Partecipa alla DIRETTA del 29 gennaio per “la Milk Tea Alliance: Thailandia, Taiwan e Hong Kong uniti per la democrazia”

Unisciti a Global Voices il 29 gennaio alle 14 ora italiana per un nuovo episodio del ciclo di conversazioni virtuali GV Insights: Milk Tea Alliance: Brindiamo alla democrazia” – un acceso dibattito sulla “Milk Tea Alliance” e sugli effetti di questo movimento giovanile di protesta transnazionale diffuso in Asia orientale e non solo, con esperti provenienti da Hong Kong, Filippine, Taiwan e Thailandia, insieme a membri della comunità di Global Voices.

L'evento verrà trasmesso in diretta streaming su Facebook Live [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], YouTube, e Twitch.

La “Milk Tea Alliance” è un'iniziativa nata su internet che ha mobilizzato giovani utenti della rete e attivisti in Thailandia, a Taiwan e a Hong Kong nel corso del 2020. Prende il nome da una popolare bevanda venduta in strada e nei bar della regione.

Il movimento è inizialmente sorto in Thailandia in difesa degli influencer thailandesi che erano stati presi di mira da troll patriottici provenienti dalla Cina continentale. In seguito, utenti di Twitter di Hong Kong e Taiwan hanno espresso la propria solidarietà nei confronti dei thailandesi che rispondevano ai troll cinesi. Con il tempo, questa rete informale è diventata il palcoscenico della campagna per le riforme democratiche, mettendo in luce allo stesso tempo l'aggressività del governo cinese e dei suoi sostenitori.

Il webinar offre un'opportunità per approfondire le origini della Milk Tea Alliance; la sua diffusione e i suoi effetti in Thailandia, a Hong Kong e a Taiwan; la risposta della Cina; la risonanza mediatica della campagna; le conseguenze di vasta portata in altre parti dell'Asia e le prospettive per il 2021, visto che a febbraio cadrà il primo anniversario della nascita del movimento in Thailandia, in un momento in cui le azioni repressive si intensificano a Hong Kong e gli attivisti taiwanesi vengono minacciati dai sostenitori di Pechino.

Leggi Perché i giovani stanno protestando in Thailandia? [it], un'ampia raccolta di articoli di Global Voices sul tema delle proteste ispirate dalla Milk Tea Alliance in Thailandia nel 2020.

Per ricapitolare e illustrare gli eventi dell'ultimo anno e riflettere sul futuro del movimento, abbiamo invitato alcuni relatori. Essi rappresentano organi di informazione indipendenti provenienti dal territorio asiatico e sono stati i primi a rappresentare la Milk Tea Alliance e a monitorare attentamente la sua diffusione nella regione:

  • Oiwan Lam, è la editor regionale per l'Asia settentrionale per Global Voices. Lam è una mediattivista che vive a Hong Kong, dove ha fondato una serie di iniziative mediatiche civili, tra cui inmediahk.net e factchecklab.org. Insegna anche un corso magistrale sui Nuovi Media e Società nell'ambito del Global Communications Program all'università cinese di Hong Kong. 
  • Darika Bamrungchok, giornalista thailandese e membro di EngageMedia, e anche collaboratrice per Global Voices.
  • Anna Lawattanatrakul, assistente editor in lingua inglese per la testata Prachatai, uno dei media partner di Global Voices, con sede a Bangkok.
  • Brian Hioe, fondatore ed editore del New Bloom magazine, rivista con sede a Taiwan che pubblica articoli su Taiwan e sulla ragione Asia-Pacifico in lingua inglese.

La discussione sarà moderata da Mong Palatino, editor regionale dell'Asia meridionale per Global Voices, il quale si è anche occupato degli eventi.

Il webinar è gratuito e aperto al pubblico e verrà trasmesso in diretta su Facebook Live, YouTube, e Twitch. I partecipanti potranno commentare e porre domande ai relatori. L'evento sarà in inglese.

Ti aspettiamo venerdì 29 gennaio alle 14 ora italiana (clicca qui per convertire l'ora nel tuo fuso orario locale)!

avvia la conversazione

login autori login »

linee-guida

  • tutti i commenti sono moderati. non inserire lo stesso commento più di una volta, altrimenti verrà interpretato come spam.
  • ricordiamoci di rispettare gli altri. commenti contenenti termini violenti, osceni o razzisti, o attacchi personali non verranno approvati.