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Capo Verde: il creolo nella Giornata della lingua portoghese

Categorie: Africa sub-sahariana, Capo Verde, Citizen Media, Linguaggi, Storia

Il 5 maggio i paesi lusofoni celebrano la Giornata della lingua e della cultura portoghese [1] [pt, come tutti i link a seguire, salvo diversa indicazione], stabilita nel 2009 dalla Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese (CPLP), durante il  XIV Consiglio dei Ministri della CPLP che si è svolto a Capo Verde.

È stato più di cinque secoli fa, con l'arrivo dei primi coloni nel 1460 in quell'arcipelago disabitato, che arrivò anche la lingua portoghese, oggi lingua ufficiale del paese. La lingua nazionale è tuttavia il creolo capoverdiano, e si distingue in nove varianti di creoli a base portoghese,  lingue materne della popolazione delle nove isole che formano il paese, indipendente dal 1975.

Un intervento recente del Ministro della Cultura di Capo Verde, Mário Lúcio de Sousa, al Parlamento, sottolineava [2] la necessità di “ufficializzare la lingua capoverdiana come prevede la Costituzione in parità con la lingua portoghese”.

Poema anti-drogas em Crioulo. Fotografia do artista Joel Bergner, coordenador do projecto Mural Global "Action Ashé!" [3]

Poesia contro la droga in creolo. Fotografia dell'artista Joel Bergner, coordinatore del progetto Mural Global “Action Ashé!”

La lingua e i luoghi di socializzazione

In un articolo del linguista Manuel Veiga [4], pubblicato sul blog Sibila, si sottolinea [5] la differenza tra “statuto linguistico delle due lingue”:

(…) enquanto a Lp [Língua Portuguesa] é língua oficial e do ensino, da literatura, dos mídia e das situações formais de comunicação, o Ccv [Crioulo cabo-verdiano] é língua de comunicação na família, língua das tradições orais, principal suporte musical, numa palavra, língua da oralidade e das situações informais de comunicação.

(…) mentre la LP [lingua portoghese] è lingua ufficiale, lingua dell'insegnamento, della letteratura, dei mezzi di comunicazione e delle situazioni di comunicazione formale, il Ccv [creolo capoverdiano] è la lingua di comunicazione familiare, lingua delle tradizioni orali, lingua della musica, in breve, è la lingua orale e delle situazioni di comunicazione informale.

Veiga sottolinea inoltre, in un altro articolo, che la politica della lingua nella sfera educativa favorisce i più ricchi, che padroneggiano il portoghese. Al di là degli sforzi del governo capoverdiano di promuovere il creolo nel paese, egli afferma [6]:

Para ter efeitos a longo prazo, uma política de oficialização teria de ser acompanhada por uma vasta implementação de condições estruturais direccionadas para a valorização do estudo e do uso do crioulo em todos os campos sociais.

Per avere effetti a lungo termine, una politica di ufficializzazione dovrebbe essere accompagnata da una vasta attuazione di condizioni strutturali mirate alla valorizzazione dello studio e dell'uso del creolo in tutti campi di socializzazione.

Il luogo di socializzazione [7] del creolo nell'istruzione, soprattutto la sua adozione nell'insegnamento primario e secondario, e anche nella religione, è frequentemente discusso, come accaduto nella Giornata Internazionale della Lingua Materna [8], il 21 febbraio, in cui la Commissione Nazionale di Capo Verde, legata all'Istituto Internazionale di Lingua Portoghese, ha promosso un dibattito sul tema e ha concluso con la presentazione del film [9] “Jesus” tradotto in creolo capoverdiano.

Screbê Kriolu (Scrivere in creolo)

(…) alguns puristas da língua portuguesa começaram a considerar o CCV como meio de comunicação sem regras nem gramática; como mixórdia que não se pode escrever e que não tem importantes letras do alfabeto, como L de lei, R de rei, F de fé. Por tudo isto, o CCV constituía, no dizer deles, um perigo para a unidade do império.

(…) alcuni puristi della lingua portoghese hanno iniziato a considerare il creolo capoverdiano come mezzo di comunicazione senza regole né grammatica; come una lingua aggrovigliata che non si può scrivere e che non possiede importanti lettere dell'alfabeto, come la L di legge, R di re, F di fede. Per tutto questo, il creolo capoverdiano costituiva, secondo la loro opinione, un pericolo per l'unità dell'impero.

La citazione riportata è tratta dalla nota introduttiva [10] del blog KrioLUS, dell'Università di Capo Verde. Pochi mesi prima che Capo Verde ratificasse l’Accordo Ortografico della Lingua Portoghese [11] [IT] nel 2009, l’Alfabeto Unificato per la Scrittura del Creolo Capoverdiano [12] (ALUPEC) era stato approvato con l'obiettivo di stabilire uno standard ufficiale per la lingua parlata nell'arcipelago, nonostante le varianti di ciascuna isola.

Diglossia: textos em português e crioulo; Mindelo, São Vicente, Cabo Verde. Fotografia de Francisco Santos com licença Creative Commons 3.0 [13]

Diglossia: testi in portoghese e creolo; Mindelo, São Vicente, Capo Verde. Fotografia di Francisco Santos utilizzata con il permesso di Creative Commons 3.0

Nei commenti a un articolo sulla “Approvazione dell'alfabeto capoverdiano [14]“, le opinioni sull'ufficializzazione e l'attuazione dell'alfabeto capoverdiano erano divise. Marta Velozo riteneva che:

Merecem palmas todas as ações que lutam pela diversidade cultural

Meritano applausi tutte le azioni che lottano per la diversità culturale.

Mentre per Pedro V, “l'Alupec è una aberrazione”:

Mostra um complexo do colonizado porque rejeita a origem portuguesa da nossa língua. Qual a necessidade de reinventar um alfabeto se o que utilizamos para escrever a língua portuguesa nos serve perfeitamente?

Mostra un complesso del colonizzato perché rifiuta l'origine portoghese della nostra lingua. Qual è la necessità di reinventare un alfabeto se quello che utilizziamo per scrivere la lingua portoghese ci soddisfa perfettamente?

Un blogger capoverdiano, Et, che gestisce già dalla fine del 2008 il blog Lingua di Kauverdi con vasta documentazione, ricerca e materiali per l'apprendimento del creolo, difende [15] l'adozione dell'Alupec e chiede:

Como será materializado o desenvolvimento do ensino da Língua Cabo-verdiana em todos os cantos de Cabo Verde? Sem um código (aceitável) convencional, normativo para representar os sons da nossa fala…

Come si concretizzerà lo sviluppo dell'insegnamento della lingua capoverdiana in tutti gli angoli di Capo Verde? Senza un codice (accettabile) convenzionale, normativo per rappresentare i suoni della nostra parlata…

Sul blog Coral Vermelho, Ondina Ferreria commenta [16] una delle raccomandazioni venute fuori dall’ Encontro de Quadros de origem cabo-verdiana na Diáspora (Vertice dei Professionisti capoverdiani sulla diaspora), che si è tenuto a Mindelo (S. Vicente) il mese scorso, la raccomandazione di “prendersi più cura e meglio del creolo”:

Apenas estranhei, e muito, o facto de nessa mesma recomendação para servir aos falantes das ilhas, não se ter acrescentado igualmente a de Cabo Verde cuidar bem e melhor da Língua portuguesa que é também a nossa língua. (…) Ambas definem a nossa identidade cultural mestiça. Ambas são nossas com toda a legitimidade e legalidade. (…) A Língua portuguesa tão nossa como o Crioulo que nela tem origem, tem a idade da nação cabo-verdiana.

…Mi stupisco solo, e molto, del fatto che in questa nostra stessa raccomandazione per soddisfare i parlanti delle isole, non ne sia stata aggiunta una per Capo Verde al fine di prendersi cura e meglio della lingua portoghese, che è anche la nostra lingua. (…) Entrambe definiscono la nostra identità culturale meticcia. Entrambe sono nostre con tutta la legittimità e legalità. (…) La lingua portoghese, tanto nostra come il  creolo che ha origine dalla stessa, ha la stessà età nazione capoverdiana.

Mentre a Capo Verde esiste una evidente valorizzazione della lingua/ delle lingue materne, un articolo pubblicato sul blog Observatório dos Países de Língua Oficial Portuguesa (OPLOP) , stabilisce un termine di paragone [17] con cui i ricercatori pensano che accada l'opposto in un altro paese lusofono, Timor Est,  “che si adopera affinché la sua lingua ufficiale, il portoghese, sia dominata da fasce più ampie della popolazione”. Nel prossimo post, Global Voices esplorerà la diversità linguistica della prima nazione del millennio e soprattutto le sue rappresentazioni online.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con João Miguel Lima [18]