I netizen cinesi rinominano la strategia internazionale di Xi Jinping “diplomazia del guerriero lupo”

Xi Jinping e Donald Trump sono entrambi parte dell'attuale guerra diplomatica sino-statunitense. Il fumetto dice: “Potremmo interrompere del tutto i rapporti”. Immagine da StandNews, usata dietro autorizzazione.

Nel celebrare il suo ruolo centrale nelle relazioni internazionali, la Cina continua a sottolineare l'importanza della diplomazia. L'ultimo esempio è stato offerto nel luglio 2020 con l’inaugurazione del Centro di ricerca sul pensiero diplomatico di Xi Jinping [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione]. Eppure, come hanno osservato alcuni netizen cinesi, la strategia diplomatica della Cina ha creato diversi nemici potenti, come risultato della sua posizione assertiva, e spesso aggressiva, definita dai critici di Xi Jinping diplomazia del “guerriero lupo”.

Fondato dal Ministero degli Esteri cinese, il centro ha come obiettivo lo sviluppo e lo studio di una forma di diplomazia basata sul pensiero e le dichiarazioni di Xi Jinping. Il 20 luglio 2020 il Ministro degli Esteri Wang Yi, nel suo discorso di inaugurazione di circa 5000 parole, ha detto [zh]:

今日之中国,正前所未有地接近实现中华民族伟大复兴梦想,前所未有地走近世界舞台中央。…面对风云激荡的国际形势,习近平总书记以伟大战略家的远见卓识,准确把握人类社会发展规律,全面判断国际形势走向和我国所处历史方位,提出了一系列富有中国特色、体现时代精神、引领人类进步潮流的新理念新主张新倡议…

La Cina di oggi è vicina più che mai al sogno della grande rinascita della nazione cinese, oggi più che mai si approccia al centro della scena mondiale. […] Di fronte a una situazione internazionale turbolenta, il Segretario generale Xi Jinping, con la visione di un grande stratega ha compreso le leggi dello sviluppo umano, giudicato in modo completo la tendenza della situazione internazionale e la posizione del nostro Paese, ha avanzato una serie di nuovi principi, proposte e iniziative che manifestano caratteristiche cinesi, incarnano lo spirito dei tempi, e guidano l'umanità verso il progresso […]

Wang ha anche menzionato come uno dei traguardi di Xi il progetto cinese della Nuova via della seta [it], e il suo successo nel creare opportunità durante l'attuale caos economico causato dalla pandemia di COVID-19.

La diplomazia del ‘guerriero lupo’

Tuttavia il discorso di Wang Yi ha poco a che fare con la realtà che molti Paesi sperimentano nelle loro relazioni con la Cina. In effetti molto descrivono la strategia internazionale di Pechino come una forma di diplomazia del ‘guerriero lupo’. Il termine viene dal popolare film cinese del 2015 Wolf Warrior [it] (Guerriero lupo) – un film d'azione patriottico ricordato per una sua famosa battuta: “Chi offende la Cina, non importa quanto lontano si trovi, sarà eliminato” (犯我中華者 雖遠必誅).

L'aggressività dello stile “guerriero lupo” è stato ripreso e applicato da diversi diplomatici cinesi. Per esempio a marzo il portavoce per il Ministero degli Esteri cinesi Zhao Lijian ha diffuso su Twitter una teoria della cospirazione [it], secondo cui l'esercito degli Stati Uniti potrebbe aver portato la COVID-19 in Cina. Questa mossa è arrivata in risposta all'uso da parte del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump del termine “virus cinese” per descrivere il nuovo coronavirus. In precedenza, questo febbraio, l'ambasciatore cinese in Svezia, Gui Congyou aveva detto esplicitamente che “ai nostri amici offriamo buon vino, ma per i nostri nemici abbiamo i proiettili” mentre commentava il rapimento e la condanna a 10 anni di prigione da parte della Cina dell'editore Gui Minhai, nato in Cina ma ora cittadino svedese.

Alcuni descrivono l'aggressiva diplomazia della Cina come una “diplomazia degli ostaggi”. La detenzione [it] e le accuse di spionaggio contro lo scrittore sino-australiano Yang Hengjun a gennaio 2019 è stato visto come conseguenza delle leggi contro le interferenze straniere entrate in vigore a novembre 2018 in Cina.

Un esempio più ovvio di diplomazia degli ostaggi è la detenzione nel dicembre 2018 e la successiva condanna per spionaggio di due cittadini canadesi, Michael Kovrig e Michael Spavor. La mossa è stata vista dai più come una ritorsione per la detenzione della direttrice finanziaria di Huawei [it] Meng Wanzhou in attesa di una sentenza del Canada sull'estradizione verso gli Stati Uniti.

Dal momento che la recente entrata in vigore della legge per la sicurezza nazionale a Hong Kong ha compromesso il sistema “Un Paese due sistemi” [it] previsto dalla Dichiarazione congiunta sino-britannica e esteso la giurisdizione extra-territoriale all'arresto dei cittadini stranieri, diversi Paesi inclusi Canada, Australia, Stati Uniti e Inghilterra hanno cancellato gli accordi di estradizione con Hong Kong.

In aggiunta Trump ha anche firmato un ordine esecutivo per sospendere il trattamento speciale di Hong Kong, il che significa che le politiche degli Stati Uniti applicate alla Cina continentale, su questioni come domande per il visto, sanzioni doganali e esportazione di tecnologie sensibili, saranno ora estese anche a Hong Kong.

Conflitti territoriali con i Paesi vicini

In aggiunta ai conflitti con i Paesi occidentali, la Cina negli ultimi anni si è scontrata anche con i suoi immediati vicini.

Dal 2013 Pechino ha cominciato la costruzione di un'isola artificiale nel Mar Cinese Meridionale nell'area delle Isole Spratly e Paracelso. Questa mossa ha intensificato le dispute territoriali con il Vietnam, le Filippine, il Brunei e la Malesia.

Nel Mar Cinese Orientale, la Cina e il Giappone rivendicano entrambi un gruppo di isole deserte chiamate Diaoyu in cinese e Senkaku in giapponese, intorno alle quali entrambi i Paesi svolgono regolarmente attività navali. Nello stretto di Taiwan, la Cina ha adottato “una strategia di conflitto da area grigia”, svolgendo esercitazioni militari in prossimità dello spazio aereo e delle acque taiwanesi.

Tutte queste manovre potrebbero rapidamente degenerare in conflitti armati, come dimostrato recentemente dai combattimenti tra soldati cinesi e indiani nel territorio conteso del Ladakh il 15 giugno. L'incidente ha causato la morte di 20 soldati indiani, ed è il primo scontro mortale tra i due Paesi in almeno 45 anni.

L'opinione dei netizen sulla diplomazia di Xi

Nessuna delle sopracitate sfide per la diplomazia cinese è stata menzionata nel discorso di Wang Yi. I netizen cinesi, d'altra parte, hanno compilato la loro personale lista dei traguardi diplomatici di Xi su Twitter per riflettere la realtà che la Cina affronta. EvanLi2020 scrive [zh]:

La Nuova via della seta, un debito senza fondo
“Made in China 2025″, aiuta gli Stati Uniti ad arrestare rapidamente le persone coinvolte
La polmonite di Wuhan ha bruciato il mondo.
La sicurezza nazionale a Hong Kong, ha reso il mondo meno sicuro.
Il confine sino-indiano, è una sassaiola.
Viva il “Centro per la ricerca sul pensiero diplomatico di Xi Jinping”!
Gli esperti tutti insieme sotto lo stesso tetto, quei maiali, non conoscono la vergogna?

L'utente @wwp_5110 da Hong Kong sottolinea la dimensione economica della diplomazia cinese:

L'idea di diplomazia di Xi è regalare SOLDI in giro per il MONDO

Il dissidente politico @chanweijian2011 dice che il Ministero degli Esteri cinese si è trasformato nel Ministero del farsi nemici all'estero [zh]:

Hanno fondato il Centro di ricerca per il pensiero diplomatico di Xi Jinping. La diplomazia di Xi non è forse la diplomazia del ‘guerriero lupo’ in stile Guardie rosse [it]? Prima regola: insultare; seconda: mentire; terza: agire in maniera sconsiderata; quarta: fare gli spacconi; ricercate pure queste idiozie, eseguite gli ordini e basta. Dall'ascesa al potere di Xi, la funzione fondamentale del Ministero degli Esteri è scomparsa, è diventato un ramo esterno del Ministero della Propaganda Governativa, o forse una divisione di cheerleader per le forze armate al fronte. Da oltre 30 anni la normale diplomazia cinese è finita, e il Ministero degli Esteri è diventato il Ministero del farsi nemici all'estero, dell'iniziare le faide e delle minacce.

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