Una scena del cartone animato sovietico “Nu, pogodi!” vietata dalla censura comunista rumena.
Secondo il documentario “Chuck Norris vs. Communism” [1], [en] la censura rumena degli anni ’80 ha rimosso alcune scene del cartone animato sovietico “Nu, pogodi!”, prima di trasmetterlo sul piccolo schermo. Si tratta infatti della prima scena della seconda serie, [2][ro] in cui la Lepre tiene in mano tre palloncini di colore rosso, giallo e blu. Poiché i colori richiamano quelli della bandiera rumena [3] [it, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], la scena fu tagliata per evitare associazioni con l’idea di predominio sovietico sulla Romania.
“Nu, pogodi!” [4](Lepre, me la pagherai!) è probabilmente il cartone animato sovietico più conosciuto e amato tra il pubblico. Prodotto dallo studio moscovita Sojusmultifilm, racconta le avventure di due personaggi: il Lupo teppista e l’obbediente Lepre, entrambi ispirati a Tom & Jerry. [5] Ancora oggi la serie riscuote molto successo su YouTube sia nell’ex Unione Sovietica che nei paesi del blocco orientale e dell’ex Jugoslavia.
Nonostante la Romania fosse a quel tempo uno degli Stati satellite dell’Unione Sovietica, il regime di Ceaușescus [6] voleva dare l’impressione che il governo avesse totale controllo e che il suo modello di comunismo, intriso di nazionalismo rumeno, fosse “il migliore” in assoluto. La censura ha tagliato anche alcune scene in cui venivano mostrate abbondanti quantità di cibo, come evidenziato nel documentario “Chuck Norris vs. Communism”, data la scarsità di molti prodotti a seguito delle ristrettezze del sistema economico comunista.
Sojusmultifilm ha pubblicato tutti gli episodi di “Nu, pogodi!” su YouTube, [7]inclusa la nuova serie del 2014. (Purtroppo i video non posso essere incorporati al di fuori di YouTube).
“Nu, pogodi!” è stato creato traendo ispirazione dalla tradizione Walt Disney e Warner Bros. Per ulteriori esempi di altri cartoni animati prodotti oltre la Cortina di Ferro [8] cliccare sui seguenti link Russia [9], Ucraina [10] e Ungheria, [11] [en] (N.B. Gli articoli sono in lingua inglese).