Trinidad: la comica Simmy De Trini usa lo humor contro la violenza di genere

La comica Rhea-Simone Auguste, meglio conosciuta col suo nome d'arte Simmy De Trini. Foto per gentile concessione di Auguste, usata previa autorizzazione. Diritti d'autore della foto: Mark Lyndersay per www.causeaneffect.co

La Repubblica di Trinidad e Tobago, alle prese con [it] un numero sempre più crescente di casi [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] di violenza di genere e femminicidio, è ancora sconvolta per l’omicidio dell'adolescente Ashanti Riley, pugnalata a morte dopo essere stata rapita dall’autista di un’auto a noleggio il 29 novembre.

Da allora i dibattiti  online si sono moltiplicati, rivelando la tendenza a colpevolizzare le vittime e a voler imporre loro l'onere di proteggersi, piuttosto che considerare la necessità di un cambiamento generale della cultura e del modo di rapportarsi degli uomini [it].

Facendo leva sulle discussioni in corso, una comica del luogo ha deciso di metterci del proprio e in maniera alquanto originale, affinchè quel cambiamento potesse cominciare a realizzarsi per davvero. Su Facebook, Rhea-Simone Auguste, meglio conosciuta come Simmy De Trini, ha pubblicato una serie di post in gergo locale, immaginando di inscenare delle situazioni di molestia sessuale al contrario, invertendo i ruoli uomo-donna.

Il risultato di questo improvviso capovolgimento dei ruoli ha evidenziato tutta l'assurdità che le donne caraibiche subiscono a causa della predominante cultura maschilista.

Tramite WhatsApp, Simmy ha conversato con Global Voices sulla gravità della violenza di genere e sul motivo per cui ritiene che lo humour sia un ottimo mezzo per sollecitarne un dibattito pubblico e costruttivo a riguardo.

Janine Mendes-Franco (JMF): Questi post sono ispirati alla recente ondata di femminicidi o è un tema su cui stavi riflettendo da un po'?

Simmy De Trini (SDT): As a survivor of both domestic violence and rape, I have been vocal over the last few years about the injustice women face and the inability of our current system to protect women from harm or worse, murder. The “reverse harassment” posts were not planned. I just got fed up of saying the same things so I switched it up and just started doing sarcastic posts about the situation.

Simmy De Trini (SDT): Da sopravvissuta a violenza domestica e stupro, negli ultimi anni ho parlato delle ingiustizie che le donne sono costrette a sopportare e dell'incapacità del nostro attuale sistema di proteggerele dal male o, peggio, dall'omicidio. I post sulla “molestia inversa” non li avevo pianificati. Mi ero stufata di dire sempre le stesse cose, così ho cambiato approccio e ho iniziato a scrivere dei post in chiave sarcastica riguardo questo fenomeno.

JMF: Ciascuna delle tue storie ha collezionato centinaia di mi piace, commenti e condivisioni. Che tipo di discussione volevi sollecitare?

SDT: When I realised the first post started gaining traction, the others were done with the hope of sparking discussions about the harassment women experience and the kind of attitudes we encounter that we need men to revisit and review in themselves and their friends.

SDT: Quando ho notato che il primo post aveva avuto successo, ho scritto i successivi con la speranza di sollecitare dibattiti sulle molestie che noi donne subiamo e sul tipo di atteggiamenti in cui spesso ci imbattiamo, quegli stessi atteggiamenti che gli uomini e i loro amici dovrebbero rivedere e correggere.

JMF: Alcune persone sembrano però non aver capito il punto.

SDT: The people who did not get it were in the minority and did not have an impact on me continuing. I felt like more people understood where I was coming from so I did not hesitate to keep sharing the posts.

SDT: Le persone che non mi hanno capito erano una minoranza e non hanno avuto alcun impatto su di me e su quanto stavo facendo. Credo che in molti abbiano invece capito da dove provengo, quindi ho continuato a condividere nuovi post, senza alcuna esitazione.

JMF: Quanto può essere allarmante per te sapere che molte donne si identificano, in qualche modo, in ciò che descrivi in queste situazioni immaginarie?

SDT: Very disturbing but not surprising. In conversations with friends, I have heard so many women talk about these situations with men that I already knew many others would have similar experiences and stories.

SDT: È molto allarmante, ma non mi sorprende. Conversando con amici, ho sentito così tante donne parlare di queste situazioni con gli uomini che mi aspettavo già che altre potessero avere esperienze e storie simili.

JMF:  Raccontaci del tuo percorso per diventare una comica. Il tuo tipo di humour sembra sempre affrontare dei temi importanti, presentando la realtà attraverso dei modi per niente minacciosi. Perché questo è così importante per te e, come donna che vive in una società maschilista, senti la responsabilità di sollecitare delle riflessioni in una misura maggiore rispetto a quanto potrebbe fare un comico maschio?

SDT: I started doing stand-up in 2017, as a creative outlet to help me cope and explore topics that had affected or impacted my life. I have some superficial stuff mixed in but try to explore aspects of mental health and domestic violence prevention and abuse when I can. I don't think much about it in terms of a responsibility but hope my messages sink in for those who can relate.

SDT: Ho iniziato a fare stand-up comedy nel 2017, come sfogo creativo per aiutarmi ad affrontare ed esplorare argomenti che mi avevano influenzato o che avevano avuto un impatto sulla mia vita. Ciò che tratto include pure temi più leggeri, ma cerco anche di esplorare quanto riguarda la salute mentale e la prevenzione sull’abuso e sulla violenza domestica, quando posso. Non penso molto in termini di responsabilità, ma spero che i miei messaggi arrivino a chi si ritrova in ciò di cui parlo.

JMF: Come riesci a immergerti in un problema così importante ed anche a testimoniarne l'ingiustizia attraverso una risata?

SDT: I really don't overthink things. If something is going on that I want to talk about, I just do it spur of the moment and from my perspective.

SDT: In realtà, non ci oenso troppo. Se c’è qualcosa di cui voglio parlare, lo faccio subito e lo affronto dal mio punto di vista.

JMF: Esiste una differenza tra Simmy the Trini e Rhea-Simone? Come tracci la linea?

SDT: Huge difference. Simmy is a stage name and a different personality. Simmy is loud and funny and all about the public life. Rhea-Simone [is] who I am as a person. I am a loner and like to be in quiet spaces where I can hear my own thoughts. People are usually surprised when they meet me and realise that Simmy can be “turned off,” and that I am mostly serious and able to speak on a range of topics that are not necessarily funny, but hold importance. That's why aside from comedy, I have been trying to do more public speaking and motivational speaking engagements because I enjoy talking to people in different settings.

SDT: C’è un’enorme differenza. Simmy è un nome d'arte e una personalità diversa. Simmy è rumorosa e divertente e coinvolta nella vita pubblica. Rhea-Simone [è] la persona che sono. Sono una persona solitaria e mi piace stare in luoghi tranquilli dove posso ascoltare i miei pensieri. La gente di solito si sorprende quando mi incontra e si accorge che Simmy può essere “messa da parte”, e che ciò che ne rimane è una persona seria in grado di parlare di argomenti piuttosto rilevanti, e quindi non necessariamente divertenti. Ecco perché, a parte la commedia, mi occupo di tenere discorsi motivazionali, anche perché mi piace confrontarmi con le persone in contesti diversi.

JMF: Sei la madre di due ragazzi. In che modo il tuo lavoro sta insegnando loro a cambiare ciò che sembra essere una dilagante oggettificazione delle donne a Trinidad e Tobago?

SDT: My sons are being raised to respect and value women. The women around me and by extension them are usually strong, vocal and from different walks of life. It is important to me that they grow up seeing women as equals and worthy of respect.

SDT: I miei figli vengono educati a rispettare e valorizzare le donne. Le donne intorno a me per estensione sono solitamente forti e chiare, ognuna proveniente da percorsi di vita differenti. Per me è importante che crescano considerando tutte le donne uguali e degne di rispetto.

JMF: Cosa vorresti ottenere da questa serie di storie?

SDT: More dialogue about what we have come to accept as the norm — but in reality is a degradation and devaluing of women — leading to these instances of violence, abuse, harassment or murder.

SDT: Maggiore dialogo riguardo ciò che stiamo accettando come normalità – ma che in realtà è solo umiliazione e svalutazione delle donne – e che porta a casi di violenza, abuso, molestie o omicidio.

JMF: Come pensi si possa risolvere il problema della violenza di genere?

SDT: Just as there is a sexual offenders registry, we need to have a domestic violence registry for repeat offenders. If you check the background of some of the men who end up murdering a woman in a domestic violence scenario, they sometimes have a clear history and pattern and it was escalating. Counselling for both victims and abusers is necessary to help people with anger management and conflict resolution techniques and strategies. Education is important too. I would love to see a full campaign in the public space that shows a no tolerance aspect for abuse and violence against women.

SDT: Così come esiste un registro per i criminali di violenza sessuale, abbiamo bisogno di un registro per i recidivi di violenza domestica. Se guardi il vissuto di alcuni degli uomini che hanno finito per uccidere una donna in un contesto di violenza domestica, puoi notare che spesso si tratta di storie e schemi comportamentali piuttosto chiari e che si stavano inasprendo. Una consulenza psicologica sarebbe necessaria sia per le vittime che per gli autori di tali abusi, in modo da aiutare queste persone attraverso tecniche e strategie utili nella gestione della rabbia e nella risoluzione dei conflitti interpersonali. Anche l'istruzione è molto importante. Mi piacerebbe vedere una campagna completa in uno spazio pubblico che mostri tolleranza zero nei confronti di abusi e di violenza contro le donne.

JMF: Che ruolo hanno avuto i social media quando si è trattato di condividere e promuovere il tuo lavoro?

SDT: Facebook, in particular, has been important as it has allowed me to grow a following for my work and opened doors for me to get more work not just as a comedian but as a self-employed journalist and content creator.

SDT: Facebook, in particolare, è stato importante perchè mi ha permesso di far crescere un gran seguito per il mio lavoro e mi ha aperto le porte per ottenerne di nuovo, non solo come comica ma anche come giornalista indipendente e come creatrice di contenuti.

JMF: A chi ti sei ispirata maggiormente?

SDT: My mom. My sons. Professionally, as a writer, I was trained by and worked with [journalists] Keith Smith, Deborah John and Angela Martin. In terms of comedy, Wanda Sykes — and I hope to work with her one day.

SDT: A mia mamma. Ai miei figli. Professionalmente, come scrittrice, sono stata formata e ho lavorato con [i giornalisti] Keith Smith, Deborah John e Angela Martin. In termini di commedia, Wanda Sykes —  e spero di lavorare con lei un giorno.

JMF: Immagina di fare uno spettacolo dove il tuo pubblico sia composto da soli uomini. Cosa diresti loro, scherzi a parte?

SDT: Women are important to the very fabric of our society. You stand to benefit when you see our value, our contributions and our worth.

SDT: Le donne sono importanti per la struttura stessa della nostra società. Quando riconoscerete la nostra importanza, i nostri contributi e il nostro valore, non potrete che trarne un gran beneficio.

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