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Attivista di Singapore col “sorriso” su un cartello accusato di assemblea illegale

Categorie: Asia orientale, Singapore, Censorship, Citizen Media, Diritti umani, Governance, Legge, Libertà d'espressione, Politica, Protesta, Advox
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Jolovan Wham di fronte ad una stazione di polizia mentre mostra un cartello con uno smiley. Fonte: Facebook

Il 23 novembre, l'attivista Jolovan Wham è stato accusato [2] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] di assemblea illegale per aver manifestato davanti ad una stazione di polizia il 28 marzo, tenendo un cartello “sorridente”.

Wham ha attuato la sua protesta solitaria come segno di solidarietà verso i due giovani attivisti che avevano protestato mostrando cartelloni riguardo la responsabilità [3] di Singapore nell'aggravarsi della crisi climatica. Uno di loro si è posizionato di fronte agli uffici della ExxonMobil il 13 marzo con un tre cartelli: “Pianeta Sopra i Profitti”, “Sciopero scolastico per il clima” e ” ExxonMobil assassina di gattini e cuccioli”. L'altro attivista ha invece intrapreso una protesta solitaria di fronte ad una stazione di polizia il 22 marzo con un cartello su cui si poteva leggere “SG meglio del petrolio”.

I due sono stati circondati dalle forze dell'ordine e la polizia ha confiscato loro i telefoni cellulare e li ha posti sotto inchiesta.

Lo stesso destino è toccato anche Wham per la sua protesta solitaria.

In risposta a ciò, il ragazzo ha lanciato la campagna [4] #smileinsolidarity (sorriso di solidarietà) per evidenziare la limitazione della libertà di pensiero a Singapore ed ha illustrato [5] in questo modo il tema della campagna:

I wanted to come up with a way for people to participate in this discussion about civil liberties through a fun, clever and non-aggressive way.

Volevo trovare un modo per far sì che le persone partecipassero alla discussione sulle libertà civili attraverso una modalità divertente e allo stesso tempo intelligente e non aggressiva.

Le foto che utilizzano l'hashtag possono essere visualizzate via Instagram [6] e Twitter [7].

Nel mese di novembre la polizia ha pubblicamente annunciato [8] le accuse mosse contro Wham, alle quali l'attivista ha risposto [9] quando segue:

I was there solely to take photos for the purpose of uploading them on social media. I barely stayed in the area for more than several seconds. Yet, what I did has been deemed as a public protest by the State.

Ero lì unicamente per fare delle foto da postare sui social. Sono rimasto lì non più di pochi secondi. Nonostante ciò, quello che ho fatto è stato considerato dallo Stato come una pubblica protesta.

Sono rimasto lì non più di pochi secondi. Nonostante ciò, quello che ho fatto è stato considerato dallo Stato come una pubblica protesta.

Le notizie dei capi di accusa contro Wham hanno portato ad una petizione online [14] per la revisione del Public Order Act. Secondo la legge, le manifestazioni che avvengono senza il consenso della polizia sono permesse unicamente nell'”Angolo degli Oratori”, all'interno del parco. Tutte le assemblee pubbliche al di fuori dello stesso prevedono l'approvazione delle forze dell'ordine. Le proteste di chi ha firmato la petizione sottolineano come la definizione di “assemblea pubblica” sia molto ampia secondo la legge:

The definition of ‘public assembly’ in the law is so broad that one individual handing out flyers on the street or collecting signatures for a petition, will be deemed to have committed an offence if they did not have a permit to do so.

Our ability to advocate for change and speak up against injustice are severely restricted by regulations which do not allow us to assemble freely outside of Speaker's Corner. We must have the right to do so even if such acts are uncomfortable to those in power. This is how a democratic society functions and citizens should not be punished for speaking their truths.

La definizione di “pubblica assemblea” secondo la legge è così ampia che una persona che distribuisce volantini per le strade o raccoglie firme per una petizione può essere considerata in torto se non ha ricevuto preventivamente l'approvazione per farlo.

La nostre possibilità di invocare al cambiamento e di prendere posizione contro le ingiustizie sono notevolmente limitate da leggi che non ci permettono di riunirci liberamente al di fuori dell'Angolo degli Oratori. Abbiamo il diritto di farlo, anche se certe azioni possono essere scomode per chi detiene il potere. Le società democratiche funzionano in questo modo e i cittadini non dovrebbero essere puniti per aver esposto le loro verità.

In risposta alle dichiarazioni della stampa sul caso Wham, la Singapore High Commission a Canberra ha inviato [15] una dichiarazione all'emittente radio-televisiva ABC Australia per illustrare la posizione del governo sulla questione:

If protests or demonstrations are allowed all across Singapore, we will have to consider how business interests, and ordinary Singaporeans, among others, would be affected, having observed how disruptive and destabilising protests elsewhere have been. It is also not possible to determine what size a protest would or would not hurt public order. Even a one man protest can cause some disruption to public order, or can escalate.

Se proteste e manifestazioni fossero ammesse in tutta Singapore, dovremmo considerare il loro effetto sugli interessi economici dello Stato e sui Singaporiani comuni. Abbiamo potuto notare quanto distruttive e destabilizzanti siano state le proteste in altri luoghi. Inoltre, non è possibile definire quanto grande possa diventare una manifestazione o se questa disturberà o meno l'ordine publico. Persino una protesta solitaria, portata avanti da un'unica persona, può avere delle ripercussioni sull'ordine pubblico o degenerare.

Wham ha replicato [16] via Twitter:

It is a bad sign when law enforcement is overbearing to the point that it invites ridicule, the criminalisation of displaying an emoji being a case in point, all to prevent a protest precedent being set. It’s tragic that Singapore's leaders have so little faith in their people to responsibly exercise the same basic civil liberties that citizens of countries with similar development and income levels enjoy. And it’s plainly dishonest how the government cherry picks unrest stories from abroad to argue the necessity of rights constraints.

Non è un buon segno quando l'arroganza delle forze dell'ordine arriva al punto ridicolo di criminalizzare l'esposizione di un'emoji per evitare un precedente di protesta. Credo sia tragico che i leader di Singapore abbiano così poca fiducia nel loro popolo da non poter esercitare responsabilmente le stesse libertà civili fondamentali di cui godono i cittadini di altri paesi con livelli di sviluppo e di reddito simili. Ed è chiaramente disonesto che, come la ciliegina sulla torta, il governo scelga storie di disordini dall'estero per sostenere la necessità di vincoli ai diritti.

Gruppi per la difesa dei diritti umani gli hanno mostrato solidarietà. Amnesty International ha richiesto al governo di Singapore di archiviare [17] immediatamente le “assurde accuse” contro Wham.

The charges are emblematic of how restrictive laws such as the Public Order Act are routinely used as tools for intimidation, harassment and political repression by the Singaporean government.

Le accuse sono emblematiche di quanto leggi restrittive come il Public Act Order vengano spesso utilizzate come strumenti di intimidazione, violenza e repressione politica dal governo di Singapore.

Se dovesse essere ritenuto responsabile di quanto accusato, Wham rischia una multa fino a 5000 dollari di Singapore (3740 dollari americani).

Non è la prima volta che Wham viene perseguito [18] per il suo attivismo. Nel 2017 era già stato accusato [19] di assemblea illegale per aver organizzato un incontro in cui il leder dei giovani di Hong Kong, Joshua Wong, ha discusso via Skype.