- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

I brasiliani scendono in piazza per protestare contro i tagli all'istruzione del presidente Bolsonaro

Categorie: America Latina, Brasile, Citizen Media, Cyber-attivismo, Indigeni, Istruzione, Politica

Protestanti a Rio de Janeiro: La nostra arma è l'istruzione | Immagine: Marianna Cartaxo / Mídia NINJA/Utilizzo autorizzato

Il 15 maggio, centinaia di brasiliani sono scesi in piazza in tutti i 26 stati e nel Distretto Federale contro i tagli dei fondi federali all'istruzione che interesseranno decine di scuole ed università.

A fine aprile, il governo brasiliano ha annunciato tagli del 30% su un cosiddetto bilancio discrezionale, destinato a spese come elettricità, acqua, manutenzione generale e ricerca. Considerando il budget federale totale per l'educazione superiore, i tagli ammonterebbero circa al 3,5%. Inoltre, il governo ha sospeso i fondi per 3.500 borse studio universitarie finanziate dal settore pubblico [1] [pt, come i link seguenti, salvo diversa indicazione].

Da Paulista Avenue a San Paulo, un tradizionale punto di incontro per le proteste, alle lontane terre indigene [2] ad Alto Rio Negro, vicino ai confini con la Colombia, la gente è uscita a difendere la propria istruzione pubblica. A Viçosa, Minas Gerais, una folla di circa 5.000 persone ha marciato con gli ombrelli sotto una forte pioggia [en]:

WOW. Filmato di un drone dell'enorme folla di protestanti riuniti ad Avenida Paulista a San Paolo per manifestare contro i tagli all'istruzione e alla ricerca scientifica.

Il Brasile conta 69 università federali [11] [it] e una grande quantità di università statali. Tutte offrono corsi di laurea di primo e secondo livello completamente gratuiti e con diversi servizi orientati alla comunità come corsi di formazione, uffici per assistenza legale e ospedali.

Inizialmente i tagli si applicherebbero a sole tre scuole federali, per estenderli poi a tutta la rete del sistema. Il Ministro dell'Istruzione Abraham Weintraub afferma che non sono “tagli” ma bensì un “risparmio di spese”.

Weintraub ha giustificato i tagli affermando che le università pubbliche sono “luoghi di caos” [12]. Quando dei reporters gli hanno chiesto di portare esempi di questo “caos”, ha menzionato la presenza di movimenti sociali nei campus, e “feste con persone nude”.

Weintraub è stato nominato ministro ad Aprile subito dopo che l'amministrazione del suo predecessore fu coinvolta in una serie di controversie. Il nuovo ministro esprime spesso teorie complottiste di destra, come quella per cui la cocaina sarebbe stata introdotta in Brasile perché parte di un piano comunista [13]; per questo vorrebbe eliminare il “Marxismo culturale” dalle università [14].

I rettori di alcune facoltà avrebbero dichiarato che questi tagli potrebbero impedire di “aprire le loro porte” per il secondo semestre del 2019. Il Procuratore Federale ha inviato un report al Procuratore Generale sostenendo che i tagli violano la Costituzione brasiliana [en]:

Rio de Janeiro sei MERAVIGLIOSA! In centinaia di migliaia stanno occupando Avenida Presidente Vargas all'imbrunire per reclamare i tagli al budget per la ricerca e l'educazione.

Alcuni ricercatori dell'Università Federale di Minas Gerais (UFMG) che studiano [17] i gruppi WhatsApp  hanno rilevato conversazioni tra le università in questa applicazione nei giorni seguenti la comunicazione dei tagli ai fondi. Lo studio ha sviluppato uno strumento che monitora i gruppi WhatsApp ed è in larga parte utilizzato da enti che verificano dati in Brasile. Il capo ricercatore Fabrício Benevuto, l'8 maggio scrive su un post di Facebook [18]:

São monografias/dissertações/eventos ridicularizados por seus títulos e temas. São imagens de pessoas peladas em festas (que nem são nas universidades) e protestos e memes dizendo que os alunos das federais levam mais de 12 anos pra formar, pois só usam drogas. Claramente é um esforço orquestrado. Trabalho de profissional. Segue o mesmo estilo da campanha eleitoral. Quem financia essa fábrica de desinformação?

[Le immagini includono] monografie/tesi/episodi ridicolizzati per i loro titoli e argomenti. Ci sono immagini di persone nude a delle feste (che non sono nemmeno all'università) e proteste e memes che dicono che gli studenti universitari impiegano 12 anni per laurearsi perché sempre sotto l'effetto di droga. È chiaramente un lavoro orchestrato, di un professionista. È la stessa cosa che accade nelle campagne elettorali. Chi finanzia questa fabbrica di disinformazione?

Un articolo scritto sul sito web Ciência na Rua [19] (“Scienza in strada”) afferma che le università pubbliche producono il 95% della ricerca scientifica in Brasile. Nel 2018, uno studio della società di consultazioni Clarivate Analytics [20] segnala che nella classifica delle migliori università in campo della produzione di ricerca, 15 fanno parte della rete federale.

Nel giorno delle proteste, il Ministro Weintraub è stato citato come testimone [21] dei tagli al budget nella Camera Bassa del Congresso.

Il Governo vuole demolire l'Istruzione perché detronizza il Governo”

“Il 95% della ricerca brasiliana avviene nelle università pubbliche”

“Non c'è Conoscenza senza Investimento”

“Al principio di tutti i disastri ci sono ricercatori che sono stati ignorati”

“Bolsonaro è il nemico dell’Educazione”

“L'Educazione è un atto di Amore e Coraggio”

Nel frattempo, Bolsonaro si trovava in Texas, negli Stati Uniti, dove ha incontrato il precedente presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Quando gli è stato chiesto delle proteste, il presidente ha detto [25]:

É natural [que haja protesto], agora a maioria ali é militante,  não tem nada na cabeça, se perguntar 7×8 pra ele, não sabe.  Se você perguntar a fórmula da água, não sabe, não sabe nada. São uns idiotas úteis, uns imbecis, que estão sendo usados como massa de manobra de uma minoria espertalhona que compõe o núcleo de muitas universidades federais no Brasil.

É naturale che vi siano delle proteste, ora la maggioranza delle persone lì sono militanti che non hanno nulla in testa. Se chiedi qual è il risultato di 7×8 non lo sanno. Se gli chiedi qual è la composizione dell'acqua, non lo sanno. Sono utili idioti, imbecilli, e vengono manipolati da un'astuta minoranza che comanda molte università in Brasile.