La pandemia della COVID-19 non è l'unico rischio per la nostra salute: ne esiste uno ancora più ostinato. Durante questa Giornata mondiale della salute, rompiamo i tabù delle gravidanze indesiderate e degli aborti non sicuri.
Non è un compito facile: nei paesi in cui è illegale interrompere una gravidanza, gli aborti non sicuri causano circa 30.000 morti [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] ogni anno, e numerose complicazioni alla salute.
Vengono praticati circa 73 milioni di aborti ogni anno nel mondo e almeno uno su tre in condizioni pericolose. “Circa 7 milioni di donne vengono ricoverate in ospedale ogni anno nei paesi in via di sviluppo a causa degli aborti non sicuri” è il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. In alcuni luoghi gli aborti possono anche portare all’arresto.
Unisciti a noi nella Giornata mondiale della salute, il 7 aprile, con i nostri webinar in diretta di Global Voices Insights, in cui diverse speaker provenienti da Brasile, Uganda, Polonia, Pakistan e Thailandia approfondiranno i diritti riproduttivi nei loro paesi.
La sessione, trasmessa in inglese e moderata da Melissa Vida, la redattrice regionale di Global Voices per l'America Latina, avrà inizio alle ore 13 GMT (10 a São Paulo/15 a Varsavia,/16 a Kampala/18 a Lahore/20 a Bangkok). Fai clic su questo link per calcolare l'ora nel tuo fuso orario.
La sessione è gratuita e aperta al pubblico e verrà trasmessa live su Facebook, YouTube e Twitch.
Ecco le partecipanti:
Brasile: Debora Diniz è un'antropologa brasiliana che ha condotto dei progetti di ricerca sulla bioetica, sul femminismo, sui diritti umani e sulla salute. Insegna all'Università di Brasilia, è una ricercatrice alla Brown University e un'attivista per i diritti riproduttivi. I suoi documentari sull'aborto, sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, sullo stato secolare e sulla ricerca sulle cellule staminali hanno ottenuto riconoscimenti internazionali e sono stati trasmessi in molte competizioni.
Uganda: Joy Asasira è una sostenitrice e portavoce di spicco in Africa della salute sessuale e riproduttiva, dei diritti umani e di genere con un'impronta globale di supporto, gestione di campagne, formazione e coordinamento di movimenti. Joy è stata premiata come miglior avvocato donna per i diritti umani dell'Uganda nel biennio 2018/2019 ed è stata riconosciuta come leader donna emergente a metà carriera nella salute globale alla Women Leaders in Global Health Conference (2017) alla Stanford University.
Thailandia: Emilie Palamy Pradichit è la fondatrice e direttrice della Fondazione Manushya, che lei stessa ha fondato nel 2017 (Manushya significa “essere umano” in sanscrito), con l'obiettivo di rafforzare il potere delle comunità locali, in particolare quelle che difendono i diritti umani delle donne, così che possano combattere per i propri diritti, per l'uguaglianza e per la giustizia sociale. È un'avvocata dei diritti umani internazionali, specializzata nell'accessibilità alla giustizia da parte delle comunità emarginate.
Pakistan: R Umaima Ahmed è una giornalista freelance. Precedentemente è stata redattrice web associata al The News Sunday e al The Nation Newspaper. Ha oltre dieci anni di esperienza nei contenuti media per la stampa e online. Ha contribuito anche a media stranieri e locali e si focalizza sulla sicurezza digitale, sui problemi delle donne e degli animali. È una collaboratrice di Global Voices.
Polonia: Dominika Lasota è una diciannovenne attivista per la giustizia climatica dalla Polonia. Fa parte del movimento Fridays For Future e del Women's Strike.
Non vediamo l'ora di averti con noi il 7 aprile alle 13 GMT (fai clic su questo link per la conversione nel tuo fuso orario)!