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La Tanzania lancia una app per aiutare le vittime a denunciare la violenza di genere

Categorie: Africa sub-sahariana, Tanzania, Citizen Media, Cyber-attivismo, Donne & Genere, Governance, Guerra & conflitti, Salute

“Orange the World,” (Colora il mondo di arancione) una campagna globale delle Nazioni Unite per porre fine alla violenza contro le donne, organizza una marcia nel distretto di Kibondo, nella regione di Kigoma, Tanzania, 28 novembre 2017. Photo di UN Women [1]/Flickr, CC BY ND 2.0 [2].

“Il cambiamento inizia con me” è il tema scelto dalla Tanzania per i 16 giorni di attivismo di quest'anno contro la violenza di genere (VdG). Il tema è stato annunciato dal signor Prudence Constantine, il capo dell’ ufficio comunicazioni presso il Ministero della Salute e dello Sviluppo della Comunità.

Constantine ha spiegato [3][en] che “il tema è un invito all’ azione per far si che ognuno di noi si prenda la responsabilità di porre fine alla violenza di genere lottando contro le persistenti norme sociali che svalutano le donne e le ragazze, e per assicurare alle sopravvissute un ampio servizio di supporto,” ha detto.

La campagna globale annuale [4][en] supportata dalle Nazioni Unite è iniziata il 25 novembre, giornata internazionale per l’ eliminazione della violenza contro le donne, e proseguirà fino al 10 dicembre, giornata mondiale dei diritti umani. Essendo il colore arancione il simbolo internazionale della campagna per porre fine alla violenza di genere, il tema globale di quest'anno è “Colora il mondo di arancione: finanzia, intervieni, previeni, raccogli! “

“Mentre il mondo si ritirava all’ interno delle case a causa delle misure di lockdown introdotto per frenare la pandemia della COVID-19, i report mostravano un’ allarmante crescita nella già pandemia di violenza contro le donne” [5] [en] secondo UN Women.

La pandemia, le restrizioni della mobilità, la mancanza di informazioni e l'aumentato isolamento hanno portato a un 30% in meno [6] [en] di denunce contro la violenza di genere in Tanzania, secondo Relief Web.

La coalizione contro la VdG con base in Tanzania, conosciuta come MKUKI, ha dato il via ai 16 giorni di attivismo contro la VdG lanciando una app chiamata Taarifa [7][en], o informazione, un tool che offre informazioni concernenti la violenza di genere che permetterà inoltre alle vittime di denunciare i loro casi alle autorità.

L'utente Twitter Viola Julius spiega [sw, come i link seguenti, salvo diversa indicazione]:

MKUKI today launched GBV nation app con lo scopo di aiutare ad ottenere informazioni riguardanti la VdG, e ancora di più: quella persona può sporgere denuncia dell'abuso subito.

L'onorevole Dr. Tulia Ackson, la recentemente eletta [11][en] vicepresidente della XII Assemblea Nazionale, era l'ospite d'onore al lancio della app Taarifa. La vice presidente ha dichiarato che la app è stata un'operazione importante verso l'obiettivo ultimo di eliminare tutte le forme di violenza di genere. La Ackson spera che l'app possa aiutare a cancellare lo stigma che circonda il denunciare gli atti di violenza familiare da parte del partner, secondo quanto riportato dal Daily News, uno dei media locali.

“Siamo tutti consapevoli che la VdG prevale nella nostra società da molto tempo, pertanto sono necessari diversi interventi per eliminarla,” ha detto Ackson. Questa app aiuterà molte persone che hanno paura di uscire allo scoperto e denunciare questo tipo di incidenti.”

Durante i 16 giorni di attivismo, Mkuki sarà in tour in Tanzania per lanciare la app in varie università nelle piccole e grandi città. Gli internauti delle diverse università hanno condiviso le informazioni riguardanti la visita di Mkuki.

L'utente Twitter Holy ha riferito dalla città di Njombe:

Njombe

Il network web di MKUKI si trova nell’ Njombe Health College ~ Lanciare il gender desk ~ Fornire una educazione sulla violenza sessuale   ~ Lanciare la app contro la VdG

E dalla città di Iringa:

Iringa

Il Caravan è arrivato a Iringa per parlare ai migliori studenti della Iringa University

~ Gli effetti della violenza sessuale

~ La corruzione sessuale nei college

~ Istituire un gender desk

~ Lanciare l’ app contro la VdG

E questo utente di Twitter ha scritto dall'università di Mzumbe:

Oggi, alla Mzumbe University, è stata lanciata una app contro la VdG attraverso la quale gli studenti avranno l'opportunità di leggere le ultime notizie, commentare e denunciare la violenza sessuale.

La app è già un successo fra gli internauti che stanno portando avanti una campagna per incoraggiare altre persone a scaricarla:

Scarica la app di info sulla VdG! Puoi trarre beneficio dal training ma ancora di più, potrai fare una denuncia se sarai soggetto a un atto di violenza. #ChangeBeginsWithMe #SafeSpacesTZ

E Mbundi John è intervenuto con un messaggio simile:

Scarica oggi la  #GBV ( VdG ) App per ricevere un’ educazione riguardo alla violenza sessuale. Sarà una piattaforma aperta a tutti per denunciare, discutere e imparare nuove cose sui diversi problemi legati alla violenza sessuale, da varie parti della nazione. #ChangeBeginsWithMe ( il cambiamento inizia con me )

Careen Joel, giornalista tanzaniano, internauta, scrittore e pioniere del cambiamento sociale, ha più volte sostenuto la lotta contro la VdG con un poema chiamato “I Would Cry,” [27] [en] (vorrei piangere) in onore delle vittime della violenza di genere in Tanzania.

Joel scrive:

Dormo ancora con la speranza di un'alba diversa,
Come i nostri giorni fra gli alberi di pino e le parole di miele
Quando ero la tua stella e non ll tuo sacco da boxe
Perfino i venti ne sono stupiti  

Rebeca Gyumi, fra coloro che compaiono nella lista delle 100 Donne 2020 della BBC [28] [en], è risoluta nella sua missione contro il matrimonio precoce. Spesso indicato con il nome “spose bambine,” questo termine non tiene conto
del  fatto che le giovani ragazze non sono nella posizione di scegliere i loro partner e perciò, questo tipo di
unioni sono considerate una forma di violenza.

In linea con l’ iniziativa globale Msichana (Giovane donna), una organizzazione non governativa fondata da Gyumi, è stata recentemente istituita una a tavola rotonda [29][en] per porre fine al matrimonio infantile nella regione di Shinyanga. In collaborazione con KIWOHEDE, una organizzazione no profit focalizzata sui diritti umani e la salute delle donne e dei i bambini, il meeting era rivolto ai i leader religiosi  e ha visto la partecipazione di rappresentanti delle Nazioni Unite.

Ringraziamo il commissario regionale di Shinyanga per aver partecipato al nostro meeting che ha riunito i leader tradizionali e religiosi, il comitato regionale per la pace to discuss their role in the end. #ChildMarriage #16Days

Anche i leader della regione Kigoma hanno preso parte al movimento nazionale contro la VdG. Un funzionario addetto allo sviluppo della comunità ha istruito i residenti del distretto di Kibirizi riguardo l’ impatto della VdG sulle donne [en]:

La Fondazione per le Società Civili in Tanzania, si è inoltre unita al movimento con una campagna online per abolire la VdG [en]:

La FCSTZ ha sottolineato che uno dei fattori che mette le donne a rischio è la mascolinità tossica.

I sistemi patriarcali mettono le donne e le ragazze a rischio di violenza sessuale.