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“Specialisti informatici preoccupati” lanciano un database sui manifestanti bielorussi detenuti

Categorie: Europa centrale & orientale, Bielorussia, Citizen Media, Cyber-attivismo, Diritti umani, Elezioni, Politica, Protesta, Ultim'ora, RuNet Echo

Camionette della polizia, un souvenir della Bielorussia venduto alla Galleria di Arte Contemporanea Ў di Minsk, Bielorussia, 2017. Immagine (c) di Maxim Edwards, uso autorizzato.

Proteste sono scoppiate in tutta la Bielorussia all'annuncio, il 10 agosto, dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali. Alexander Lukashenko, al potere dal 1994, è stato ufficialmente rieletto per il sesto mandato consecutivo con oltre l'80% dei voti, mentre la sua oppositrice, Svetlana Tikhanovskaya, ha ottenuto solo il 10%. I bielorussi sono scesi in strada per protestare contro questa spudorata frode elettorale. Da allora, la Tikhanovskaya si è rifugiata nella vicina Lituania [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e la polizia antisommossa ha gettato gas lacrimogeni e sparato proiettili di gomma su una folla sempre più numerosa, che, malgrado ciò, continua a crescere.

Durante questi disordini, sono circolate immagini della polizia antisommossa intenta a prelevare — apparentemente in modo indiscriminato — i bielorussi dalle strade per caricarli sulle camionette. Secondo il Ministero dell'Interno del Paese, le persone detenute alle manifestazioni di protesta sarebbero approssimativamente 7000, ma alcuni stimano che questo numero possa arrivare fino a 9000. Quello che è noto è che i centri di detenzione di polizia dello Stato si trovano attualmente in una situazione di sovraffollamento e che i detenuti vengono tenuti nei cortili esterni [ru]:

I detenuti del dipartimento di polizia di Oktjabr'skij

Ma un gruppo anonimo di “specialisti informatici preoccupati” bielorussi ha appena lanciato un nuovo strumento per tenere traccia degli arresti: un database interattivo sulle persone arrestate durante le proteste dell'opposizione [4].

Lanciato il 18 agosto, include nomi, date di nascita e presunte posizioni. Il database combina informazioni dell'Ufficio del Procuratore Generale bielorusso e aggiornamenti sia da siti di notizie quali Tut.By [5] [ru] e Belsat che da una serie di popolari canali del servizio di messaggistica Telegram.

Al momento della scrittura dell'articolo, la maggior parte dei detenuti si trova o ad Akrestina, una prigione nella capitale Minsk, o nel centro di detenzione di Žodzina, a nord-ovest della città. I gestori del sito sperano di aggiornare i contenuti ogni sera alle 22:00.

Considerata la situazione politica in Bielorussia, i creatori del database si sono occupati di nascondere la propria identità. Il database è ospitato su un dominio Google .app per gli utenti di Google Cloud, che, aggirando la necessità di registrare un nome di dominio separato, garantisce un maggiore anonimato. Ma di chiunque si tratti, le loro simpatie sono evidenti: il sito contiene anche le informazioni di contatto di avvocati e difensori dei diritti umani quali ProBono.By [7] [ru], che attualmente offre i propri servizi per localizzare i detenuti scomparsi.

Il nuovo database fornisce inoltre consigli ai bielorussi su come documentare la detenzione qualora venissero arrestati [ru]:

Если вам причинены телесные повреждения во время задержания, ареста или  нахождения под стражей

  1. Зафиксировать самим (снимите видео ран, захватите в объектив свидетелей рядом стоящих, сфотографируйте раны,покажите время рядом и дату на часах или купите номер газеты покажите рядом).
  2. Сохранить одежду, в которой Вы были. Не стирать, не выбрасывать. Высушить и сложить в пакет.
  3. Запишите на бумаге или на видео максимально подробно, что запомнили за эти дни, где Вас задерживали, кто был рядом, что делал, какие насильственные действия в отношении вас совершили, куда повезли, данные свидетелей, если известны.
  4. Как можно скорее обратиться за помощью в ближайшее медицинское учреждение (поликлиника, любой платный мед.центр), просить зафиксировать все телесные повреждения максимально подробно.

Se venite feriti durante l'arresto o mentre siete in custodia o in stato di fermo:

1. Registratevi (girate un video delle vostre ferite, registrate eventuali testimoni oculari, indicate l'ora e la data su un orologio o su un giornale).
2. Conservate i vestiti che stavate indossando. Non lavateli né buttateli via. Asciugateli, piegateli e metteteli in una busta.
3. Scrivete su un foglio o registrate un video su quello che ricordate di quei giorni il più dettagliatamente possibile. Dite dove siete stati detenuti, chi era presente, cosa ha fatto e quali atti di violenza sono stati compiuti.
4. Cercate assistenza nell'istituto sanitario più vicino (un ambulatorio o un centro medico a pagamento) e chiedete che le vostre lesioni fisiche vengano registrate il più dettagliatamente possibile.

Questi consigli sono utili specialmente alla luce delle testimonianze attendibili di violenza contro i manifestanti [8] detenuti nei centri di detenzione bielorussi.

Al momento, sono molteplici i racconti dei cittadini bielorussi relativi ai maltrattamenti [9] a essere corroborati da diversi giornalisti internazionali — anch'essi detenuti dalla polizia bielorussa — che hanno scritto del loro calvario a seguito del loro rilascio. Alcuni di essi, tra cui quello del giornalista russo Maxim Solopov [10], che lavora per il sito di notizie indipendenti Meduza, hanno suscitato un'indignazione che va ben oltre la Bielorussia. Nikita Telizhenko, un giornalista della testata russa indipendente Znak, ha descritto [11] [ru] una stanza nel centro di detenzione in cui i prigionieri “giacevano sul pavimento come un tappeto vivente, in pozze del loro stesso sangue”. Anche il giornalista freelance americano attualmente residente in Ucraina Dan Peleschuk, che è stato detenuto due giorni a Minsk, ha riferito [12] di aver visto diversi prigionieri venire picchiati brutalmente.

Mentre aspettavano parenti o amici fuori dai centri di detenzione, alcuni bielorussi hanno affermato di aver udito urla [13] [ru] provenire dall'interno dell'edificio.

Sulla televisione di Stato bielorussa è persino circolato un video di alcuni manifestanti detenuti che sono stati costretti — probabilmente con la violenza — a denunciare la rivoluzione:

La televisione di Stato bielorussa sta mandando in onda questo video di giovani manifestanti che vengono picchiati brutalmente. Quando la voce alterata dell'interrogatore chiede loro se continueranno “la rivoluzione”, tutti rispondono di no. Ho come l'impressione che queste immagini faranno arrabbiare ancora di più le persone.

Sebbene i manifestanti arrestati stiano venendo gradualmente rilasciati, si registrano ancora segnalazioni di scomparse in tutta la Bielorussia.

Il sito di notizie Tut.By ha lanciato un servizio online [16] [ru] che permette ai lettori di inviare informazioni sulle persone scomparse dopo le elezioni presidenziali. Il sito, che fa riferimento al Ministero degli Affari Interni bielorusso, segnala [17] [ru] che al 18 agosto, oltre 50 persone risultano ancora disperse.

È probabile che alcune di esse si trovino nei centri di detenzione del Paese. Questo database potrebbe giocare un ruolo importante nel riportarle a casa.

Scopri di più sui disordini in Bielorussia [18] [it]