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Arrestata presidente del sindacato degli studenti della Thailandia per protesta anti governativa

Categorie: Asia orientale, Tailandia, Citizen Media, Diritti umani, Giovani, Governance, Politica, Protesta
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La leader degli studenti Jutatip Sirikhan si copre di vernice bianca in un atto simbolico di protesta dopo il suo rilascio. Foto e didascalia di Prachatai

Questo articolo [1] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] è stato inizialmente pubblicato su Prachatai, un sito di news indipendente in Thailandia, editato e ripubblicato da Global Voices come parte di un accordo di condivisione dei contenuti.

La presidente dell'Unione degli studenti di Thailandia (SUT) Jutatip Sirikhan è stata arrestata il 1 settembre mentre si recava all'università per aver partecipato alla protesta di massa [2] del 18 luglio.

Jutatip è stata arrestata mentre era su un taxi diretta alle lezioni al campus Tha Prachan della Thammasat University a Bangkok. Si è connessa live su Facebook alle 12:50 del pomeriggio il 1 settembre quando agenti di polizia in borghese hanno fermato il taxi in cui viaggiava esibendo un mandato d'arresto nei suoi confronti.

Jutatip è stata portata alla stazione di polizia di Samranrat. Un agente la ha accompagnata in un altro taxi alla stazione, dal momento che la studentessa non si sentiva al sicuro viaggiando nella vettura privata che gli agenti avevano portato per arrestarla. È rimasta live su Facebook, leggendo ad alta voce passaggi dalla traduzione in thailandese di ‘Senso comune’ di Thomas Paine [3] [it], durante il tragitto verso la stazione.

È stata quindi portata al Tribunale penale di Bangkok, dove le è stata concessa la libertà su cauzione ed è stata rilasciata alle 5:20 del pomeriggio sotto la custodia di un docente della Thammasat University. Il Tribunale non ha richiesto il pagamento immediato della cauzione di 100.000 baht (circa 2.700 euro) ma le è stata imposta la condizione di non ripetere le azioni per cui è stata incriminata – la stessa condizione imposta a tutte le altre persone che sono state arrestate e poi rilasciate per le stesse accuse.

Jutatip è la quattordicesima attivista ad essere arrestata per aver partecipato alla grande protesta del 18 luglio. Altri quindici partecipanti hanno ricevuto una convocazione e hanno dovuto presentarsi [4] alla stazione di polizia di Samranrat per conoscere le accuse contro di loro il 28 agosto. Jutatip è stata accusata, tra le altre cose, di sedizione e violazione del Decreto di emergenza [5] e dell'Atto sulle malattie trasmissibili.

Jutatip è comparsa di fronte al Tribunale penale dopo il suo rilascio e ha tenuto una breve conferenza stampa.

“Puoi lavare via la vernice, ma non l'ingiustizia”

I didn’t intend to run away to begin with. I know I have an arrest warrant. I have been waiting to be arrested for a very long time, but it didn’t happen until today. Each time someone gets arrested, there will be slurs against our side that we did not protest peacefully.

I am a student and I have been harassed by the police for months, for years. Why is there no compensation for me? Why must there be compensation for the police who are servants of the dictatorship?

There should actually be a summons first, but what happened was that the police brought the arrest warrant and arrested me. It’s extremely unfair to a student. They followed me with my phone signal, followed me from where I’m staying. They threatened my home, they threatened my family, they took a warrant to my house, so now we have to escalate our protest. Everything is supported by the Constitution.

We pay our taxes. We must receive protection from the state, not harassment from the state. So today I have to express myself symbolically that we can do this. We must stand by our rights and freedoms. Throwing paint is also something that can be done.

Non ho ma avuto intenzione di scappare. So che c'è un mandato d'arresto contro di me. Da molto tempo mi aspettavo di venire arrestata, ma non è successo fino a oggi. Ogni volta che qualcuno viene arrestato, il nostro movimento viene insultato e accusato di non aver manifestato pacificamente.
Sono una studentessa e sono stata perseguitata dalla polizia da mesi, da anni. Perché non c'è nessuna compensazione per me? Perché deve esserci una compensazione per la polizia che è al servizio della dittatura?
Avrebbe dovuto esserci una convocazione prima, ma ciò che è successo è che la polizia ha preso il mandato di arresto e mi ha arrestata. È estremamente ingiusto per una studentessa. Mi hanno seguita grazie al segnale del mio cellulare, mi hanno seguita fino al luogo dove mi trovavo. Hanno minacciato la mia casa, hanno minacciato la mia famiglia, hanno portato un mandato d'arresto a casa mia, perciò adesso dobbiamo intensificare la nostra protesta. Tutto ciò è sostenuto dalla Costituzione.
Paghiamo le tasse. Dovremmo ricevere protezione da parte dello Stato, non persecuzione da parte dello Stato. Perciò oggi devo esprimermi simbolicamente per dire che noi possiamo farlo. Dobbiamo far valere i nostri diritti e le nostre libertà. Versare vernice è un'altra cosa che possiamo fare.

Jutatip si è poi rovesciata addosso un secchio di vernice bianca mentre sollevava la mano nel saluto [6] a tre dita di ‘Hunger Games’, dicendo che la vernice bianca rappresenta la purezza e la giustizia, e che loro [il movimento giovanile pro-democrazia, ndt] stanno chiedendo che venga loro restituita la giustizia.

We are showing that this is freedom, this is the kind of expression we can do. Even if now it is throwing paint over ourselves, it is a way of showing that we can throw paint at any time. We can throw paint over those with power, because those with power throw legal charges over us, throw bullets at us without exception.

Paint can be washed out, but we can’t wash out injustice.

Stiamo mostrando che questa è libertà, questo è il tipo di espressione che abbiamo a disposizione. Anche se ora [il nostro modo di esprimerci] è buttarci vernice addosso, è un modo di mostrare che possiamo versare vernice quando vogliamo. Possiamo anche buttare vernice addosso alle persone al potere, perché loro ci buttano addosso accuse legali, ci buttano addosso proiettili senza fare eccezioni.

Più tardi, Jutatip ha ringraziato il docente che era andato a offrire la cauzione per lei e le persone che erano andate a sostenerla, e ha aiutato la folla a ripulire la vernice dal marciapiede di fronte al Tribunale.

“Non smetteremo di combattere finché non avremo vinto su tutta la linea, inclusa la riforma della monarchia e una nuova costituzione” ha detto Jutatip.