Il tempo a disposizione per ottenere giustizia per Julian Assange sta scadendo. L'udienza per la sua estradizione negli Stati Uniti si terrà il 7 settembre 2020 nel Regno Unito. La campagna [it] in corso per liberare il fondatore di Wikileaks [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] ha visto un incremento nelle ultime settimane.
Wikileaks è stato lanciato nel 2006. Ha pubblicato informazioni confidenziali trapelate dal governo statunitense e altre fonti. Gli episodi più importanti includono le fughe di notizie della guerra in Afghanistan [it], quelle della guerra in Iraq e il caso Cablegate. Per queste fughe di notizie Assange collaborò con la whistleblower (segnalatrice di illeciti) dell'esercito statunitense Chelsea Manning [it].
Otto anni fa Assange chiese asilo politico all'ambasciata ecuadoregna a Londra, e più di recente è stato detenuto nel carcere Belmarsh nel Regno Unito per aver violato i termini della libertà su cauzione. Il caso di estradizione è legato alle accuse di aver cospirato per commettere violazioni informatiche e spionaggio. È stato accusato dal governo statunitense di aver messo a rischio vite umane.
Centosessantanove giornalisti e accademici hanno inviato di recente una lettera al Primo Ministro del Regno Unito per chiedergli di mettere fine al procedimento, che avviene dopo una nuova richiesta di estradizione degli Stati Uniti con nuove accuse:
The extradition to the US of a publisher and journalist, for engaging in journalistic activities while in Europe, would set a very dangerous precedent.
Estradare negli Stati Uniti un editore e giornalista per aver aver intrapreso attività giornalistiche mentre si trovava in Europa creerebbe un precedente molto pericoloso.
Il sito ufficiale australiano a sostegno di Julian Assange ha pubblicato un’intervista con Andrew Fowler, un giornalista investigativo e corrispondente estero australiano, che solleva preoccupazione per la salute di Assange:
It seems quite clear that there is an attempt by the British and US administrations to destroy Assange, either driving him to suicide or a psychological breakdown.
[…] The ultimate purpose of Assange’s treatment is a warning to others. Particularly other journalists. It’s the modern day equivalent of crucifixion, putting heads of enemies on spikes, or public hangings.
Appare abbastanza chiaro che è in atto un tentativo da parte delle amministrazioni britannica e statunitense per distruggere Assange, spingendolo al suicidio o a un crollo nervoso.
[…] Lo scopo ultimo del trattamento riservato a Assange è mandare un avvertimento ad altri. In particolare ai giornalisti. È l'equivalente moderno della crocifissione, del mettere le teste dei nemici sulle picche o delle pubbliche impiccagioni.
Molti, tra cui il World Socialist Web Site, vedono il procedimento come un ‘processo farsa’ a scopo dimostrativo. Dopo l'ultima udienza a metà agosto, il sito ha argomentato:
[…] the US government has been building its extradition case and expanding the scope of its vendetta against all those who have helped WikiLeaks bring the truth to the people of the world.
[…] il governo degli Stati Uniti ha montato il caso per l'estradizione e esteso la sua vendetta a tutti coloro che hanno aiutato WikiLeaks a raccontare la verità al mondo.
Il WSWS ha anche condannato i media mainstream per la loro inazione:
It is significant that not a single major news organization in the US even bothered to report the hearing yesterday.
È significativo che neanche una delle maggiori organizzazioni di news negli Stati Uniti si sia disturbata a scrivere dell'udienza di ieri.
In un post recente su OffGuardian, Binoy Kampmark ha attaccato il sistema legale britannico per il trattamento riservato ad Assange:
What awaits Assange next month promises to be resoundingly ugly. He will have to ready himself for more pain, applied by Judge Vanessa Baraitser. Throughout her steering of proceedings, Baraitser has remained chillingly indifferent to Assange’s needs, a model of considered cruelty.
Ciò che attende Assange nei prossimi mesi promette di essere decisamente sgradevole. Dovrà prepararsi ad altre sofferenze, inflitte dalla giudice Vanessa Baraitser. Nel corso delle procedure, Baraitser è rimasta gelidamente indifferente ai bisogni di Assange, un modello di ponderata crudeltà.
I sostenitori hanno un'ampia scelta di petizioni che circolano online da un po’ di tempo. Amnesty International ne ha organizzata una:
The right to freedom of expression and access to information must be protected.
Sign our petition to urge the US authorities to drop the charges against Julian Assange that stem solely from his publishing activities with Wikileaks https://t.co/derRZpt4Ba pic.twitter.com/GmELTNw9uw
— Amnesty International (@amnesty) August 30, 2020
Il diritto alla libertà d'espressione e all'accesso all'informazione deve essere protetto.
Firmate la nostra petizione per esortare le autorità statunitensi a lasciar cadere le accuse contro Julian Assange, che derivano unicamente dalle sue attività di pubblicazione con Wikileaks.
Il gruppo Brisbane Assange Action Queensland promuove una campagna per coinvolgere i parlamentari australiani, nella convinzione che non sia troppo tardi per esercitare pressione su di loro:
We want to say a HUGE THANK YOU to all the latest Australian MPs Standing UP & Speaking OUT for #JulianAssange because his human rights and Free Speech Rights are OURS!
There are now 24! (of 225)
CALL your MP tomorrow & ask to join the group#auspol2020 https://t.co/3IwOfZSECU— Brisbane Assange Action Queensland (@ActionAssange) September 2, 2020
Vogliamo mandare un GRANDE RINGRAZIAMENTO a tutti i parlamentari australiani che si sono fatti AVANTI e si sono fatti SENTIRE per #JulianAssange, perché i suoi diritti umani e il diritto alla libertà di parola sono anche I NOSTRI!
Siamo a quota 24! (su 225)
CHIAMATE i vostri parlamentari oggi e chiedete loro di unirsi al gruppo.
Il gruppo Don’t Extradite Assange Campaign di base nel Regno Unito ha un'esaustiva collezione di materiali e video oltre alla propria petizione. Qui hanno anche un documento dettagliato sui vari aspetti della questione.
L'australiano Phillip Adams ha una petizione che finora ha raccolto più di 500.000 firme. Ha anche una lista aggiornata delle proteste. Tra le proteste progettate in Australia ci sono quelle di Darwin, Sydney, Brisbane e Hobart. Tra le proteste organizzate nel mondo ci sono quelle di Città del Messico, Amburgo e San Francisco:
Pls join live in San Francisco this Monday to protest the start of Julian Assange’s Extradition Hearing in solidarity with global #Candles4Assange – Any actions big or small help #FreeAssange #YellowRibbons4Assange #cloversforassange @action_4assange @MrsC_Assange @StellaMoris1 pic.twitter.com/Qjb5HVCWzu
— Jeanie Schmidt ? (@JeaniRN) September 2, 2020
Unitevi a noi in live a San Francisco questo lunedì per protestare contro l'inizio dell'udienza di estradizione di Julian Assange in solidarietà con il movimento globale #CandeleXAssange – ogni azione, piccola o grande, è d'aiuto.
Sputnik News ha intervistato Juan Passarelli, regista del nuovo documentario The War on Journalism: The Case of Julian Assange (La guerra al giornalismo: il caso Julian Assange), che ha lavorato con Wikileaks per dieci anni.
There is an increasingly dangerous authoritarianism growing in the West, where people are being surveilled to a much greater extent than than the Germany Stazi ever was able to achieve, because of our digital spying apparatuses that we have in our pockets called smartphones.
Un movimento autoritario sempre più pericoloso sta crescendo in Occidente, dove le persone sono sottoposte a sorveglianza in misura di gran lunga maggiore rispetto a quella che i servizi di sicurezza della Germania est furono in grado di ottenere, a causa degli strumenti di sorveglianza digitale che abbiamo nelle nostre tasche, chiamati smartphone.
Stella Morris, la partner di Julian, sta raccogliendo fondi per finanziare la sua difesa. Sulla sua pagina su CrowdJustice c'è il seguente aggiornamento:
The outcome of this case has huge repercussions for press freedom. It is the first time a publisher has been charged under the Espionage Act. It would be the first time any foreign journalist is prosecuted and extradited to the US for publishing truths they didn’t like.
L'esito di questo caso ha gravi ripercussioni sulla libertà di stampa. È la prima volta che un editore viene accusato sotto lo Espionage Act. Sarebbe la prima volta che un giornalista straniero viene processato ed estradato negli Stati Uniti per aver reso pubbliche verità che a loro non piacciono.
L'avvocata guatemalteca Renata Avila (un membro della comunità di Global Voices) condivide le sue preoccupazioni:
#Australia failed Julian #Assange. It should be a scandal to the entire Nation that one of their most courageous and notable thinkers, a journalist and technologist, is locked under harsh conditions. The Australian gov must advocate for his release.
— Renata Avila (@avilarenata) September 3, 2020
L’ #Australia ha deluso Julian #Assange. Dovrebbe essere uno scandalo per tutta la nazione che uno dei suoi più importanti e coraggiosi pensatori, un giornalista e esperto di tecnologia, sia detenuto in condizioni durissime. Il governo australiano deve sostenere la causa per il suo rilascio.
Monique Jolie, fautrice della campagna per Assange, ha twittato questo appello agli australiani:
To Aussies everywhere,
please contact Minister for Foreign Affairs Marise Payne: https://t.co/80rzp0F9An
and Prime Minister Scott Morrison: https://t.co/cRLuJgboam
Ask them to demand an end to any attempt to extradite #JulianAssange and then to #BringAssangeHome!! #auspol pic.twitter.com/rKOXcGRDuk
— ??Monique Jolie #TeamAssange⌛?? (@moniquejolie) September 3, 2020
Alle persone australiane in tutto il mondo,
vi prego di contattare il Ministro degli Esteri Marise Payne e il Primo Ministro Scott Morrison.
Chiedete loro di esigere la cessazione di ogni tentativo di estradare #JulianAssange e di chiedere di #portare a casa Assange!!
Possiamo certamente aspettarci che gli hashtag #FreeJulianAssange e #BringAssangeHome (portate Assange a casa) saranno in tendenza sui social media durante le udienze, che potrebbero richiedere fino a quattro settimane.