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Gli hongkonghesi ignorano la repressione per votare i giovani in cerca di cambiamento alle primarie filodemocratiche

Categorie: Asia orientale, Cina, Hong Kong (Cina), Citizen Media, Elezioni, Politica
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Lunghe file fuori da un seggio elettorale. Fotografia dell'utente Twitter Studio Incendo CC By 4.0

L'articolo originale è stato scritto da Rachel Wong [2] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] di Hong Kong Free Press il 12 luglio 2020. Viene pubblicato in versione modificata su Global Voices come parte di un accordo di partenariato sui contenuti.

Oltre 600.000 hongkonghesi si sono recati alle urne delle primarie democratiche nel fine settimana, sebbene le autorità pro-Pechino abbiano dichiarato che l'esercizio informale potrebbe essere illegale.

I risultati iniziali, annunciati il 13 luglio, indicavano la preferenza degli elettori pro-democrazia per rappresentanti giovani e radicali come candidati per le elezioni del Consiglio Legislativo previste per settembre.

I candidati che avevano ottenuto più voti nelle cinque circoscrizioni geografiche includevano Hui Chi Fung del Partito Democratico (Isola di Hong Kong [3] [zh]), Jimmy Sham della Lega dei Socialdemocratici (Kowloon Ovest [4] [zh]), Eddie Chu della Land Justice League (Nuovi Territori Ovest [5]), il famoso attivista Joshua Wong (Kowloon Est [6] [zh]) e la ex giornalista Gwyneth Ho (Nuovi Territori Est [7] [zh]). Il candidato a ottenere più voti nella circoscrizione funzionale del grande distretto era stato Roy Kwong [8] [zh] del Partito Democratico, mentre tra i candidati in lizza per il settore dei servizi sanitari pubblici la maggioranza dei voti era stata ottenuta da Winnie Yu [9] [zh].

Eccetto Eddie Chu, tutti i summenzionati candidati hanno meno di 40 anni. I risultati finali, che incorporeranno 20.000 schede elettorali cartacee, saranno annunciati il 14 luglio.

Il settore democratico nominerà in base ai risultati delle primarie circa 30 candidati che concorreranno per le circoscrizioni geografiche, per le circoscrizioni funzionali del grande distretto e per il settore dei servizi sanitari pubblici nelle elezioni per il Consiglio Legislativo di settembre.

L'elezione è stata organizzata dal professore di legge Benny Tai, dall'ex legislatore Au Nok-hin, dall'Istituto di ricerca sull'opinione pubblica di Hong Kong (PORI) e dal gruppo politico Power for Democracy. Alle primarie hanno partecipato un totale di 48 candidati del fronte pro-democrazia.

Il Consiglio Legislativo è attualmente dominato da legislatori pro-establishment che si schierano al fianco di Pechino in materia di linea politica cittadina. I democratici sperano di raggiungere una maggioranza di oltre 35 seggi nelle prossime elezioni.

Solo 40 dei 70 seggi del Consiglio Legislativo vengono eletti direttamente a maggioranza (35 seggi nelle circoscrizioni geografiche e 5 seggi nella circoscrizione funzionale del grande distretto); i restanti 30 seggi vengono eletti da 28 collegi funzionali tradizionali e professionali.

Tai aveva inizialmente stimato un'affluenza di circa 170.000 persone, ma dopo il primo giorno di primarie l'affluenza ha superato le 220.000.

Tai ha dichiarato alla stampa che il 12 luglio, dopo la chiusura dei seggi, erano state registrate oltre 590.000 schede elettorali elettroniche e che durante le due giornate di voto erano state processate oltre 20.000 schede elettorali cartacee:

Hong Kong people have made history again – another miracle happened in Hong Kong…Hong Kong people – after all these years, since 2003 – have demonstrated to the world, and also to the authorities, that we have not given up to strive for democracy.

Gli abitanti di Hong Kong hanno fatto ancora una volta la Storia. Un altro miracolo è avvenuto a Hong Kong… Dopo tutti questi anni, dal 2003, gli abitanti di Hong Kong hanno dimostrato al mondo e alle autorità che non abbiamo rinunciato a lottare per la democrazia.

I negozi e un autobus a due piani trasformati in seggi elettorali

Dopo le elezioni, il China Daily ha pubblicato un articolo [10] in cui citava i politici pro-Pechino che hanno definito le primarie “ingiuste” e una potenziale “frode” in vista del voto per il Consiglio Legislativo.

Per tutto il fine settimana, i cittadini hanno aspettato in fila a oltre 200 seggi elettorali nella calura estiva, malgrado la notizia di una nuova epidemia di Covid-19 occupasse le prime pagine di tutti i giornali.

Il video di Jeffie Lam mostra una lunga fila fuori da uno dei seggi intorno alle 12:00 del 12 luglio:

Centinaia di hongkonghesi hanno fatto la fila fuori da un seggio elettorale a Tin Shui Wai per votare alle primarie del blocco pro-democrazia. Gli organizzatori hanno anticipato che l'affluenza totale potrebbe raggiungere le 500.000 persone.

Un elettore, soprannominato Wong, ha dichiarato [14] [zh] a Stand News che le primarie sono il vero riflesso della volontà popolare e che spera nella vittoria dei candidati localisti per assistere a un cambiamento nel panorama politico dominato dai vecchi democratici.

Rispetto alla vecchia generazione di democratici, i “localisti” tendono a essere più radicali in termini di dedizione alla riforma costituzionale e di opposizione alle ingerenze di Pechino a Hong Kong.

In un'intervista ad Apple Daily, un'altra elettrice, soprannominata Lau, ha esortato [15] [zh] altri hongkonghesi a partecipare all'elezione.

In light of all the events that happened over the past year, we should cherish this opportunity as our liberty is stifled.

Alla luce di tutti gli avvenimenti dell'ultimo anno, dovremmo apprezzare questa opportunità mentre la nostra libertà viene repressa.

Minacce e vessazioni politiche

Le primarie sono state organizzate sotto un'enorme pressione politica. Poiché l'identità e l'indirizzo residenziale di tutti gli elettori devono essere verificati di persona, gli organizzatori hanno dovuto allestire seggi elettorali in tutta Hong Kong. Tuttavia, piovevano minacce da ogni dove:

Il governo di #HK ha fatto tutto il possibile per fermare questo pacifico e legittimo esercizio di democrazia. Un consigliere distrettuale di Sha Tin ha ricevuto una lettera dalla Commissione Edilizia in cui si affermava che il suo ufficio non poteva essere usato come seggio elettorale. Il proprietario di una gelateria ha ammonito che si stavano violando i termini del contratto di locazione.

Ma nonostante questo, oltre 30 commercianti pro-democrazia hanno resistito alla pressione e hanno trasformato i loro negozi in seggi elettorali per il fine settimana.

Altri spazi di voto erano ancora più creativi:

Gli hongkonghesi si sono sbizzarriti nel trovare gli spazi per i “seggi elettorali” delle primarie democratiche, ad esempio hanno usato un tipico autobus a due piani come uno dei seggi.

Due giorni prima dell'elezione, il segretario per gli Affari Costituzionali e Continentali Erick Tsang ha dichiarato [25] che la partecipazione alle primarie potrebbe rappresentare una violazione della legge a causa dell'appello degli organizzatori al campo democratico a porre il veto al budget annuale del governo in caso di raggiungimento della maggioranza nella legislatura.

Dopodiché, il giorno prima dell'elezione, la polizia di Hong Kong ha fatto irruzione [26] negli uffici di PORI. L'incursione è avvenuta dopo che un articolo di un giornale pro-Pechino ha riportato l'accusa di un netizen anonimo secondo cui PORI non era riuscito a proteggere i dati personali nei sondaggi e aveva causato una fuga di dati.

Gli elettori e gli organizzatori sono stati inoltre tormentati ai seggi elettorali dai sostenitori dell'establishment politico durante le due giornate della votazione, ma niente è riuscito a fermarli dall'esprimere il proprio voto.