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La polizia di Hong Kong lancerà un numero per segnalare violazioni della legge sulla sicurezza nazionale

Categorie: Asia orientale, Cina, Hong Kong (Cina), Citizen Media, Diritti umani, Governance, Legge, Libertà d'espressione, Politica, Storia
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Schermata del sito web della polizia di Hong Kong attraverso la quale il pubblico può segnalare le attività di protesta alle autorità.

Secondo fonti [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] che hanno parlato a condizione di anonimato al South China Morning Post (SCMP), l'unità di sicurezza nazionale della polizia di Hong Kong lancerà presto un nuovo canale multipiattaforma che include e-mail, app di messaggistica e una linea telefonica diretta per il pubblico per segnalare le persone sospettate di violazione della legge sulla sicurezza nazionale (NSL).

Se confermato, questo nuovo sviluppo indica con forza [3] [zh] che la NSL probabilmente non prenderà di mira “un piccolo numero” di individui, come un tempo aveva promesso Carrie Lam, ma sorveglierà i residenti di Hong Kong su vasta scala.

Il SCMP riferisce che le identità degli informatori sarebbero tenute segrete e che tutte le informazioni raccolte sarebbero gestite dalla polizia di sicurezza nazionale.

Una fonte governativa ha riferito all'SCMP che tale assetto “creerebbe un effetto deterrente per potenziali sospetti, poiché ci saranno occhi e orecchie ovunque”.

Attualmente, un certo numero di politici, organizzazioni e gruppi pro-Pechino a Hong Kong hanno messo a disposizione simili linee private e siti web [4] che incoraggiano le persone a denunciare i sospetti di violazione della NSL. Questi includono, ad esempio, piattaforme per il pubblico che hanno lo scopo di segnalare insegnanti scolastici che ritengono siano coinvolti in “cattiva condotta professionale”.

A settembre la polizia di Hong Kong ha istituito una piattaforma similare attraverso la quale il pubblico può informare le autorità sulle attività di protesta. La polizia afferma che la piattaforma ha ricevuto 1,2 milioni di segnalazioni da quando è stata lanciata e che ha fornito assistenza ai fini dell'arresto e dell'accusa di individui. Al 28 ottobre, 10.144 persone [5] [zh] sono state arrestate da quando, nel giugno 2019, sono scoppiate a Hong Kong le proteste per l'estradizione anti-Cina.

L'attuale proposta appare simile, ma applicata su scala più ampia. Sarebbe gestita dal dipartimento della polizia per la sicurezza nazionale, che non ha alcuna responsabilità pubblica: per la stessa legge sulla sicurezza nazionale [6] [it], il dipartimento non risponde alle denunce pubbliche, comprese quelle presentate dal Consiglio legislativo. Ciò significa che il pubblico non avrebbe modo di scoprire come il dipartimento usa le informazioni che raccoglie.

Hong Kong Watch, un gruppo per i diritti umani con sede nel Regno Unito, ha descritto il potenziale nuovo sviluppo come “distopico”:

La polizia di Hong Kong istituirà un canale multipiattaforma per incoraggiare gli informatori a denunciare i crimini di sicurezza nazionale.
Questo è uno sviluppo terrificante e distopico.

Sotto il thread di @hk_watch, molti hanno descritto il sistema di segnalazione come “Rivoluzione culturale 2.0″: difatti, durante la Rivoluzione culturale cinese [9] [it] negli anni '60, il leader del Partito Comunista Cinese Mao Zedong mobilitò i comuni cittadini incaricandoli di riferire circa le tendenze ideologiche dei loro amici e famigliari.

Il gruppo attivista @Stand_with_HK ha paragonato il nuovo sviluppo all'era stalinista dell'Unione Sovietica:

La tecnologia può aiutare a rendere efficiente la sorveglianza, ma la vigilanza umana sembra uscita direttamente da un vecchio manuale.

Il regime di Stalin faceva molto affidamento sulla “sorveglianza reciproca”, esortando le famiglie a denunciarsi a vicenda all'interno di spazi di vita comuni e, così, a “tradirsi” tra loro.

Benjamin Cheung, docente di psicologia sociale presso l'University of British Columbia, ha considerato gli effetti agghiaccianti di questo “numero di emergenza”:

La “sicurezza nazionale” è definita in maniera estremamente vaga, quindi è ora tempo di intasare la linea con lamentele come “Conosco qualcuno che incita all'odio contro i governi di HK/PCC. Carrie Lam e il resto del DAB continuano a mescolare merda come un gruppo di 搞 搞 棍. Stanno facendo in modo che le persone odino davvero il governo”.

Infine, @HKGlobalConnect, un organo attivista con sede a Hong Kong, ha sottolineato:

La NSL si rivolge solo a “un piccolo gruppo di persone”, ma istituiamo una linea diretta per la segnalazione della sicurezza nazionale in modo che nessuno si senta più al sicuro da nessuna parte con “occhi e orecchie ovunque”.

Il legislatore del Partito Democratico James To afferma [3] [zh] che questo sistema di segnalazioni in stile Rivoluzione culturale porterebbe alla sfiducia e, prima o poi, alla disintegrazione sociale.