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Soca e pandemia: la COVID-19 sta cambiando la musica del Carnevale annullato di Trinidad e Tobago

Categorie: Caraibi, Trinidad & Tobago, Arte & Cultura, Citizen Media, Musica, COVID-19
Screenshot dal <a href="https://www.youtube.com/watch?v=HQyKZei0Urs">video di 'Backyard Jam'</a> di Fermer Nappy, via JulianspromosTV | Soca Music su Youtube. [1]

Screenshot dal video di Farmer Nappy ‘Backyard Jam’ [1], via JulianspromosTV | Soca Music su YouTube.

La colonna sonora del Carnevale di Trinidad e Tobago, soprattutto per quanto riguarda la musica soul calypso [2] [it], ha a che fare tradizionalmente con questioni legate all'attualità, nazionali o persino globali, che abbiano colto l'interesse della gente. Le musiche del Carnevale hanno quindi il doppio significato [3] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] di essere pietre miliari storiche dal potere di far orientare nel tempo e nello spazio, dalla politica [4] alle guerre mondiali [5].

La musica soca [2] [it], parola derivata dalla fusione di “soul of calypso” (“anima di calypso”), sta alle feste del Carnevale [6] come la musica calypso sta alla critica sociale, anche se con l'avvento della pandemia da COVID-19 questa particolare forma del genere musicale di grande popolarità, insieme a tutti i suoi sottogruppi [7] (inclusa la chutney soca [8]), segue spesso le orme della calypso, senza mai perdere la sua caratteristica atmosfera festaiola [9].

Sebbene le festività fisiche del Carnevale di Trinidad e Tobago del 2021 siano state cancellate  [10][it], gli artisti continuano a pubblicare nuove canzoni, molte delle quali a tema COVID-19. Date un'occhiata (e un ascolto) ad alcune delle migliori finora.

‘Cabin Fever’ — Skorch Bun It, Kes & Sekon Sta

Okay, questa canzone non menzionerà tecnicamente la pandemia, ma, come molta musica soca, celebra le abilità nel wining [11], ovvero il genere di danza suggestiva che è tratto distintivo del festival, di una donna, descritta come “oscillante come una barca in mezzo al mare”. Detto ciò, il titolo, che si traduce come “claustrofobia”, è qualcosa con cui chiunque abbia vissuto il lockdown ci si può identificare; il pezzo (e il suo video divertente girato su una nave da crociera) dà un tocco più frizzante alla situazione.

‘Horn Proof’ — Kells & Sekon Sta

“Somebody get horn in the quarantine; if it's one thing that is guaranteed is horn” (“Tutti sono infedeli in quarantena; se qualcosa è garantito è l'infedeltà“): “Horn” (termine slang che indica l'infedeltà) è una tematica intramontabile della musica soca, allora perché non renderla attuale e far luce su quanti tradimenti avvengono a discapito delle misure di distanziamento sociale?

Dalla sua parte la canzone ha il merito di consigliare a chi ha il cuore spezzato di affrontare il proprio “horn” con maturità, senza agire irrazionalmente. Sarà questa una presa di coscienza del fatto che Trinidad e Tobago abbia visto un'impennata di casi di violenza di genere [12] [it], così come un richiamo alle radici della soca nella calypso e il suo fare uso della musica per commentare [13] [it] questioni sociali urgenti.

‘Private Party’ — Machel Montano

Non si può dire che Machel Montano [14][it], senza dubbio l'artista di musica soca più di successo al mondo, non sappia come reinventarsi. Con questa canzone invita tutti gli appassionati del Carnevale ad accogliere i cambiamenti che la pandemia ha introdotto nelle nostre vite e a godersi il festival in altri modi: “I'm partying right home, give me the passcode […] the living room is my playground, ah watch it turn to the stadium.” (“Io festeggio a casa, dammi la password […] il salotto è il mio terreno di gioco, ah guarda come si trasforma in uno stadio.“) In altre parole, cogli la palla al balzo (o in termini di pandemia, festeggia dove sei in lockdown).

‘Backyard Jam’ — Farmer Nappy

Per molti versi, la pandemia ha riportato il festival nazionale alle sue radici, ed è quello che viene riassunto in questa canzone accattivante e ottimista, la quale coglie tutta la nostalgia verso il modo semplice e autentico in cui un tempo veniva celebrato: “We don't need no big promoter, the neighbours go be we sponsor.”  (“Non abbiamo bisogno di nessun grande organizzatore, i vicini saranno i nostri sponsor.”) È un'ode alla flessibilità e alla resilienza della cultura locale e a coloro che capiscono che il Carnevale è molto di più di una semplice macchina da soldi [15].

‘All House is Road’ — Bunji Garlin

Questa canzone affronta sia il tema della resilienza che del reinventarsi in un solo colpo: “You confined in your mind? What happen to your imagination? […] Even if is me alone, Carnival never stop!” (“Sei rinchiuso nella tua mente? Dov'è finita la tua immaginazione? […] Anche se sono da solo, il Carnevale non si ferma!”) A testimoniare il fatto che il festival nazionale viva dentro ciascun abitante di Trinidad e Tobago, una fiamma che nessuna pandemia potrà mai estinguere.

‘One Wish’ — Iwer George & Travis World

Tabanca [16], ovvero il desiderio nostalgico per qualcosa che ti è stato portato via, è ciò con cui molto appassionati del Carnevale devono fare i conti [17] quest'anno. Parte di quel che rende il festival annuale così vitale è il fatto che sia un canale di sfogo per tutto lo stress della vita quotidiana. Questo video, che ritrae Iwer George il quale, positivo alla COVID, resiste al personale sanitario che lo porta in ospedale, attinge alla cultura del divertimento ad ogni costo: “We do what we have to do, but hear what I want to do! If I had one wish, I'd mash up de place, one more fete and I'll mash up de place!” (“Facciamo quel che dobbiamo, ma ascolta quello che voglio fare! Se potessi esprimere un desiderio, farei saltare tutto in aria, solo un'altra festa e faccio saltare tutto in aria!”) Ironizza brillantemente l'autocontrollo richiesto per affrontare la pandemia, e proprio durante una stagione che è per sua natura baccanale.

‘Better Days’ — Patrice Roberts

Con il mondo intero che fa ancora i conti con la pandemia, risulta difficile immaginare come sarà la vita post-COVID-19, ma questa canzone dà speranza per il futuro: “Better days are coming, coming … change your ways; don't let this moment pass you by and remain the same.” (“Stanno arrivando, arrivando giorni migliori…cambia il tuo modo di fare; non lasciare che questo momento passi con te rimasto lo stesso.“) In modo analogo, ‘God Is Ah Trini’ [18] di Swappi usa un modo di dire locale per ancorare il suo messaggio, secondo il quale le cose miglioreranno e Trinidad e Tobago, così come il suo Carnevale, se la caverà.