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Corte suprema del Pakistan ordina ricostruzione del tempo indù distrutto dalla rivolta musulmana

Categorie: Asia meridionale, Pakistan, Citizen Media, Diritti umani, Etnia, Governance, Guerra & conflitti, Politica, Religione
Prahladpuri Temple, an ancient Hindu temple located in Multan, Punjab,has been in ruins since a Muslim mob destroyed it in 1992. Image via Wikipedia by Mubashirtaqi147. CC BY-SA 3.0. [1]

Il tempio di Prahladpuri [2], antico tempio indù situato a Multan, nel Punjab, è ancora in macerie dall'ultimo attacco avvenuto nel 1992ad opera della folla musulmana. Immagine via Wikipedia by Mubashirtaqi147 [1]. CC BY-SA 3.0 [3].

Il 5 gennaio, la Corte Suprema del Pakistan ha ordinato [4] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] alle autorità locali della città nord-occidentale di Karak di ricostruire un tempio indù e un santuario adiacente che sono stati rasi al suolo [4] da una folla incitata dai chierici musulmani la settimana precedente.

La stampa locale dice che le tensioni tra le comunità musulmane e quelle indù di Karak si sono intensificate di recente da quando i leader indù hanno ottenuto il permesso di estendere il sito del tempio.

Il perimetro è stato oggetto di una disputa di quasi 20 anni dopo che un attacco simile nel 1997 ha lasciato il tempio e il santuario in rovina. La ricostruzione non è iniziata fino al 2015, quando la Corte Suprema ha delimitato i suoi confini [5] ed ordinato le riparazioni.

La polizia ha arrestato un chierico del Jamiat Ulema-e-Islam-Fazl (JUI-F) [6], un partito politico religioso di destra che ha una forte presenza nella zona, e molti altri perpetratori anch'essi colpevoli dell'attacco. La stampa locale riporta che sono stati sospesi anche dodici agenti di polizia per negligenza [7].

Il giornalista Mubashir Zaidi ha twittato una copia della denuncia della polizia registrata contro i colpevoli:

Copia della FIR registrata contro centinaia di persone, tra cui due locali JUI (F) chierici Maulvi Mohammed Sharif, Hafiz Faizullah per incitamento, attacco e vandalizzazione santuario indù in #Karak.

E il giornalista Muhammad Imran ha twittato una foto di uno dei chierici mentre era scortato dalla polizia:

Il principale colpevole, Maulvi Muhammad Sharif, di #KarakAttack dove un tempio è stato raso al suolo e bruciato, è stato arrestato da @KP_Police1.

I rappresentanti di JUI-F hanno condannato la distruzione [17] e sostenuto che l'incidente sia stato una “cospirazione del governo” per coinvolgere i suoi leader.

Gli indù rappresentano meno del 2% [18] della popolazione pakistana composta da 223 milioni di persone. Anche se la Costituzione del Pakistan garantisce la libertà di religione, gli attacchi ai luoghi di culto indù non sono rari [19].

Nel 2020, gli Stati Uniti D'America hanno nominato il Pakistan [20] un “paese di particolare preoccupazione” per aver commesso o tollerato “sistematiche, continue, [ed] oltraggiose” violazioni della libertà religiosa.

Dr. Zakir Naik [21], un predicatore musulmano e televangelista indiano, ha elogiato [22] la distruzione del tempio di Karak in un video del 2 gennaio. A luglio, ha anche espresso opposizione [23] contro la costruzione di un tempio indù nella capitale del Pakistan, Islamabad.

Gli sforzi di ricostruzione del tempio di Karak si svolgeranno mascherati dal Consiglio di Proprietà Evacuee Trust [25], un ente governativo [26] che amministra le proprietà lasciate dagli indù e sikh che migrarono in India dopo la partizione [27] del 1947.

La Corte Suprema ha inoltre ordinato [28] l’Evacuee Trust Property Board [26] e chiesto [28] di produrre un rapporto sul numero di templi (indù) e gurdwara (sikh) in Pakistan e le misure adottate dalle autorità per proteggerli.

Le reazioni

Subito dopo l'incidente, i video che mostrano gli attacchi sono diventati virali e l'hashtag #KarakAttack [29] ha fatto tendenza sui social media.

Expat Pakistani Aisha Mansoor ha twittato:

Che vergogna. La tolleranza religiosa, l'accettazione e la protezione sono il motto costituzionale del Pakistan.

Shaza Fatima Khawaja, membro dell'Assemblea Nazionale del Pakistan, ha twittato:

L'attacco al tempio indù di Karak è straziante.
Che possiamo imparare a vivere come una società tollerante; verso persone di diversa religione, etnie, genere.

L'educatore Javeed Ahmed Khan ha commentato:

Se tutti gli esseri umani sono uguali, perché alcuni diventano così dipendenti dalla religione tanto da smettere di affrontare la realtà? Credo che come prima cosa dovrebbe cambiare l'ideologia del popolo. Perché la religione è così importante per la maggioranza dei pakistani e sono così intolleranti ad altre credenze?

L'utente di Twitter Usman ha detto:

Vandalizzato da JUIF. Dillo con me, Zaidi.

Vandalizzato da JUIF
Vandalizzato da JUIF
Vandalizzato da JUIF
Vandalizzato da JUIF
Vandalizzato da JUIF
Vandalizzato da JUIF
Vandalizzato da JUIF
Vandalizzato da JUIF
Vandalizzato da JUIF

In un Op-Ed [41] su Express Tribune, Rustum Shah Mohmand commentato:

The pervasive feeling of insecurity amongst ethnic minorities does not augur well for peace and progress. There is a need for course correction and introspection. Providing protection and security to its citizens is a state’s fundamental responsibility. Failure to safeguard minorities is a system failure.

Il sentimento pervasivo di insicurezza tra le minoranze etniche non fa ben sperare per la pace e il progresso. C'è bisogno di un'inversione di rotta e di introspezione. Fornire protezione e sicurezza ai propri cittadini è una responsabilità fondamentale dello Stato. La mancata tutela delle minoranze è un fallimento del sistema.