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Una nuova rivista racconta storie da brivido dalle regioni remote della Russia

Categorie: Europa centrale & orientale, Russia, Arte & Cultura, Citizen Media, Diritti umani, Governance, Media & Giornalismi, RuNet Echo

Strada di montagna nella Repubblica di Chakassia, Russia. Foto di James Zwadlo per Holod Media. Usata con permesso.

Holod è probabilmente la cosa più popolare nella scena mediatica indipendente russa attuale.

La rivista digitale indipendente [1] [ru, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], il cui titolo si traduce con “gelo”, ha catturato il pubblico russo con le sue lunghe storie di terre lontane, che spesso sono trattate solo in maniera superficiale dai media federali. Queste storie da brivido, ma al punto giusto, cercano di sensibilizzare le persone sulle numerose diseguaglianze sociali ed economiche riscontrabili nel paese più grande del mondo.

Holod è diventata famosa nel 2019 come mini-sito che comprendeva un unico articolo riguardo un omicidio nella Chakassia, una regione della Siberia meridionale. Un uomo di Abakan, la capitale della regione autonoma, uccise 4 donne del posto e ne stuprò tante altre, tutto sotto il naso delle forze dell'ordine.

Taisia Bekbulatova lavorò a questa storia per tre mesi dopo aver lasciato Meduza, un'altra rivista indipendente dove aveva lavorato come reporter per due anni. Prima ancora, era una corrispondente politica per Kommersant (L'imprenditore), un quotidiano nazionale orientato all'economica.

Da quel momento, Bekbulatova è riuscita a mettere insieme un piccolo team di giornalisti ed editori professionisti. Durante l'anno della sua fondazione, Holod aveva già vinto tre premi Redkollegia, [2] uno dei premi giornalistici più prestigiosi della Russia.

Ho parlato con Bekbulatova degli obbiettivi di Holod, della sua visione della Russia e delle sue speranze per il futuro del progetto.

Maxim Edwards: Il tuo progetto, come tu stessa hai raccontato, è ispirato dalla “Russia come madrepatria, un gelido deserto su cui un'affascinante persona cammina. Ci sono grandi storie sulla Russia e le eleganti persone che ci abitano”. Potresti elaborare meglio questo concetto e spiegare il titolo della rivista?

Таисия Бекбулатова: Это название так долго жило в моей голове, что я даже не помню, как оно возникло. Холод — это ощущение от России, со всеми ее бескрайними просторами и безысходностью. У Георгия Иванова есть стихотворение про Россию со строчкой «И не растают никогда снега». Оно похоже по духу на те истории, которые мы пишем.

Taisia Bekbulatova: ho avuto quel titolo in testa per così tanto tempo che non mi ricordo neanche come è nato. Holod fa riferimento a questa sensazione che da la Russia, con le sue lunghe distese e la sua disperazione. Georgy Ivanov [3]  [it] scrisse una poesia sulla Russia, uno dei versi diceva “e la neve non si scioglierà mai”. Lo spirito di questa frase è simile a quello delle storie che scriviamo.

ME: La prima storia di Holod raccontava di un serial killer di Abakan, nella Chakassia, una regione che molti lettori russi probabilmente non conoscono. Mi sembra che Holod stia cercando di reinventare il giornalismo orientato al regionalismo in Russia, una tendenza che altri siti come Meduza [4][en], TakieDela [5], and Batenka  [6]hanno seguito. Quali sono le attuali condizioni del giornalismo regionale in Russia e cosa può essere migliorato?

ТБ: Россия — огромная страна с сотнями историй, которые любой хороший журналист должен бы быть рад осветить. Но у нас почти уничтожена качественная региональная журналистика (за исключением нескольких отличных изданий), и они остаются без должного освещения. «Холод» пытается бороться с этой ситуацией. Я изначально решила, что писать только на темы, которые интересуют москвичей, в такой стране просто глупо. Но получился интересный эффект — москвичей, как оказалось, тоже очень интересуют истории про остальную Россию. К сожалению, несмотря на усилия нескольких качественных федеральных медиа, которые интересуются жизнью регионов, их проблемы все равно во многом остаются без внимания. На мой взгляд, решить эту проблему нельзя без развития сильных региональных СМИ.

TB: La Russia è un paese molto esteso con centinaia di storie che qualunque buon giornalista sarebbe felice di raccontare. Ma ad eccezione di una manciata di riviste eccellenti, il giornalismo regionale di alta qualità è stato fortemente distrutto qui. Holod sta cercando di combattere questa tendenza. Dal primo momento, ho deciso che era semplicemente stupido scrivere solo storie che interessano ai moscoviti. Tuttavia, alla fine la cosa ha avuto un effetto interessante: si è scoperto che in realtà i moscoviti sono molto interessati alle storie provenienti dal resto della Russia. Sfortunatamente, nonostante gli sforzi di diversi media federali di alta qualità, che mostrano interesse per le vite delle persone nelle regioni, i loro problemi continuano ad essere largamente ignorati. Per come la vedo io, il problema non può essere risolto senza lo sviluppo di un forte media regionale.

ME: Non ti sottrai dal raccontare storie deprimenti e spesso disturbanti riguardanti la realtà di vita di molte persone della Russia attuale. Non sembra tu sia motivata solo da “storie su persone affascinanti”; hai pubblicato articoli su sette [7], diritti transgender [8], violenza domestica [9], alcolismo [10] e incel [11]. Sembra esserci una sensibilità sociale dietro tutto questo, legata alla disuguaglianza, all'ingiustizia, alla mancanza di speranza e, forse, alla speranza. Cosa spinge il tuo lavoro e ci sono delle specifiche aree su cui ti concentri?

ТБ: Мы делаем медиа про реальную Россию, и это невозможно делать, не освещая те тяжелые истории, которые в ней происходят. Россия — страна бедная, с высоким уровнем насилия и крайне ограниченными свободами. Невозможно это игнорировать. Мы стараемся писать про тех, кому не хватает силы голоса, чтобы громко говорить о себе самостоятельно. Это ситуации несправедливости, равнодушия, опасного неравенства человека и государства. Вместе с тем наше внимание привлекают и другие темы — в первую очередь, это интересные общественные феномены и истории отдельных отчаянных людей: от инцелов — до человека, который 30 лет изучал белых медведей, и от сект — до полицейского, который выбросил свои награды, возмутившись насилием со стороны ОМОНа по отношению к протестующим.

TB: Siamo una testata giornalistica che si occupa della vera Russia; questo lavoro è impossibile senza raccontare le storie più difficili che passano da qui. La Russia è un paese povero, con alti tassi di violenza e libertà estremamente limitate. È impossibile ignorarlo. Cerchiamo di scrivere di coloro che non hanno la forza per raccontare ad alta voce i propri problemi. Ci sono casi di ingiustizia, di indifferenza, c'è il pericolosissimo squilibrio di potere fra individuo e stato. Allo stesso tempo, ci sono altri argomenti che attirano la nostra attenzione: interessanti fenomeni sociali e storie di persone disperate. Abbiamo scritto su chiunque, dagli incel all'uomo che ha studiato gli orsi polari per 30 anni, dalle sette al poliziotto che ha buttato via tutte le sue medaglie al merito. Abbiamo scritto della scioccante violenza delle squadre antisommossa contro i manifestanti.

ME: Holod è anche conosciuta per il successo del suo podcast; Route 161 [12] si è trasformato in un prodotto incredibilmente popolare. Qual è il ruolo dei podcast nel panorama mediato russo, oggi?

ТБ: Российская аудитория пока не открыла для себя в должной мере подкасты, даже очень популярные подкасты слушают, как правило, несколько десятков тысяч человек. С миллионными прослушиваниями на западе это не сравнить. Пока производство подкастов остается во многом имиджевой историей. Мы сделали «Трассу 161» в первую очередь потому, что нам самим хотелось попробовать создать качественный тру крайм подкаст — в России этого жанра почти нет. Мы не ожидали такого успеха. Зато сейчас вышел уже второй сезон — «Объездная дорога» — на этот раз про ангарского маньяка, который убил больше 80 женщин.

TB: Il pubblico russo non ha ancora scoperto tutte le potenzialità dei podcast. Persino quelli più popolari, di solito vengono ascoltati da migliaia di ascoltatori, che non sono nemmeno comparabili ai milioni di ascoltatori dei podcast occidentali. Per ora, la produzione di podcast in Russia è vista come un modo per migliorare il proprio brand. Abbiamo lanciato Route 161 principalmente perché volevamo fare il nostro vero e proprio podcast di qualità. Non ci aspettavamo tanto successo. Ma abbiamo già rilasciato la seconda stagione, intitolata The Bypass, che racconta la storia del maniaco di Angarsk che ha ucciso più di 80 donne.

ME: Qual è stato il successo di Holod per quanto riguarda il crowdfunding e altri metodi di finanziamento autonomo? E c'è qualche lezione che vorresti condividere con altre testate indipendenti russe?

ТБ: Поддержка читателей нам уже очень сильно помогает. Пока содержать редакцию на эти средства невозможно, но мы уже можем организовывать за счет них командировки, платить гонорары авторам и иллюстраторам и т.п. Мы планируем перейти на полностью краудфандинговую модель в скором будущем. Мы видим благодарную реакцию аудитории, и рассчитываем на ее поддержку.

TB: Il supporto che già riceviamo dai nostri lettori ci aiuta tantissimo. Tuttavia, al momento è impossibile finanziare totalmente la nostra redazione utilizzando solo questi fondi, ma ci aiutano a organizzare dei viaggi di lavoro, a pagare le commissioni agli autori e agli illustratori, ecc. Nel prossimo futuro, pensiamo di spostarci su un modello interamente supportato dal crowdfunding. Vediamo quanto siano grati i nostri lettori e contiamo sul loro supporto.

ME: Quali sono i tuoi progetti per il futuro di Holod?

ТБ: Не так легко строить планы, если речь идет о медиа в России. Но у «Холода» сейчас одна цель — стать главным качественным журналом в стране.

TB: Non è così facile fare progetti per i media russi, ma Holod ha un obbiettivo: diventare la rivista online di punta nel paese.