


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Questo articolo è stato scritto da Mwegelo Kapinga, membro di PesaCheck, consulente di sviluppo, ricercatore e scrittore. Mwegelo ha precedentemente lavorato come analista di ricerca per Twaweza East Africa. L'infografica è stata curata da Brian Wachanga [16]membro di PesaCheck, esperto di scienze e tecnologie in Kenya e appassionato di visualizzazione dati. L'articolo è stato rivisto dal caporedattore Eric [17] Mugendi [17].

Pesa [18]Check [18], co-fondata da Catherine Gicheru [19],  è il primo gruppo di verifica dei fatti dell'Africa orientale. Cerca di aiutare il pubblico a separare i fatti dalla finzione nelle dichiarazioni pubbliche sui numeri che modellano l'immagine del nostro mondo, con una particolare enfasi sulle operazioni di finanza pubblica che influenzano la capacità oratoria del governo sui cosiddetti “Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, OSS). Esempi di questi obiettivi sono l'assistenza sanitaria, lo sviluppo agricolo, l'accesso alle risorse idriche e ai servizi igienico-sanitari ecc. PesaCheck ha inoltre verificato l'accuratezza delle notizie. Per saperne di più sul progetto, visita pesacheck.org [20]