Il blackout dei social media persiste in Uganda, settimane dopo le elezioni

Manifesto elettorale del candidato dell'opposizione Bobi Wine nelle strade di Kampala, Uganda. Immagine di James Propa, usata previo consenso.

Nel pomeriggio del 13 gennaio 2021, alla vigilia delle elezioni presidenziali, l'Uganda ha subito un blocco totale di internet.

Il presidente in carica Yoweri Museveni, 76, alla guida del paese dal 1986, anno in cui salì al potere in seguito a una guerra civile, concorre per la rielezione.

Il principale sfidante di Museveni è Robert Kyagulanyi, 38, ex-musicista prestato alla politica meglio noto come Bobi Wine. Nel 2017 Wine era stato eletto deputato in rappresentanza del collegio elettorale Kyadondo East.

Nel suo ultimo discorso [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] prima delle elezioni, il presidente aveva annunciato un blocco a tempo indeterminato di Facebook, accusato di essersi schierato con l'opposizione per aver disattivato account appartenenti a sostenitori del partito di governo.

Il 12 gennaio scorso la società di telecomunicazioni ugandese MTN ha emesso un comunicato in cui dichiara di aver ricevuto direttive da parte della Uganda Communications Commission (la commissione per le comunicazioni in Uganda, UCC) di sospendere l'accesso a internet:

MTN Uganda informs its esteemed customers and other stakeholders that National Telecommunication Operators in the country, have received a directive from Uganda Communications Commission (UCC) to immediately suspend access and use, direct or otherwise of all social media platforms and online messaging applications over the network until further notice.
MTN Uganda has, in compliance with its National Telecommunications Operator License and in accordance with MTN’s group-wide Digital Human Rights due diligence framework implemented the directive.
MTN Uganda informa i suoi stimati clienti e partner che tutti gli operatori nazionali delle telecomunicazioni del paese hanno ricevuto direttive da parte della Uganda Communications Commission (UCC) di sospendere immediatamente l'accesso e l'uso – diretti e non – di tutti i social media e delle applicazioni di messaggistica online presenti sulla rete fino a nuovo avviso.
MTN Uganda si è attenuta alla direttiva nel rispetto della sua Licenza nazionale di operatori delle telecomunicazioni e in conformità con il Regime di dovere di diligenza per i diritti umani digitali di MTN.

Sebbene internet sia stato parzialmente ripristinato nella mattina di lunedì, 18 gennaio 2021, i social network restano bloccati, senza alcuna dichiarazione su quando saranno riattivati.

Secondo quanto stimato dal sito di monitoraggio Netblocks grazie a uno strumento di calcolo chiamato COST (cost of shutdown tool), nei cinque giorni di interruzione totale di internet il paese ha subito una perdita pari a 8,9 milioni di dollari.

Anche Mutegeki Cliff, vicepresidente di Internet Society Uganda, ha pubblicato un tweet sui costi del blackout digitale nel paese:

La recente interruzione di internet è costata al paese una perdita economica pari a 8.937.735 dollari, denaro che sarebbe potuto essere investito nelle infrastrutture.

Attualmente gli ugandiani ricorrono ad applicazioni per VPN. Tuttavia, alcune VPN sono state disabilitate dal governo, che ha inoltre minacciato di arrestare chiunque sia scoperto a utilizzare reti private.

Molti ugandesi hanno riferito un notevole rallentamento di internet, con conseguenze negative su molti aspetti dell'economia, inclusi i servizi bancari.

Sono trascorsi nove giorni da quando il governo ugandese ha bloccato i social media. Internet è così lento che è praticamente impossibile eseguire transazioni bancarie, caricare video o connettere in modalità tethering il computer portatile al cellulare. Non è possibile accedere a Google Drive e Google Docs senza una VPN.

Paradossalmente, alcune organizzazioni governative ugandesi, come ad esempio le forze di polizia, continuano a utilizzare i social media per comunicare con i cittadini che ufficialmente non hanno accesso ai social network.

Il 26 gennaio scorso la polizia ugandese ha pubblicato un tweet relativo a un caso di omicidio:

La polizia di Entebbe sta indagando sull'omicidio di Kyeyune Erica, un conducente di boda boda ucciso da un colpo di arma da fuoco da una persona ancora non identificata.

In Uganda i social media sono fondamentali per comunicare con amici e parenti. Inoltre, ultimamente si è assistito a un vero e proprio boom del digital marketing grazie a giovani che gestiscono piccole imprese attive nel campo dell'industria alimentare e delle bevande, della moda e della musica.

Queste piccole imprese fanno molto affidamento sui social media in quanto non possono accedere ai media tradizionali a causa delle gravose spese pubblicitarie.

L'opposizione non riconosce i risultati elettorali

Manifesto elettorale del presidente in carica Museveni a Kampala, Uganda. Immagine di James Propa, usata previo consenso.

Sabato 16 gennaio sono stati conteggiati i voti. I risultati elettorali hanno decretato la vittoria del presidente in carica Museveni con il 58,4% dei voti, seguito da Bobi Wine, che ha ottenuto il 35% dei voti su un totale di 10,7 milioni di voti espressi.

Il blocco ha inciso pesantemente sulla campagna elettorale di Bobi Wine che alcuni mesi prima delle elezioni aveva fondato il suo partito, il National Unity Platform, con poche strutture di base per assicurarsi i voti. Wine aveva inoltre lanciato un'app chiamata Uvote destinata ad essere utilizzata dagli utenti per documentare eventuali brogli elettorali e caricare copie di risultati, foto o video che attestassero fenomeni di malcostume elettorale.

Wine è stato liberato dagli arresti domiciliari la notte del 25 gennaio, in seguito a un'ordinanza del tribunale in cui si dispone il ritiro della polizia e dei militari dalla residenza del politico.

Diversi membri del partito, come il musicista Nubian Li, sono ancora in prigione in attesa di processo davanti alla corte marziale per possesso di equipaggiamento militare.

Segue il video di una canzone politica intitolata Uganda Zukuka (una traduzione possibile sarebbe “Wake Up Uganda”) di Bobi Wine e Nubian Li:

Bobi Wine ha affermato che le elezioni sono state “compromesse da gravi irregolarità, tra cui istigazione alla violenza da parte dello stato […]”:

Unfortunately, Museveni yet again committed a coup against the Constitution and the people of Uganda… Like most National and International bodies have noted, this election was marred with massive irregularities including state inspired violence, intimidation and harassment of my supporters, myself and other opposition candidates, ballot stuffing with pre-ticked ballot papers in favour of Museveni, alteration of Declaration of Results Forms, Confiscation of Declaration Forms from our agents by Security Personnel, flawed tallying processes, etc. In many districts across the country our agents were picked from polling stations and detained. To date, many of them are still missing.

Ancora una volta Museveni ha perpetrato un colpo di stato contro la Costituzione e contro la popolazione ugandese… Come denunciato da molti enti nazionali e internazionali, le elezioni sono state  compromesse da gravi irregolarità, tra cui istigazione alla violenza da parte dello Stato, intimidazioni e molestie nei confronti della mia persona, dei miei sostenitori e di altri candidati dell'opposizione, schede elettorali già compilate a favore di Museveni, alterazione dei moduli per la trasmissione dei risultati e la confisca degli stessi da parte delle nostre forze di sicurezza, operazioni di spoglio truccate, ecc. In molti distretti del paese i nostri rappresentanti di lista sono stati prelevati dai seggi e arrestati. Ad oggi, molti sono ancora in stato di fermo.

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