Questa è l'ultima volta che il proprietario di questo bar infastidisce la sorella autistica di una top model

Natalia Vodianova and her sister, Oksana. Photo shared widely on Facebook.

Natalia Vodianova e sua sorella, Oksana. Foto presa da Facebook.

Indignazione legittima, quella da parte dei netizen russi quando hanno appreso l'ennesima storia di ferocia avvenuta nel paese. Protagonista di questa storia, il gestore di un bar chiamato “Flamingo” a Nizhny Novgorod, il quale ha espulso dal suo locale un cliente di 27 anni di nome Oksana, con diagnosi di autismo e paralisi cerebrale dalla nascita. Le disse che stava spaventando i potenziali clienti.

L'incidente ha ottenuto una notevole attenzione mediatica, dal momento che Oksana si è rivelata essere la sorella della top model russa Natalia Vodianova, famosa in tutto il mondo.

Vodianova ha usato la sua celebrità per trovare sostegno per la sorella. Un suo post su Facebook, [ru come i link seguenti] nel quale ha descritto lo spiacevole inconveniente al bar, è stato condiviso più di 44.000 volte e ha ottenuto più di 106.000 like. Vodianova racconta che la sorella passa gran parte della sua giornata a passeggiare nei dintorni di casa. Quando si stanca, la sua tata la porta al bar più vicino. La settimana scorsa, quando hanno cercato di fermarsi al bar, il proprietario ha chiesto loro di andarsene, dicendo alla tutrice di Oksana “di curare se stessa e la sua bambina prima di uscire in pubblico”.

Le persone come Oksana, tuttavia, non possono essere persuase a fare qualcosa con la forza o con l'intimidazione, e la sua tutrice ha implorato il gestore del bar affinché le concedesse un po’ più di tempo per convincerla a uscire. Invece di aspettare, il gestore ha chiamato la sicurezza. Quando la madre e la sorella di Oksana sono finalmente arrivate, il gestore ha minacciato di chiamare la polizia. Alla fine dello spiacevole incidente, entrambe le parti hanno presentato una denuncia alla polizia locale.

Natalia Vodianova sottolinea che quello che è successo alla sorella non è stato un incidente isolato, ma rispecchia la realtà delle persone e delle famiglie che gestiscono individui con “bisogni speciali”.

“Aiutiamo le organizzazioni no profit e i fondi di beneficenza che lavorano quotidianamente per costruire una società inclusiva in Russia, aiutiamoli con il desiderio che abbiamo di diventare noi, questa società”, scrive Natalia Vodianova. La stessa top model è a capo della Naked Heart Foundation [en], che opera dal 2004, cercando di cambiare la percezione che la società ha delle persone con disabilità. Nel 2011, forte dell'esperienza della disabilità nella sua famiglia, Vodianova ha lanciato il programma “Ogni bambino merita una famiglia” [en].

Da quando si è guadagnato il titolo di “nemico dei disabili”, il bar a Nizhny Novgorod ha prontamente chiuso i battenti, e il suo proprietario ora rischia cinque anni di prigione per aver “calpestato la dignità umana”. Vodianova, nel frattempo, ha sollecitato il mantenimento della calma, esortando i cittadini a “non scambiare una sorta di tolleranza zero con un'altra”.

La polizia locale, tuttavia, non l'ha fatta passare liscia al bar. I funzionari di Rospotrebnadzor (l'agenzia russa per i diritti dei consumatori e il benessere umano) hanno recentemente fatto irruzione nel bar “Flamingo”, infliggendo ammende (per un importo di circa 3 milioni di rubli, o 45.000 dollari) per una serie di violazioni del codice, tra cui l'assenza di alcune precauzioni antincendio e la mancanza di una rampa d'ingresso accessibile ai disabili.

Alla domanda sulla rigida sanzione inflitta al proprietario del bar, Natalia Vodianova ha risposto che avrebbe preferito vederlo condannato ai servizi sociali. “Suggerirei di sostituire la multa con il volontariato in uno dei nostri campi di doposcuola per giovani”, ha spiegato. “Forse sono un'idealista, ma penso che potrebbe fargli più che bene”.

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