[1]Foto di un'attrice nei panni di Nakano Takeko [2], una famosa guerriera e capo militare che ha combattuto ed è morta durante gli ultimi anni dello Shogunato in Giappone. Immagine da Wikipedia [3], dominio pubblico.
Celebrating Women in Japan [4] [en, come tutti i link successivi] è un progetto che pubblica brevi biografie di donne rilevanti in Giappone su Facebook [5] e Twitter [4] una volta al giorno, ogni giorno.
Una donna descritta di recente è stata l’influente [6] autrice di manga Rumiko Takahashi.
Yesterday, Rumiko Takahashi was awarded the Grand Prix at the prestigious Angouleme International Comics Festival for her contribution to the development of manga. Congratulations. Her work was described as ‘extremely progressive’. ????㊗ #Japan [7] #CelebratingWomeninJapan [8] pic.twitter.com/YkowwZqKCB [9]
— CelebratingWomeninJapan (@womenofjapan) January 25, 2019 [10]
Ieri, Rumiko Takahashi è stata insignita del Grand Prix al Festival international de la bande dessinée d'Angoulême per il suo contributo allo sviluppo dei manga. Congratulazioni. Il suo lavoro è stato descritto come “estremamente progressista”.
Il progetto è capeggiato da Melanie Brock [11], una consulente aziendale internazionale in Giappone, ed è stata ispirata da una campagna simile condotta da Kirstin Ferguson [12] nel 2017. Ferguson, dall'Australia, voleva contrastare l'abuso online indirizzato regolarmente alle donne usando l'hashtag #celebratingwomen [13] (celebriamo le donne) come “un modo per vedere più celebrazione e meno denigrazione delle donne”.
Spesso le donne di cui si parla su Celebrating Women in Japan hanno dei consigli per altre donne che cercano di avere successo nella loro carriera o nella vita in generale. Keiko Kojima [14], una studiosa giapponese, personaggio televisivo e saggista, è stata intervistata per la prima volta da Celebrating Women in Japan nel 2018 [15]. Il suo consiglio?
#Advice [16] for younger generation: Look after friends who you can have constructive debate with. Think carefully about the type of world you want to live in. Strive hard to build it – and smile as you go. Do all you can to support yourself as you seek to create that place. ?? pic.twitter.com/c2z69bKBvR [17]
— CelebratingWomeninJapan (@womenofjapan) April 2, 2018 [18]
Consiglio per la nuova generazione: prendetevi cura degli amici coi quali potete avere un dibattito costruttivo. Pensate attentamente al tipo di mondo nel quale volete vivere. Lavorate duramente per costruirlo e sorridete mentre lo fate. Fate tutto ciò che potete per supportarvi mentre cercate di realizzare quel luogo.
Non tutte le donne descritte da Celebrating Women in Japan sono originarie del Giappone. Con sede nella città di Hiroshima, nel Giappone occidentale, Rachel Nicholson è una traduttrice, imprenditrice e personaggio mediatico di successo:
In 2006, Rachel Nicholson came to Hiroshima as a translator before pursuing her passion for baking and co-opening a small diner. In 2017, she returned to her writing roots and today she spends her days as a bilingual writer, translator, TV talent, and full-time food snob. ???? pic.twitter.com/PU3MR6c4wq [19]
— CelebratingWomeninJapan (@womenofjapan) January 26, 2019 [20]
Nel 2006, Rachel Nicholson è venuta a Hiroshima come traduttrice prima di perseguire la sua passione per la cucina e aprire una piccola tavola calda. Nel 2017, è tornata alle sue origini e oggi passa le giornate come scrittrice bilingue, traduttrice, talento televisivo e snob del cibo a tempo pieno.
Il tema comune delle biografie che vengono pubblicate quotidianamente, è che le donne celebrate appartengono a diversi ceti sociali e tutte hanno vissuto sfide e traguardi unici.
Today we celebrate Azusa Shiota. Azusa has recently become Japan’s first female member of the Japan Police Agency front line disaster and rescue team. ????#womenofjapan [21] #rolemodel [22] #CelebratingWomeninJapan [8] pic.twitter.com/XCUHmbBDX5 [23]
— CelebratingWomeninJapan (@womenofjapan) January 29, 2019 [24]
Oggi celebriamo Azusa Shiota. Recentemente, Azusa, è diventata la prima donna giapponese membro della squadra di emergenza e di soccorso dell'Agenzia nazionale di polizia.