
I manifestanti a Brisbane nel corso della protesta contro la rivendicazione dell'Australia sul petrolio di Timor Leste, maggio 2017 – Foto scattata da Andrew Mercer / Flickr (CC BY-NC 2.0)
Un governo spia illegalmente l'ufficio del Primo Ministro di un Paese straniero durante le negoziazioni di un trattato. La spia al comando che ha denunciato l'informatore e il suo avvocato sono sottoposti a processi giudiziari che avvengono in segreto. Le evidenze riconducono i politici del governo a una grossa compagnia petrolifera che ha guadagnato dal trattato delle somme a livello finanziario.
Un romanzo di spionaggio sulla guerra fredda o uno scandalo moderno che coinvolge il Servizio di Intelligence Estero della Russia (SVR) o la Central Intelligence Agency (CIA) dell'America? Pensateci ancora!
Spiare Timor Est
Nel 2004 era in corso una trattativa [en, come tutti i link successivi] tra l'Australia e la nuova nazione di Timor per i rispettivi confini sul Mar di Timor. Era in gioco il futuro dei ricchi giacimenti di petrolio e di gas. L’ Australian Secret Intelligence Service (ASIS) spiò l'ufficio del Primo Ministro Xanana Gusmão per poter trarre poi dei vantaggi nel corso delle discussioni. L'allora Ministro degli Esteri, Alexander Downer, aveva apparentemente ordinato di spiare la discussione. In seguito, avviò una consulenza con la Woodside Petroleum, la società che aveva tratto benefici dall'accordo originario. Ci sono stati altri presunti conflitti di interesse. Alla fine, quell'accordo è stato rinegoziato nel 2018 dopo che l'inganno è stato reso pubblico.
Global Voices ha trattato l'evoluzione della storia nel 2013:
‘Australia Spied on Timor Leste to Gain Commercial Advantage’
L'Australia ha fatto la spia nella questione di Timor Est per ottenere vantaggi commerciali
Sembra che all'Australia piaccia spiare i suoi amici e i suoi vicini. Dopo l'Indonesia, tocca a Timor Est criticare l'Australia per aver presumibilmente spiato i suoi leader.
Timor Est: ‘L'Australia ci ha spiato per ottenere informazioni segrete sul petrolio’
Timor Est sta portando avanti una battaglia contro l'Australia all'Aia perché accusata di averli spiati e di aver violato la sovranità di Timor Est in una disputa per un accordo sul petrolio e il gas tra i due.
Velo di segretezza
L'identità dell'informatore, conosciuto come Testimone K, non è stata resa nota. Nel 2018 lui e il suo avvocato Bernard Collaery sono stati accusati di cospirazione per passare informazioni segrete a Timor Est. Ciò ha richiesto il consenso del Ministro della Giustizia, il procuratore generale Christian Porter. Ora entrambi stanno affrontando processi separati.
Il testimone K si è dichiarato colpevole ma continua a sostenere che la sua unica violazione è stata quella di preparare una deposizione scritta giurata per le udienze di arbitrato tra i governi presso la Corte internazionale di giustizia dell'Aia.
Collaery, che è un ex procuratore generale del Territorio della Capitale Australiana, si è dichiarato non colpevole. Una parte del processo di Collaery si svolgerà in segreto a seguito di una decisione del tribunale a protezione delle informazioni sensibili o classificate.
Molte persone sui social hanno espresso il loro sdegno in riferimento ai processi giudiziari, essendo spaventati dalla direzione che il loro paese sta prendendo:
“A crime against one of the poorest countries in the world by one of the richest.” This is our Australia. #bernardcollaery #witnessk #DroptheProsecutions https://t.co/RY9JC8V8JK
— Jenny Coles (@meerpup11) July 11, 2020
“Un crimine ai danni di uno dei Paesi più poveri al mondo commesso da uno dei più ricchi”. Questa è la nostra Australia. #bernardcollaery #testimonek #fatecadereleaccuse
The Bernard Collaery persecution has to be one most evil prosecutions (that we know about) in Aust history.
A lawyer, assisting a whistleblower going to International Court of Justice, being secretly tried for calling out morally bankrupt if not criminal conduct by Aust Govts https://t.co/8gE4Dmi4cj— Philip Thalis (@PhilipThalis) June 15, 2020
La persecuzione contro Bernard Collaery deve essere una delle più terribili persecuzioni (tra quelle che conosciamo) della storia dell'Australia. Un avvocato che assiste un informatore che si rivolge alla Corte internazionale di giustizia, che viene segretamente processato per aver denunciato un comportamento moralmente fallimentare, se non criminale, da parte del governo australiano.
Inoltre, molti si chiedono solamente chi o cosa viene protetto. Le agenzie di intelligence? I ministri del governo che hanno autorizzato l'operazione di spionaggio o hanno approvato i procedimenti giudiziari? Gli interessi commerciali sul petrolio e altri che hanno tratto profitto dall'accordio originario?
L'attivista per i diritti umani Tom Clarke è un forte sostenitore del Testimone K e di Collaery:
The Howard Government spied on our Timorese neighbours in an attempt to plunder their oil & gas. Now the Morrison Government is trying to hide the truth and ‘bury the bodies’. It’s outrageous, morally bankrupt and must be challenged https://t.co/pxpauDh9gD
— Tom Clarke (@TomHRLC) July 23, 2020
Il governo Howard ha spiato i nostri vicini del Timor nel tentativo di accaparrarsi il loro petrolio e gas. Adesso il governo Morrison sta provando a insabbiare la verità e a “seppellire i corpi”. È un oltraggio, un fallimento a livello morale e deve essere contestato
Altri sostengono che il vero scopo dietro il lungo procedimento legale sia quello di scoraggiare possibili futuri informatori.
Nell'Agosto 2019, il programma televisivo Four Corners dell'Australian Broadcasting Corporation (ABC) ha analizzato lo scandalo di Timor Est in Secrets, Spies and Trials. Ha trattato ‘la tensione fra coloro che ritengono che la sicurezza nazionale sia di primaria importanza e coloro che temono la costante violazione dei diritti da parte della sicurezza dello stato sul diritto del pubblico di sapere’.
Stephen Charles, un ex giudice della Corte Suprema di Victoria nonché avvocato, ha rappresentato sia ASIS che ASIO (le società di intelligence estera e locale) negli scorsi casi. Era solo una delle numerose figure giuridiche senior che sono state intervistate nel programma e che venivano disturbate dalla direzione dei processi:
It is a fundamental aspect of the rule of law that proceedings take place in public. It is difficult to imagine any justification for these proceedings taking place in secret.
Everyone who reads the newspapers is aware that ASIS officers entered and bugged the Timorese cabinet premises. Everyone is aware that the result of bugging those premises was that Australia got a huge and very unfair advantage in the negotiations being carried out between Timor and Australia.
È un aspetto fondamentale dello stato di diritto che i processi siano aperti al pubblico. È difficile trovare una qualche giustificazione per la quale questi processi debbano avvenire in segreto.
Tutti coloro che leggono i giornali sono consapevoli che gli agenti ASIS sono entrati e hanno piazzato cimici negli uffici del gabinetto di Timor Est. Tutti sono consapevoli che il risultato delle intercettazioni di quegli uffici è che l'Australia ha ottenuto un vantaggio enorme e molto ingiusto nelle trattative in corso con Timor.
Prigioniero nella maschera di ferro
Sta diventando una tendenza allarmante quella di perseguire gli informatori. In un caso senza precedenti, l'identità, il processo, la condanna e la pena detentiva del Testimone J, ufficiale decorato dei servizi segreti militari, sono stati completamente nascosti. Lui e Bernard Collaery hanno ricevuto i premi Empty Chair Human Rights dall'organizzazione per i diritti civili Liberty Victoria:
The secret trials… challenge one of the fundamental bases of our legal system: the requirement for open justice and accountability.
The cases… highlight the need for strong action to ensure that any such trials are held in open court and subject to public scrutiny.
I processi tenuti nascosti…mettono in discussione una delle leggi fondamentali del nostro sistema giuridico: il requisito di giustizia e responsabilità aperta a tutti.
I casi… sottolineano il bisogno di forti provvedimenti per garantire che tali processi avvengano in tribunale e siano sottoposti al giudizio del pubblico.
I file afgani
Anche l'ex avvocato militare David McBride si sottopone a un processo presumibilmente segreto per aver denunciato presunti crimini di guerra commessi dai soldati australiani in Afghanistan. Le sue rivelazioni sui file afgani erano alla base di un'incursione della polizia federale nell'ABC e di possibili accuse penali contro uno dei suoi giornalisti.
Esiste un’indagine ufficiale condotta dall'ispettore generale delle forze armate australiane, accompagnata da affermazioni allarmanti che continuano a emergere come l'omicidio dei non-combattenti. Il lento svolgimento dell'inchiesta è una preoccupazione condivisa da molti sui social:
Australia and War Crimes: Mistake – Same AK-47 planted twice on two dead Afghan civilians killed by Australian soldiers: For more than four years, Inspector-General of Australian Defence Force has been conducting inquiry into allegations of war crimes. https://t.co/4ViqaWX6BK
— Lionel Bopage (@Leonine111) July 17, 2020
L’ Australia e i crimini di guerra: Errore – Lo stesso AK-47 piantato due volte su due civili afghani morti uccisi da soldati australiani: Per più di quattro anni, l'Ispettore Generale delle Forze di Difesa Australiane ha condotto un'indagine sulle accuse di crimini di guerra.
Giustizia chiusa
Questi processi si stanno svolgendo perché l'Australia sta diventando rapidamente uno stato di massima sicurezza con leggi di sorveglianza che minano i diritti digitali e incursioni della polizia in organizzazioni giornalistiche e giornalisti che attaccano la libertà dei media. Il giornalista Paul Gregoire, che scrive sulla piattaforma The Big Smoke che raccoglie opinioni, sostiene che il declino della giustizia aperta in Australia ha “barlumi di totalitarismo”.
I giornalisti dell'ABC hanno usato Twitter per unirsi al coro:
How can Australia ever pursue arguments for the importance of free speech in places like China when it criminalises public interest journalism at home? What a shabby, shameful affair this is. https://t.co/BVJNCxcAbk
— Linton Besser (@lb_online) July 2, 2020
Come può l'Australia portare avanti argomenti a favore dell'importanza della libertà di parola in luoghi come la Cina quando criminalizza il giornalismo di interesse pubblico a casa sua? Che vicenda squallida e vergognosa.
Negli ultimi sviluppi, la legislazione proposta in merito alla sicurezza nazionale consentirebbe ai minori di quattordici anni di essere sottoposti a interrogatori obbligatori da parte dei servizi segreti.