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Carte da gioco vintage scoperte di recente fanno luce sul Giappone occupato del dopoguerra

Categorie: Asia orientale, Giappone, Citizen Media, Media & Giornalismi, Storia
US occupation of japan

“È coi bambini dei paesi stranieri che il soldato americano fa amicizia inizialmente”. Un soldato statunitense distribuisce caramelle ai bambini giapponesi all'inizio dell'occupazione in Giappone da parte degli Alleati. Screencap da “Giappone: Il Nostro Partner del Dipartimento della Difesa in Estremo Oriente. Dipartimento dell'Esercito. Ufficio del Vicecapo di Stato Maggiore. Centro Audiovisivo dell'Esercito Statunitense. (ca. 1974 – 15/05/1984).” Pubblico dominio [1], caricato su YouTube da Nuclear Vault [2].

Una scoperta casuale in Giappone offre uno sguardo su come i bambini abbiano vissuto l'occupazione del paese nel dopoguerra.

L'autore e conduttore televisivo Matt Alt il 21 novembre ha condiviso un tweet in cui diceva di aver scoperto una serie di karuta (carte da gioco [3] [it]) risalenti all’occupazione alleata in Giappone [4] [it], probabilmente subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ha detto a Global Voices di aver trovato il set mentre stava esplorando il popolare mercato delle pulci mensile di Kobo-ichi [5] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], a Kyoto.

Utilizzate nel menko [6], un gioco di carte tradizionale giapponese giocato dai bambini, le carte da gioco vintage presentano quella che, probabilmente, era la figura più importante della vita quotidiana nel Giappone del primo dopoguerra: il soldato americano.

Ho trovato un raro set di karuta (carte da collezione) a tema esercito americano stampate da un produttore di giocatoli giapponese durante l'occupazione (1945-1952). Con pochi giocattoli a disposizione, i bambini iniziarono ad idolatrare i militari statunitensi; le prime parole inglesi che molti impararono furono “hello” [ciao], “give me chocolate” [dammi la cioccolata] e “Jeep.”

Originario degli Stati Uniti, Alt è l'ex conduttore del famoso programma televisivo di NHK riguardo la cultura pop giapponese, Japanology Plus [9]. È anche l'autore di un nuovo libro popolare, “Pure Invention: How Japan’s Pop Culture Conquered the World [10]“, e, con Hiroko Yoda [11], l'autore di una famosa serie di libri sui mostri giapponesi chiamata “Yokai Attack! [12]“. Recentemente, Yoda e Alt, hanno tradotto 12.000 e più pagine di Doraemon [13], una delle serie manga più amate del Giappone.

In seguito alla sconfitta del paese nell'agosto del 1945, il Giappone fu occupato [4] [it] e governato dalle Forze Alleate [14] [it] fino al 1952 (le isole di Okinawa saranno governate dalle forze americane fino al 1972). L'esercito statunitense ha svolto un ruolo di primaria importanza nell'occupazione del Giappone.

Mentre le forze di occupazione avevano inizialmente tentato di demilitarizzare il Giappone, la devastazione [15], la fame e gli sconvolgimenti sociali nel paese trasformarono rapidamente i soldati in costruttori di nazioni. In un paese devastato dalla guerra, i soldati americani offrivano cioccolata e caramelle e divennero una parte onnipresente della vita locale poiché dirigevano il traffico, facevano da guardia fuori agli edifici pubblici o distribuivano aiuti umanitari.

È questo, probabilmente, il motivo per cui le forze di occupazione erano presenti nei giochi di carte per bambini.

Anche conosciute come “menko”, spesso presentavano dei numeri sul retro come a rappresentare la “forza” della carta. Un precursore dei più famosi giochi di carte in arrivo, come i Pokémon.

Alcune carte presentavano immagini ancora più rilevanti, riconoscibili da tutti in tutto il mondo.

Non mi pare di aver visto un MacArthur (forse sarebbe entrato in conflitto con la censura?) ma ho visto altre carte a tema militare, ad esempio con generali, bombardieri, artiglieria e perfino armi nucleari. La PTA non era molto contenta di queste cose.

Traduzione del testo sulla carta: “Bomba all'idrogeno”

NOTA: “PTA” sarebbe la “parent-teacher association” (associazione genitori-insegnanti), che gioca ancora un ruolo importante nella comunità locale nell'istruzione in Giappone.

I giochi di carte karuta hanno una storia secolare in Giappone. Il colosso dei videogiochi Nintendo è essa stessa famosa per aver iniziato con giochi di carte e altre novità per bambini. Tarin Clanuwat, una ricercatrice e scienziato informatico specializzata in riconoscimento dei caratteri, apprendimento automatico e letteratura giapponese (e meglio nota come @tkasasagi [20] su Twitter), ha recentemente postato una serie di tweet [21] che analizzano la storia di Nintendo e delle carte da gioco:

Foto del quartier generale di Nintento a Kyoto nel 1889 (periodo Meiji) quando fu appena fondato da un artigiano di carte karuta, Yamuchi Fusajiro. Si presume comunemente che la parola Nintendo significhi “lascia la fortuna al paradiso” ma non ci sono documenti storici per convalidare questa ipotesi.

Modello di carta hanafuda (Credo. È un blocco stampato di prova) del periodo Meiji di Nintendo.

Per uno sguardo dettagliato sulla storia delle carte in Giappone, l'ex scuola Mitsuke School [26] a Iwata, nella prefettura di Shizuoka, presenta una vasta collezione:

There’s a great museum/Old elementary school in Iwata-Shi that had a bunch of these on display. I have more photos but replies are 1 per tweet ??? pic.twitter.com/EaArc2jbjq [27]

— ?‍?Ian ➖ イアンです????? (@IanGoesToJapan) November 22, 2020 [28]

C'è un grande museo/vecchia scuola elementare a Iwata che ne aveva molte in mostra. Ho molte foto ma per ogni tweet posso pubblicare solo una risposta