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Una ONG in Myanmar offre agli elettori uno strumento per confrontare i programmi sui diritti umani dei partiti in lizza alle elezioni

Categorie: Asia orientale, Myanmar (Burma), Citizen Media, Elezioni, Governance, Libertà d'espressione, Politica, Advox, Elezioni 2020 in Myanmar
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Schermata dal sito Free Expression Myanmar

Free Expression Myanmar (FEM, Libertà d'espressione in Myanmar), una ONG che rivendica la libertà d'espressione in Myanmar, ha lanciato uno strumento digitale [1] [en, my] che permette agli elettori di leggere e mettere a confronto i programmi sui diritti umani dei partiti.

Le elezioni in Myanmar sono previste [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] per l'8 novembre.

Negli ultimi sei mesi FEM ha intervistato 21 grandi partiti in merito al loro impegno in sette campi: diritti umani, libertà di parola, libertà di stampa, diritto all'informazione, diritti digitali, diritto di protesta e discorsi di incitamento all'odio.

90 partiti competeranno in queste elezioni.

LEGGI ANCHE: Myanmar Election 2020 [3]

FEM ha dichiarato esplicitamente di non appoggiare alcun partito, né di sostenere che le promesse fatte dai partiti saranno mantenute dopo le elezioni. La direttrice di FEM Yin Yadanar Thein dice [4] che lo strumento ha unicamente lo scopo di informare gli elettori:

Our aim is to give the electorate complete, verified, and comparative information about the political parties’ human rights promises – or lack of promises – so that voters can make a fully informed decision in this vitally important election.

Il nostro obiettivo è dare agli elettori informazioni complete, verificate e comparabili sulle promesse, o sulla mancanza di promesse, riguardo i diritti umani (o sulla loro assenza) fatte dai partiti, in modo che gli elettori possano prendere decisioni pienamente informate su queste elezioni di vitale importanza.

Lo strumento elenca i programmi di ogni partito per ogni argomento relativo ai diritti umani e lo mette a confronto con le rispettive posizioni alle elezioni del 2015. FEM attribuisce un punteggio di 5 stelle se il programma è esaustivo e si attiene agli standard internazionali, di una sola stella se non è stato preso nessun impegno specifico.

Oltre a fornire ai lettori una panoramica del programma sui diritti umani dei partiti, questo strumento può anche mostrare se un partito ha modificato la propria posizione in merito a una particolare questione dalle precedenti elezioni.

Per esempio, il programma del partito Unione Solidarietà e Sviluppo (Union Solidarity and Development Party o USDP) per affrontare i discorsi di incitamento all'odio nel 2015 era limitato a prevenire il bullismo e la discriminazione contro le donne. Quest'anno invece il loro programma include riferimenti alla lotta alla violenza su base religiosa. L'USDP, un partito sostenuto dall'esercito, ha governato il Myanmar dal 2011 fino alla sua sconfitta nel 2015.

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Schermata del sito Free Expression Myanmar, pagina dedicata al programma del 2020 dell'USPD

Il manifesto del 2020 del partito include le seguenti promesse:

2(g) Le minoranze beneficeranno di pieni diritti a livello nazionale, istituzionale e amministrativo in conformità con la Costituzione.

3(g 4) Servire in modo che tutti i gruppi etnici siano inclusi nell'amministrazione e nella gerarchia dell'organizzazione di partito senza discriminazione su base etnica e religiosa.

3(p2) Creare misure per assicurare l'assenza di discriminazione, tra cui il divieto di discriminazione su base religiosa.

La Lega delle nazioni shan per la democrazia [5] (Shan Nationalities League for Democracy o SNLD) [shan è il nome con cui è definito in Myanmar un gruppo etnico di origine thailandese, ndt] non aveva un programma sulla libertà di stampa nel 2015 ma ha ottenuto 5 stelle quest'anno per la sua determinata promessa di proteggere la libertà di espressione:

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Schermata del sito Free Expression Myanmar, pagina dedicata al programma dell'SNLD sui diritti umani

Il manifesto 2020 del partito include le seguenti promesse:

(7.6) Il diritto alla libertà di espressione:

Il diritto alla libertà di espressione è un diritto umano fondamentale. Tutte le persone possono esprimersi liberamente.

Una persona ha diritto alla libertà di credere, accettare, creare e distribuire contenuti sulle proprie convinzioni professionali, informazioni e opinioni, senza limitazioni da parte delle autorità.

Tutte le persone devono avere il diritto di scrivere contenuti politici liberamente senza interferenze da parte di altre persone.

Al contrario diversi impegni presi nel 2015 dal partito al governo, la Lega nazionale per la democrazia (National League for Democracy o NLD), mancano nei programmi elettorali di quest'anno.

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Schermata del sito Free Expression Myanmar, pagina sul manifesto del 2015 della NLD sulla libertà di stampa

Il manifesto del partito nel 2015 includeva le seguenti promesse:

Sezione 4.xi.2. “I mezzi di informazione sono gli occhi e le orecchie del popolo. Ci assicureremo che i media abbiano il diritto di mantenersi indipendenti in accordo con l'autoregolamentazione per quanto riguarda l'etica e la dignità umana, nonché il diritto a radunarsi e a diffondere informazione”.

Sezione 4.xi.4 “Sosterremo il diritto delle emittenti televisive e radiofoniche e dei mezzi d'informazione stampati (riviste, periodici, giornali, ecc…) e il diritto dei fornitori di servizi telefonici e internet di competere con trasparenza sul libero mercato”.

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Schermata dal sito Free Expression Myanmar, pagina sul manifesto del 2020 sulla libertà di stampa

 Il manifesto del partito nel 2020 include le seguenti promesse:

Nessuna promessa esplicita

Questa mancanza di promesse sul tema riflette dichiarazioni e resoconti di attivisti e gruppi della società civile critici [6] del fallimento del governo guidato dall'NLD nel ritrattare le politiche draconiane del regime militare precedentemente al governo. Essi sottolineano come i critici del govenro continuino a subire arresti arbitrari e incriminazioni [7] [it] basati su leggi promulgate dall'esercito, come l'articolo 66(d) della Legge sulle telecomunicazioni del 2013. Artisti e attivisti che protestano contro gli abusi dell'esercito vengono tuttora incarcerati per aver violato la legge che proibisce [8] le offese contro il Tatmadaw (le forze armate del Myanmar).

Con l'avvicinarsi delle elezioni, diversi gruppi della società civile stanno sollecitando i candidati a prendere una posizione più decisa in favore dei diritti umani. Gruppi come Assistance Association for Political Prisoners (Burma), Amnesty International e Athan, un gruppo di attivismo per la libertà d'espressione, hanno rilasciato una dichiarazione [9] congiunta per chiedere ai candidati di promuovere la libertà di stampa e le libertà civili:

Despite some positive reforms in the early years of the current administration, a number of laws that arbitrarily restrict the rights to freedom of expression, association and peaceful assembly remain on the books and continue to be regularly used to arrest, prosecute, detain and imprison human rights defenders, activists, and others peacefully exercising their human rights.

As Myanmar heads toward a general election on 8 November 2020, it is imperative that political parties, parliamentary candidates, and campaign groups focus on the urgent human rights situation in the country. The next government must champion human rights.

Nonostante alcune riforme positive nei primi anni dell'attuale amministrazione, diverse leggi che restringono arbitrariamente il diritto di espressione, di associazione e di riunione pacifica sono rimaste in vigore e continuano ad essere usate regolarmente per arrestare, perseguire, detenere e imprigionare difensori dei diritti umani, attivisti e altre persone che esercitano i propri diritti umani in modo pacifico.

In occasione delle elezioni generali dell'8 novembre 2020 in Myanmar, è imperativo che i partiti, i candidati al Parlamento e i comitati di campagna elettorale si concentrino sull'impellente questione dei diritti umani nel Paese. Il prossimo governo dovrà difendere i diritti umani.