In un paese anti-trans, una brasiliana produce arte partendo dalla sua identità e denuncia la transfobia

“E se l'arte fosse trans?”, chiede Rosa Luz in uno dei suoi autoritratti. Foto: Rosa Luz, usada con il suo permesso.

Rosa Luz [pt, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] ha un sorriso dolce e una voce delicata, ma questo non vuol dire che manchi di forza.

L'artista brasiliana, transessuale, nera, di periferia di 24 anni ha già recitato in due film (“Chega de Fiu Fiu“, 2018, e “Estamos Todos Aqui“, 2019) ed ha già esposto al Museu de Arte de São Paulo (Masp).

Oltre ad essere una performer, artista visiva e rapper, Rosa crea anche contenuti digitali nel suo canale YouTube, che ha attratto a sé tanti ammiratori ma anche tanti haters.

In una delle sue performance (video sotto), è in piedi, senza maglietta, immobile, in mezzo alle scale della stazione ferroviaria di Plano Piloto a Brasília, dove passano circa 700 mila persone al giorno.

Alcuni l'hanno insultata con parole transfobiche, altre l'hanno abbracciata. Una donna ha commentato il fatto dicendo che avrebbe potuto influenzare i bambini a diventare omosessuali.

“Per il solo fatto di esistere diamo fastidio a molta gente, non è vero?”, dice lei.

Il disappunto si è tradotto in toni molto più gravi di recente su internet. Per pubblicizzare una canzone, Rosa ha postato nei suoi profili social un disegno di una testa decapitata, la quale ricordava il presidente brasiliano. Ha cominciato a ricevere minacce di morte tramite messaggi e ha visto il suo lavoro preso di mira dalle critiche da parte di profili con migliaia di follower.

In una intervista per Global Voices in videochiamata, Rosa afferma:

Era uma manifestação artística, um som metafórico, pessoal, que fala sobre o racismo no mercado da música. É óbvio que eu não deceparia ninguém, mas as pessoas são tão transfóbicas e racistas que é mais fácil para elas me colocar no lugar da bandida e da terrorista do que entender o contexto.

Si trattava di una manifestazione artistica, una metafora, intima, che parla del razzismo nel mercato musicale. É ovvio che io non decapiterei nessuno ma le persone sono così transfobiche e razziste che è più facile per loro accusarmi di essere una criminale ed una terrorista piuttosto di capire il contesto.

Nonostante non fosse la prima volta ad essere stata presa di mira, il livello di minacce è cresciuto dopo questo episodio. Rosa ha disattivato i suoi profili social e ha ricevuto sostegno da parte di Front Line Defenders [en], organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani e da Access Now [en], ente che difende i diritti digitali delle persone a rischio.

Arte per esistere

Rosa è cresciuta nella regione di Gama, Distrito Federal [it], vicino a Brasília, in un terreno costituito da tre baracche. Abusi e gravidanze in adolescenza hanno costruito la vita dei suoi familiari più prossimi. In questo contesto, ha capito che il genere maschile assegnatole non era compatibile con quello che sentiva. Ricorda:

Eu colocava uma blusa na cabeça para servir de cabelo e dançava com meus primos. Me sentia feliz fazendo isso, era minha essência. Só que parecia que tinha algo errado. Eu tinha pau e não deveria agir daquela forma. As pessoas tratavam isso como um problema e me violentavam.

Mi mettevo una maglietta in testa come se fossero capelli e ballavo con i miei cugini. Mi sentivo felice facendolo, era la mia essenza. Solo che sembrava ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Avevo il pene e non dovevo comportarmi in quel modo. Le persone vedevano tutto ciò come un problema e mi violentavano.

Per proteggerla, la madre la mandò in un collegio di suore. Come sfogo, Rosa si immerse nella lettura e diventò una delle alunne più applicate sulle questioni religiose. Scherza dicendo che se fosse un uomo cisessuale e etero, sarebbe coxinha (modo di dire brasiliano per definire persone conservatrici e di destra).

Dopo aver scoperto il suo orientamento sessuale e la sua identità di genere, ha dovuto fare una scelta: quando le dissero che non avrebbe potuto conciliare chi era con la fede, scelse di lasciare la religione.

Frequentò la facoltà di Teoria, Critica e Storia dell'Arte all'Università di Brasília (UnB), credendo di non avere talento e che avrebbe potuto lavorare nel campo dell'arte, come racconta:

Comecei a estudar auto-retrato e foi a primeira vez que me permiti olhar para mim mesma. Me permiti passar batom, fazer as coisas que eu sempre quis fazer desde quando era criança. A arte salvou a minha existência, sabe? Em momentos que eu estava muito triste, colocar isso para fora através de uma pintura, de um desenho, foi fundamental.

Ho iniziato a studiare autoritratto ed è stata la prima volta in cui mi sono permessa di guardare me stessa. Mi sono concessa di mettermi il rossetto, di fare le cose che ho sempre voluto fare sin da bambina. L'arte ha salvato la mia esistenza, capisci? Nei momenti più tristi, tirare fuori tutto attraverso un dipinto, un disegno, è stato fondamentale.

Nell'ambiente universitario, tuttavia, la transfobia ha iniziato a compromettere il suo stato di salute mentale, a tal punto da farle abbandonare gli studi.

Il suo nome sociale, di donna transessuale, le veniva negato e insistevano riferendosi a lei con il suo nome all'anagrafe. Iniziata la transizione, anche stage e opportunità sono diminuiti. Una volta, ricorda, un professore l'ha chiamata per parlare con lei. Agitata, pensava che le avrebbe proposto qualche tipo di progetto di ricerca. Alla fine, le voleva chiedere se la sua famiglia fosse d'accordo con la direzione che stava prendendo nella sua vita.

Dopo aver visto molte porte chiudersi, ha iniziato a sostenere femministe su YouTube e a creare altri progetti. A fine 2015, Rosa registrò un video rap nella baracca dove abitava. La sua pubblicazione ha raggiungo le 100 mila visualizzazioni ed è arrivata anche ad artisti conosciuti del Brasile.

Criei o canal no YouTube por que eu poderia conversar com as pessoas para desmistificar a minha identidade, a minha transição e o tipo de arte que eu fazia.

Ho aperto il canale YouTube perchè così avrei potuto parlare con le persone per sfatare il mito sulla mia identità, la mia transizione ed il tipo di arte che producevo.

Eppure, sta riflettendo sulla visibilità che ha ricevuto:

As pessoas tentam me colocar nesse lugar de quem fala pela comunidade trans. Eu defendo outras coisas, como proporcionalidade e representatividade. Não quero ocupar o lugar de heroína. Angela Davis fala que em certo momento na luta antirracista nos Estados Unidos começaram a pintar alguns ativistas como heróis e invisibilizar outros. Precisamos ficar atentos a isso. Às vezes, querem nos colocar no topo para invisibilizar quem não está no padrão aceito pela sociedade.

Le persone vogliono identificarmi in quel ruolo di chi parla a nome della comunità trans. Io difendo altro, come l'equità e la rappresentatività. Non voglio fare l'eroina. Angela Davis disse che, in un dato momento nella lotta antirazziale negli Stati Uniti, hanno iniziato a dipingere alcuni attivisti come eroi, rendendo invisibili gli altri. Dobbiamo stare attenti con questo. Alle volte, vogliono collocarci in cima per penalizzare chi non si trova negli standar accattati dalla società.

Essere trans

Il Brasile viene additato come il paese con più omicidi di transessuali e travestiti nel mondo. Secondo i dati della Associação Nacional de Travestis e Transexuais (Antra), sono stati registrati 124 omicidi tra questa popolazione nel 2019. Il Messico, al secondo posto nella classifica, ha segnalato circa la metà dei casi.

Un'altra indagine, compiuta dall'Associação Brasileira de Lésbicas, Gays, Bissexuais, Travestis, Transexuais e Intersexos (ABGLT), riferisce che il 73% delle persone non eterosessuali sono state aggredite a scuola, colpendo in particolare travestiti e transessuali.

In un paese ostile a persone come lei, Rosa Luz si identifica come travestito:

Eu olhava as referências de pessoas trans muito marginalizadas na adolescência. Eu poderia ser qualquer coisa, menos travesti. No começo, eu me afirmava mais como uma mulher trans, mas depois eu comecei a reivindicar o lugar da travestilidade na minha existência. Comecei a me identificar com as travestis. É uma identidade de gênero, não uma questão de performance.

Ho avuto esempi di persone trans molto marginalizzate durante l'adolescenza. Io potrei essere qualsiasi cosa, fuorché un travestito. All'inizio, mi identificavo di più come donna trans, ma poi ho iniziato a rivendicare il ruolo del travestitismo nella mia vita. Ho iniziato ad identificarmi come travestito. É identità di genere, non una questione di performance.

Dice che si sentiva più accettata quando si identificava come donna transessuale, visto che le persone sono solite a considerare il mundo con lo standar cisessuale e binario (esistono solo i generi maschile e femminile).

Non si è d'accordo nel definire che cosa sia essere travestiti, dice Rosa. L'argomento è ancora una discussione tra le stesse persone che si identificano in questo modo. Tuttavia lei crede che assumere questa identità è comunque prendere una posizione politico, una forma di rivendicare i dritti umani della popolazione:

Cada um pode entender de uma forma diferente. Para mim [trans e travesti] são quase sinônimos, eu afirmo com frequência que eu sou uma mulher trans e travesti. Tem outras pessoas que não são assim. Gosto do que a Linn da Quebrada [atriz, cantora e compositora brasileira] diz, que acredita na possibilidade de termos milhares de identidades de gênero, já que existem milhares de pessoas, como se cada corpo fosse um universo.

Ognuno può indenderla in modo diverso. Per me “trans” e “travestito” sono quasi sinonimo, affirmo spesso di essere una donna trans e travesito. Ci sono altre persone che non lo sono. Mi piace che Linn da Quebrada (attrice, cantante e compositrice brasiliana) dica di credere nella possibilità di migliaia di termini di genere, visto che esistono migliaia di persone, come se ogni corpo fosse un universo.

Brasile 2020

Sulle minacce che l'hanno allontanata dai social network, Rosa racconta che molte sembravano essere orchestrate da bot, i quali stanno diventando molto comuni in Brasile. Gli attacchi rivolti a lei sono un riflesso della vita politica brasiliana attuale:

E se tivessem, de fato, me matado? Houve muito silêncio em relação ao que aconteceu comigo. No último mês, um artista trans e negro de São Paulo, o Demétrio Campos, cometeu suicídio. Ele precisou morrer para as pessoas olharem para ele e para a arte dele. Eu fiquei observando isso de longe e percebendo as contradições.

E se mi avessero ucciso veramente? C'è stato un silenzio in relazione a quello che mi è successo. Nell'ultimo mese, un artista trans e nero di San Paolo,  Demétrio Campos, si è suicidato. Ha sentito il bisogno di morire per far notare sé e la sua arte. Sono rimasta ad osservare tutto questo da lontano e percependone le contraddizioni.

Nel futuro, Rosa vuole continuare a lavorare con la musica e le arti visive e altre forme di reddito che la aiutino a mantenere la sua indipendenza:

Hoje eu só quero achar uma forma de continuar produzindo minha arte sem ser silenciada e não necessariamente chegar ao topo ou ter muitas visualizações. Não é sobre isso. Eu prefiro morrer a estar silenciada.

Oggi voglio solo trovare un modo per continuare a produrre la mia arte senza esser messa a tacere e non dover necessariamente arrivare al top o avere molte visualizzazione. Non si tratta di questo. Preferisco morire piuttosto di essere zittita.

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.