- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Nuove prove indicano che la polizia di Hong Kong ha aiutato la Cina ad arrestare 12 attivisti in fuga verso Taiwan

Categorie: Asia orientale, Cina, Hong Kong (Cina), Citizen Media, Diritti umani, Legge, Politica, Protesta, Ultim'ora
[1]

Gli attivisti hanno protestato l'8 ottobre fuori dalla sede centrale del Government Flying Service. Foto pubblicata da Joshua Wong sul suo profilo Facebook.

Registrazioni di volo e documenti appena trapelati di proprietà del Government Flying Service di Hong Kong (GFS) suggeriscono che la polizia di Hong Kong ha pedinato 12 attivisti in fuga sino al loro arresto da parte delle guardie costiere della Cina continentale [2] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] avvenuto il 23 agosto.

La polizia di Hong Kong aveva precedentemente negato di essere a conoscenza [3] del piano di fuga degli attivisti verso Taiwan in motoscafo e ha affermato di aver appreso dell'arresto solo il 28 agosto su notifica delle autorità della Cina continentale.

Ma le prove emerse questa settimana mostrano come invece le autorità di Hong Kong ne fossero informate e potrebbero aver assistito le autorità della Cina continentale nell'operazione di cattura.

Di età compresa tra i 16 e i 30 anni, i 12 attivisti erano stati precedentemente accusati [4] [zh] a Hong Kong di svariati reati, quali aggressione alla polizia, incendio doloso, sommossa e collusione con forze straniere durante le loro attività di protesta nel 2019.

In caso di disordini, la pena potrebbe arrivare fino a 10 anni di carcere oppure all'ergastolo qualora si tratti di collusione con forze straniere ai sensi della nuova legge sulla sicurezza nazionale.

Mentre erano in libertà su cauzione, i 12 attivisti hanno tentato di fuggire da Hong Kong in motoscafo verso Taiwan, dove avrebbero chiesto rifugio. Sono stati arrestati dalla Guardia costiera cinese con l’accusa di attraversamento illegale del confine e attualmente sono detenuti in una prigione di Shenzhen.

Dal momento della cattura, i 12 sono stati trattenuti in incommunicado con il divieto di visita per gli avvocati assunti dalle loro famiglie.

In seguito all’arresto, attivisti di Hong Kong sono andati a caccia dei registri radar delle navi vicine e di altre informazioni disponibili atte a verificare se il motoscafo fosse stato effettivamente catturato nelle acque cinesi – in caso contrario, l'arresto sarebbe stato giudicato illegale.

Questa settimana, Apple Daily News ha ottenuto [5] i registri da un'applicazione di monitoraggio dei voli chiamata Flightware. Questi dati rivelano che un aereo B-LVB ad ala fissa di proprietà del governo ha pedinato il motoscafo degli attivisti il ​​23 agosto, fino alla loro uscita dalle acque di Hong Kong.

L'attivista Joshua Wong, membro del gruppo di sostegno “Save HK 12 youth” (“Salviamo i 12 giovani di Hong Kong”), ha pubblicato la notizia su Twitter:

#UltimaOra da @appledaily_hk: il motoscafo dei #12hkyouths è stato rintracciato dall'aereo del #GovernoDiHongKong prima della cattura. I membri delle famiglie sospettano che il governo di #HongKong abbia collaborato con la #Cina e aiutato i poliziotti cinesi ad arrestare i 12 #InCercaDiAsilo dopo che la loro rotta con destinazione #rifugio era ormai nota.

Il GFS ha rifiutato di commentare l'accaduto. Il 6 ottobre il capo esecutivo Carrie Lam ha ribadito [17] che il governo di Hong Kong non ha avuto alcun ruolo nell'arresto dei 12 attivisti.

Due giorni dopo la pubblicazione della notizia di Apple Daily News, “Save HK 12 youth” ha ricevuto i registri di volo del velivolo B-LVB ad ala fissa che mostravano il suo coinvolgimento in un'operazione del GFS il 23 agosto:

Un documento interno ha dimostrato che la polizia di Hong Kong (HKPF) era coinvolta nell'operazione del GFS la mattina del 23 agosto. La Government Directory ha cancellato dal proprio elenco telefonico tutti i dettagli di contatto dell'intera Unità Operativa del GFS.

Joshua Wong ha sottolineato che la missione è stata registrata come “P-OPS”, un'abbreviazione per “Operazioni di polizia”:

2.2/ La durata della missione ha coinciso con quella del motoscafo;
2.3/ il nucleo elicotteri, normalmente impiegato per operazioni di contrasto al contrabbando o all'immigrazione clandestina, è stato invece lasciato incustodito;
2.4/ il piano di volo ha dichiarato “P-OPS” (Operazioni di polizia) – sorveglianza aerea guidata dalla polizia.

L'8 ottobre il gruppo di sostegno e le famiglie degli attivisti hanno organizzato una protesta davanti al GFS chiedendo una spiegazione dettagliata della missione di volo del 23 agosto:

Protesta delle famiglie dei 12 detenuti a Shenzhen davanti alla sede centrale del Government Flying Service; presto circondata dalla polizia

Il crescente numero di prove ha spinto molti altri hongkonghesi a credere che la polizia abbia contribuito alla detenzione dei 12 attivisti organizzata dalla Cina, dove le possibilità che affrontino un processo equo sono a dir poco scarse:

È indubbio che il governo di Hong Kong fosse a conoscenza dei dettagli di questo evento, eppure adesso mentono. Sembra che la polizia di Hong Kong abbia pianificato con le autorità del PCC di rapire i 12. Questo è assolutamente ridicolo. Per favore #save12hkyouth