Polizia nigeriana apre il fuoco contro manifestanti pacifici a Lagos

Manifestanti alla protesta #EndSARS a Lagos in Nigeria. Photo di Kaizenify, 13 ottobre 2020, via Wikimedia (CC-BY-SA 4.0)

I giovani nigeriani organizzano da 11 giorni pacifiche proteste in territorio nazionale contro le brutalità commesse dalla Squadra speciale anti-rapina (SARS).

Proprio nelle ultime ore di ieri (19 ottobre) si è scatenato il caos dopo che teppisti hanno attaccato i manifestanti di fronte all’edificio della Banca centrale di Abuja, capitale della Nigeria, durante la veglia per le vittime delle violenze del corpo speciale di polizia SARS, come parte del movimento #EndSARS.

Secondo i racconti dei testimoni [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] su Twitter, un uomo armato non identificato ha incendiato le auto dei manifestanti.

Aprite gli occhi gente. Questo è quello che sta succedendo ai manifestanti di Abuja mentre parlo. Spari, auto incendiate, violenze e attacchi da parte di teppisti di fronte alla sede centrale della CBN. Aiutateci vi prego!

Poco dopo è stato dispiegato l'esercito nella capitale. 

Nella stessa giornata teppisti hanno invaso la manifestazione #EndSARS, abbattendo le mura della prigione di Oko a Benin City nello stato di Edo, sud della Nigeria, liberando così i detenuti.

Il vicegovernatore dello stato di Edo, Philip Shaibu, ha confermato che i teppisti hanno preso il controllo della manifestazione a Benin City.

Caos, caos e ancora caos.

Hanno forzato l'ingresso della prigione nigeriana nella Sapele Road di Benin liberando i detenuti. La manifestazione di Benin si sta trasformando in una guerriglia.

Il governo dello stato di Edo ha imposto un coprifuoco di 24h che è entrato in vigore il 19 ottobre alle ore 16:00 WAT.

Il giorno dopo, 20 ottobre, il governatore di Lagos Babajide Sanwo-Olu ha imposto un coprifuoco di 24h in tutta la regione, sostenendo che “criminali e delinquenti” hanno sabotato le proteste per “diffondere il caos”. Allo stesso modo, il comando di polizia di stato ha proibito qualsiasi manifestazione in tutta regione.

Criminali nel quartiere di Lagos Orile Iganmu hanno linciato un ufficiale di polizia, responsabile della morte di un ragazzo, e incendiato poi una stazione di polizia. Tutti questi atroci e barbari eventi sono da condannare senza alcuna riserva.

Preghiamo tutti i pacifici manifestanti di allontanarsi da queste zone.

Sembra che gli incidenti ad Abuja, Benin City e Lagos abbiano qualcosa in comune: teppisti che con l’uso della violenza disperdono pacifici manifestanti mentre lo stato Nigeriano, in tutta risposta, applica il pugno di ferro sulle masse che esprimono il proprio dissenso contro le violenze della SARS e in generale sulla cultura della brutalità che dilaga nel corpo di polizia e individua come target i giovani nigeriani.

Il massacro di Lekki

Di fronte alla paura e al crescente panico delle ultime 24 ore, gli agenti di sicurezza hanno aperto il fuoco contro i manifestanti intorno alle 19:00 WAT del 20 ottobre presso il casello di Lekki a Lagos, come riporta l’agenzia Bloomberg.

Testimoni raccontano che gli ufficiali di sicurezza hanno spento le luci del Lekki Toll Gate sparando a casaccio.

Dobbiamo farlo diventare virale????

RAGAZZI PER FAVORE!!! NON SMETTONO DI SPARARE AL LEKKI. LE PERSONE STANNO MORENDO!!!

I soldati hanno bloccato le uscite e, secondo quanto riportato, ucciso tre persone. Uno dei testimoni scrive su Twitter:

L’esercito ha sparato a 3 persone e trascinato i loro corpi sul loro fronte. Dicono a tutti di tornare a casa mentre bloccano le uscite!!! È un sanguinario campo d’esecuzione.

L’organizzazione per la società civile Enough is Enough descrive la situazione come una dichiarazione di guerra ai cittadini:

Il governo nigeriano sotto la leadership di @MBuhari @ProfOsinbajo @jidesanwoolu ha dichiarato guerra alle persone che ha giurato di proteggere.

Il massacro sembra essere premeditato:

Il breve preavviso del coprifuoco e la rimozione delle telecamere a circuito chiuso (CCTV) sono la prova che il massacro di Lekki fosse premeditato.

Clamping down on youth sòrò sókè – ‘speak up’

Video del Festival delle luci per onorare le vittime dell'unità di polizia della SARS, Lekki, Lagos, Nigeria, 17 ottobre 2020. Video di Olawole Oyekan e utilizzato con il suo permesso.

L’azione di massa dei giovani contro la brutalità della SARS ha superato ogni aspettativa. Tutti gli sforzi per indebolire il movimento sono falliti miseramente.

Il movimento, organizzato come un collettivo, presenta un fronte comune che ha come obiettivo quello di impedire al governo di nascondersi dietro il silenzio o corrompere i leader della protesta.

Nonostante la brutalità inflitta sui manifestanti dagli agenti della sicurezza, i giovani nigeriani non si sono lasciati intimidire creando piuttosto un proprio sistema di sicurezza di sicurezza durante la manifestazione.

The most compelling element of the #EndSARS protests has been the powerful images and this one is my favorite. It's resonant & captures the movement – two young, carefree women running from a police tank, with one of them defiantly posing. Peep the NASS dome in the background. pic.twitter.com/klZlinAi0Y

— Chris O. Ògúnmọ́dẹdé (@Illustrious_Cee) October 15, 2020

Il mezzo con maggiore risonanza e potere di persuasione durante le proteste #EndSARSè quello delle immagini e questo è il mio scatto preferito: due giovani donne che sfuggono da un carro armato della polizia in tutta serenità. Una di loro addirittura si mette pure in posa, mentre sullo sfondo s'intravede la cupola dell’Assemblea Nazionale di Nigeria (NASS).

L’efficiente organizzazione ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il paese da parte dei leader religiosi che hanno appoggiato le varie manifestazioni.

Il movimento non violento sòrò sóo ‘speak up’ contro la brutalità della polizia ha portato a galla il marciume del malgoverno nigeriano.

La classe dirigente nigeriana, invece di cedere alle richieste dei manifestanti, ha dato un violento giro di vite alle preghiere dei manifestanti contro le ingiustizie.

I manifestanti non hanno reagito con violenza nonostante le provocazioni. La morte del manifestante Anthony Onome ad Abuja il 18 ottobre per una coltellata da parte dei teppisti, ne è l’esempio. Amnesty International ha inoltre segnalato assalti ai manifestanti e ai giornalisti da parte della polizia.

With your thugs, you rigged your way to power by intimidating voters and diverting ballot boxes.

With your thugs, you're injuring and killing innocent #EndSARS protesters.

Can you really do something without your thugs? Like, what would you ever do without them?

— ‘Fisayo Soyombo (@fisayosoyombo) October 19, 2020

Con i tuoi criminali hai tracciato la tua strada verso il potere intimidendo i votanti e riallocando le urne.

Con i tuoi criminali stai ferendo e uccidendo innocenti manifestanti #EndSARS.

Sei in grado fare qualcosa senza i tuoi teppisti? Cosa saresti in grado di fare senza di loro?

Si sospetta che l’invasione di teppisti durante le manifestazioni ad Abuja, Lagos e Benin City siano opera dello stato per screditare le proteste #EndSARS.

#EndBadGovernanceinNIGERIA pic.twitter.com/wbzcL7pHcb

— #ENDPOLICEBRUTALITY ?? (@DONJAZZY) October 20, 2020

#FERMIAMOLABRUTALITÀDELLAPOLIZIA

Pertanto il coprifuoco potrebbe essere semplicemente un trucco per reprimere il movimento. È più semplice acconsentire alle richieste dei manifestanti oppure reprimere le violenze messe in atto e pilotate dagli ufficiali dello stato

Curfew in Lagos was the final move in the playbook.

The script and the acting was well delivered by the government. Nice game? but you people have not won.

— Alex Oluwatobi (@alexlobaloba) October 20, 2020

Il coprifuoco a Lagos era l’atto finale del copione.

Sceneggiatura e recitazione erano a cura del governo. Bella giocata, ma non avete vinto.

La prossima azione di massa contro la brutalità della polizia potrebbe non essere più così pacifica come il movimento #EndSARS.

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