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A Trinidad e Tobago gli abitanti difendono i risparmi sou-sou dai paragoni con gli schemi piramidali

Categorie: Caraibi, Trinidad & Tobago, Citizen Media, Economia & Business, Legge, Media & Giornalismi, Storia
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Denaro di Trinidad e Tobago. Foto [1] di Mark Morgan [2] da Flickr, CC BY-NC-SA 2.0 [3].

Con la pandemia da COVID-19 [4] [it] vi è stato un incremento [5] [en, come tutti i link successivi se non diversamente indicato] di frodi finanziarie [6] a livello globale [7]. Il 22 settembre, il Servizio di Polizia di Trinidad e Tobago (TTPS) ha arrestato nove persone e sequestrato [8] almeno 21 milioni [9] di dollari di Trinidad e Tobago (poco più di 3 milioni di dollari statunitensi) in relazione a un presunto schema piramidale illegale.

Poiché il gruppo si è autodefinito [10] “un sou-sou [11]”, o sistema di risparmio cooperativo, vi è stata una forte protesta [12] per l’associazione del termine – che descrive un’antichissima [13] pratica di risparmio a livello comunitario con radici nella tradizione dell’Africa occidentale – alle truffe finanziarie illegali.

L’utente Facebook Rudabiri Victor era fermamente convinto [14] che il termine sou-sou andasse separato da tutte le insinuazioni che lo volevano illegale o illegittimo:

A properly run sou-sou is a traditional African-derived plan of savings and pooling with a fixed set of participants in a revolving payment of collective deposits. It has been used successfully for over 150 years here. A pyramid is an exploitative con scheme whereby there is an intentional growing network of depositors where the latter entrants are doomed to never get paid.

Un sou-sou praticato correttamente è un tradizionale piano di risparmio e condivisione di derivazione africana con un numero prestabilito di membri che partecipano a un pagamento a rotazione di depositi collettivi. Qui è stato utilizzato con successo per oltre 150 anni. Una piramide è una truffa che mira allo sfruttamento laddove si sviluppi una rete di persone che depositano denaro e nella quale gli ultimi partecipanti sono destinati a non essere mai pagati.

In un post del 2011, la rivista Outlish descrisse [15] come funziona questa pratica:

A sou-sou is structured where one person will be in charge of collecting monies from a group of people. All the monies collected will be given to one person in the group, on selected dates, and it rotates that way until each person has received what they call, a ‘hand.’

Un sou-sou è strutturato in maniera tale che una persona abbia l’incarico di raccogliere soldi da un gruppo di persone. Tutti i soldi raccolti saranno dati a una persona del gruppo, in determinate date, e ci sarà una rotazione fino a che ognuno avrà ricevuto quella che viene chiamata una “mano”.

Una pratica abitualmente respinta

Nel mese di dicembre 2019, quando la Banca Centrale di Trididad e Tobago mise fuori corso [16] la banconota da 100 dollarì e la sostituì con una nuova, più sicura e di polimero, la gente si riversò nelle banche per scambiare la vecchia valuta prima della scadenza.

Tuttavia, Karen Darbasie, presidentessa dell’Associazione dei Banchieri di Trinidad e Tobago (BATT) e amministratrice delegata di First Citizens, una banca di proprietà dello stato, dichiarò [17] che nel modulo richiesto per la dichiarazione della provenienza del denaro [18], le banche “non avrebbero accettato soldi derivanti da sou-sou […] come legittimi”, nonostante la pratica fosse ben radicata nella cultura locale. “Dal punto di vista delle banche”, disse, “ è impossibile per noi convalidare un sou-sou”.

A quel tempo, l’utente Facebook Tillah Willah spiegò [19]:

The media never fails with its lack of acknowledgement of anything African, so I'm not surprised at the description of sou-sou as ‘an informal, cooperative loan system…popular in Trinidad and Tobago and throughout the ­Caribbean.’

This empty and limited description dismisses the fact that this practice is a centuries-old financial institution and can be found among West African populations and was brought to this part of the world through enslavement and has survived and thrived as a system of cooperative economics for African people for whom the banking system was not set up and systematically excluded until well into the '70s.

I media non si smentiscono mai nel non riconoscere qualsiasi cosa sia Africana, quindi non sono sorpreso dalla descrizione del sou-sou come “sistema di prestiti informale, collaborativo…popolare a Trinidad e Tobago e in tutti i Caraibi.

Questa descrizione vaga e limitata ignora il fatto che questa pratica sia un’istituzione finanziaria plurisecolare, che possa essere trovata tra le popolazioni dell’Africa occidentale, che fu portata in questa parte del mondo attraverso la schiavitù e che sopravvisse e si sviluppò in un sistema economico cooperativo per il popolo Africano per il quale il sistema bancario non era stato istituito e fu negato fino agli anni 70.

Sou-sou: cruciale per lo sviluppo dei popoli di colore

Molti utenti dei social media hanno ribadito questa posizione. Il politico Lovell Francis ha orgogliosamente sottolineato [20] come molte delle opportunità che gli sono state concesse nella vita siano dovute al coinvolgimento dei suoi genitori in “sous-sous non predatori”:

In this new age of VERY OLD get-rich quick schemes, it has become popular to bad-talk traditional methods of savings in the absence of a clear understanding of the roles they played in the economic development of historically disenfranchised communities here. The sou-sou is a prime example of this.

In questa nuova era di vecchissimi schemi per fare soldi velocemente, è diventato popolare parlare male dei metodi tradizionali di risparmio in assenza di una comprensione chiara dei ruoli che questi hanno giocato nello sviluppo economico di comunità che qui sono prive di diritti. Il sou-sou ne è un ottimo esempio.

Ha proseguito spiegando che in seguito all’emancipazione nel 1838, alle popolazioni nere veniva ancora negata una possibilità equa di sviluppo per via di “leggi draconiane, restrizioni contro la vendita di terre a persone che erano state schiavizzate e, significativamente, il divieto di accesso alle comuni istituzioni finanziarie per la richiesta di prestiti per l'avvio di attività o per il risparmio”:

Interestingly, the historical response to this was a culture of self-reliance and self-development. It saw the creation of institutions […] to provide financial access, and the utilsation of traditional West African norms like the gayap [from the Indigenous word kayapa [21], describing how people come together [22] to complete an otherwise daunting task] to physically build houses and communities. And of course, the sou-sou to help recreate a CULTURE of savings and to provide the capital needed to invest in their own activities.

E’ interessante notare che la risposta storica a questa situazione fu una cultura di autosufficienza e auto-sviluppo. Ha portato alla creazione di istituzioni […] per fornire accesso finanziario e all'utilizzo di norme tradizionali dell’Africa occidentali come il gayap [dal termine indigeno kayapa [21], che descrive come le persone si riuniscano [22] per portare a termine un compito altrimenti arduo] per costruire fisicamente case e comunità. E, certamente, al sou-sou per aiutare a ricreare una cultura del risparmio e a fornire il capitale necessario per investire nelle proprie attività.

Cosa c'è in un nome?

Sebbene gli schemi a piramide adottino nomi come sou-sou o “circoli di benedizione” per sfruttare la fiducia da essi evocata [6], hanno in realtà delle caratteristiche molto diverse.

Lo schema il cui denaro fu sequestrato il 22 Settembre, per esempio, si dice [23] che avesse circa 8000 membri – significativamente più grosso di un tipico sou-sou – e invitasse la gente a partecipare via WhatsApp, mentre i partecipanti dei veri sou-sou fanno normalmente parte di una comunità e hanno fiducia nelle abitudini di risparmio degli altri). Inoltre, prometteva ai membri un ritorno sull’investimento del 450 %, mentre i sou-sou autentici abitualmente non offrono interessi [15].

Prima dell’arresto, in una dichiarazione congiunta [24] del 20 agosto, la Commissione per la Sicurezza e lo Scambio di Trinidad e Tobago (TTSEC), la Banca Centrale e l’Unità di Intelligence Finanziaria (FIU), avevano messo in guardia da tali truffe ma avevano avuto cura di specificare che gli schemi a piramide e i sou-sou erano due cose distinte:

Pyramid schemes […] are often falsely presented as new investments including different types of securities, foreign currency trades and even traditional ‘sou-sou’ arrangements. […] They rely on the recruitment of new members in order to ensure high pay-outs — this is very different from ‘sou-sou’ arrangements [which] do not require recruitment of new members and are not profit-making ventures.

Gli schemi a piramide [..] sono spesso falsamente presentati come nuovi investimenti che includono diversi tipi di titoli, scambi di valute estere e persino tradizionali sistemi “sou-sou”. […] Si basano sul reclutamento di nuovi membri in modo da assicurare alti dividendi – ciò è molto diverso dai sistemi “sou-sou”, che non richiedono il reclutamento di nuovi membri e non sono investimenti a scopo di lucro.

Schemi [25] simili, anch’essi nel mirino del servizio di polizia, richiedevano [26] che i partecipanti ne reclutassero altri dopo aver fatto il proprio “investimento”, prassi contraria ai principi del sou-sou autentico. Dopo che uno schema è crollato e la gente ha perso soldi, l’amministratore del gruppo avrebbe ribattuto [27]: “Chiamatelo benedizione; chiamatelo piramide; chiamatelo sou-sou. Si trattava di un RISCHIO non rimborsabile”.

La dichiarazione era la dimostrazione che il gruppo non fosse un sou-sou. Mentre gli schemi a piramide collassano inevitabilmente e la gente alla base perde il proprio denaro, i sou-sou sono sostenibili e di lunga durata poiché costruiti intorno al benessere [19] di ogni persona coinvolta.

È tempo di cambiare

La dichiarazione congiunta [24] da parte della TTSEC, della Banca Centrale e della FIU, affermava che “ogni individuo o ente che promuova opportunità di investimento debba essere registrato dalla TTSEC”. Per tutta risposta, Rudabiri Victor ha suggerito [14] che è arrivato il momento di registrare i circoli autentici di sou-sou:

We cannot allow the demonization of a traditional alternative to exploitative banks. Nor can we allow it to be corrupted. It may be time to start their registration — not with police — but with municipal local government authorities.

Non possiamo permettere la demonizzazione di un’alternativa tradizionale alle banche sfruttatrici. Non possiamo nemmeno permettere che questa venga danneggiata. Potrebbe essere ora di avviare la sua registrazione non con la polizia ma con le autorità governative locali.

L’attivista e scrittrice Attillah Springer si è detta d’accordo. In una conversazione su Facebook Messenger con Global Voices, Springer ha osservato che la regolamentazione è più che normale nell’Africa occidentale, dove questa pratica ha avuto origine:

It would just be a matter of acknowledging that this is a way that people save money. The sou-sou is all about community accountability and cooperative economics. I don't see why there shouldn't be a way for it to be regulated.

The fact that we don't acknowledge sou-sou as a legitimate form of savings, specifically for people who were not served by the banks in the first place, is further proof that it creates a loophole for people to exploit the system.

Sarebbe solo questione di riconoscere che si tratta di un modo con cui la gente risparmia. Il sou-sou si basa sull’affidabilità della comunità e sull’economia collaborativa. Non vedo perché non dovrebbe esserci un modo per regolamentarlo.

Il fatto che non riconosciamo il sou-sou come una legittima forma di risparmio, in particolare per le persone che in un primo momento non erano servite dalle banche, è un’ulteriore prova che crea una scappatoia per approfittare di questo sistema.

Fuori Trinidad e Tobago il sou-sou è piuttosto comune: ci sono app [28] e sistemi di mobile banking [29] per trasferire denaro. All’interno del paese, tuttavia, è ancora frainteso o deriso [30], cosa che contribuisce a creare le condizioni necessarie per lo sviluppo di schemi piramidali sotto le mentite spoglie di un autentico sistema di risparmio.

Mentre il dibattito continua, c’è stato tuttavia un curioso colpo di scena: qualche ora dopo il sequestro, gli agenti di polizia – senza che il commissario Gary Griffith o lo staff dell’Ufficio dell’intelligence finanziaria ne fossero al corrente – hanno restituito i soldi [31] agli amministratori dello schema.

Almeno un titolo di giornale si riferiva [32] ancora all’origine dei soldi come “sou-sou”.