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Gioia dei cittadini giapponesi per la riaccensione pianificata di una centrale nucleare

Categorie: Asia orientale, Giappone, Ambiente, Citizen Media, Economia & Business

Martedì, 6 giugno, la compagnia elettrica “Kansai Electric Power Company” ha riacceso il reattore N°3 [2] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] al suo impianto per l'energia nucleare Takahama nella prefettura di Fukui, a circa 75 chilometri a nord di Kyoto [3] nel Giappone centrale.

Questo è il secondo reattore che viene riacceso a Takahama, e porta a cinque il numero di reattori riaccesi in tutto il paese dopo che furono spenti in seguito al “triplo disastro [4]” (terremoto, tsunami e disatro nucleare) che ha scosso il Giappone a marzo 2011.

Precedentemente a maggio, il sesto reattore ad Oi [5] [ja], un comune confinante con Takahama, ricevette anceh il via libera per la riaccensione. Le riaccensioni dei reattori a Fukui sono notizie liete [6] [ja] per le piccole, geograficamente ed economicamente isolate comunità che li ospitano.

Tuttavia, i residenti di una delle regioni più densamente popolate del Giappone, situata nella parte sud, sono spaventati dalla possibilità di un altro incidente nucleare su larga scala.

Quando un imponente tsunami, l'11 marzo 2011, diede inizio alla crisi nucleare [7] nella zona costiera della prefettua di Fukushima, 54 reattori nucleari furono spenti in tutto il Giappone. Le fusioni del nocciolo e il rilascio degli isotopi radioattivi dell'impiato nucleare di Fukushima, fecero emergere imperfezioni nei protocolli per la gestione dei disatri in Giappone. Gli impiati nucleari vennero ispezionati uno ad uno, e alcuni, come quello ad Hamaoka [8], sulla costa pacifica del Giappone, furono spenti a causa del pericolo di tsunami o perché erano stati chiusi per la vicinanza a faglie sismiche attive [9].

In ogni caso altri impianti nucleari restano chiusi a causa di controversie giudiziarie [10] portate avanti dai cittadini preoccupati delle conseguenze catastrofiche che si avrebbero in seguito ad un altro incidente nucleare. Un'ordinanza, che teneva il complesso nucleare di Takahama chiuso, fu ribaltata dalla corte suprema nel 2016, aprendo la strada alla riaccensione di questo mese, mentre il vicino impianto di Oi sta affrontando un'altra controversia giudiziaria [11] volta a tenerlo spento.

Per adesso, alcuni residenti di Oi sono felici che l'impianto riprenderà a funzionare. In un articolo del 25 maggio intitolato “Oi ottiene approvazione: ‘Siamo sulla strada giusta per riavere le nostre vecchie vite’, dicono celebrando residenti locali” [6][ja], il giornale locale Fukui Shimbun cattura alcune delle reazioni dei cittadini locali alla notizia della riacensione del reattore.

おおい町商工会の荒木和之会長(63)は「これで一歩前進ですね」と審査合格の知らせを喜び、「民宿や小売業など地元経済が良くなってくれれば」と消費増へ期待を込める。

Araki Kazuyuki (63 anni), capo della camera di commercio della circoscrizione di Oi ha detto, “Questo è un piccolo passo avanti”, e ha espresso la sua gioia per la decisione della riaccensione. “Spero che questo aiuti gli albergatori del posto e le altre piccole imprese che sono parte dell'economia locale”. Lui spera per un aumento di clienti nella regione.

Lo spegnimento dei reattori in Giappone è stato devastante per molte comunità locali che vedevano nell'impianto nucleare la colonna portante della loro economia. Nella zona costiera come quella di Oi e Takahama nella prefettutra di Fukui, non ci sono altre industrie. Lo sviluppo di impianti nucleare negli ultimi cinquant'anni ha fatto sorgere varie industrie secondarie. Le imprese edili sono necessarie per il mantenimento degli impianti nucleari, e dormitori gestiti da privati e altri serivizi di alloggio sono cresciuti per soddisfare le esignenze dell'armata di lavoratori che lavorano negli impianti.

Oltretutto, le compagnie per l'energia nucleare, pagano l'equivalente di miliardi di dollari in tasse sui ricavi e sovvenzioni [12] ai governi locali. L'improvvisa diminuzione dei ricavi per le comunità ospitanti è stata devastante.

Di conseguenza, secondo il Fukui Shimbun, alcuni residenti di Oi sono felici che l'impianto nucleare verrà riacceso [ja]:

主婦の60代女性は「原発は町の活性化のために誘致したもの。動かさないともったいない」とも。

Una casalinga di 60 anni ha detto, “Abbiamo voluto gli impianti nucleari nella nostra comunità (quarant'anni fa) per rivitalizzare la nostra economia. Non ha nessun senso tenerli inattivi”.

Cinquant'anni fa, quando fu previsto il primo impianto nucleare, nella regione, conosciuta come “il retro del Giappone [13] [ja]”, mancavano le infrastrutture di base che furono poi costruite durante gli anni del miracolo economico giapponese. Per molti, gli impianti nucleari rappresentano progresso e lavoro:

70代男性は原発誘致により、大島半島への陸路ができたことに触れ「原発によって町が活性化した。再稼働すればさらなる雇用が望めるのでは」と期待を寄せた。

Un uomo di 70 anni, quando gli è stato chiesto perché Oi si rese disponibile alla costruzione degli impianti nucleari, ha detto, menzionando la costruzione delle strade, che, “La nostra città fu completamente trasformata per via degli impianti nucleari. Se riaccendono (l'impianto di Oi) Spero che ricomincino ad assumere”.

Vicini non contenti

Ciononostante, non tutti sono contenti. Mikazuki Taizo, governatore della prefettura di Shiga, parte della quale si trova all'interno di un raggio di 30 km di zona di evacuazione [14] che copre cinque impianti nucleari della prefettura di Fukui a nord, ha detto in una dichiarazione [15]: “Considerando che gli abitanti di Shiga sono profondamente preoccupati a proposito della sicurezza degli impianti nucleari, per noi non esistono le condizioni per accettare la loro riaccensione” [ja]:

Il governatore di Shiga: “Le condizioni non sussistono secondo noi per accettare una loro riaccensione”. Riaccensione dei reattori N°3, N°4 di Oi.

Non è solo il problema di evacuare i residenti di Shiga che preoccupa Mikazuki. Il lago Biwa [18], il quale fornisce acqua potabile ai residenti di Shiga e a quasi 15 milioni di persone della popolosa regione del Kansai, verrebbe inquinato da un possibile incidente nucleare — nei giorni che seguirono il disatro nucleare di marzo a Fukushima, i reattori danneggiati rilasciarono gli isotopi radioattivi di cesio [19] in tutte le comunità che circondavano gli impianti nucleari.

nuclear reactors near kyoto

Posizione dei reattori nucleari vicino al lago Biwa e alla popolosa regione giapponese del Kansai. I puntini gialli indicano gli impianti nucleari; la città di Kyoto si trova al centro della mappa, con Kobe e Osaka in basso. Immagine largamente condivisa sui social media [20].

Un residente della prefettura di Shiga ha scritto su Twitter che non poteva comprendere il bisogno di riaccendere gli impianti nucleari. Sottolieando che il consumo di energia è in realtà diminuito in Giappone nelle estati successive, quando l'uso dell'energia elettrica avrebbe dovuto essere più alto a causa del bisogno di aria condizionata per fronteggiare le torride estati giapponesi [ja]:

Davvero stanno per riaccendere gli impianti nucleari? La compagnia elettrica Kansai Electric Power Company non ha bisogno di riaccendere gli impianti–abbiamo abbastanza elettricità. Gli impianti a Takahama e così via, sono abbastanza vicini all'area di Shiga-Kyoto dove vivo. Mi oppongo.

Titolo dell'articolo: la regione del Kansai alimentata dal nucleare per la prima volta in quattro anni. Tuttavia, sembra esserci abbastanza energia elettrica (senza energia nucleare).

Ha anche sottolineato che milioni di persone sono a rischio a causa degli impianti nucleari [ja]:

Se dovesse accadere un incidente all'impianto nucleare di Takahama, il lago Biwa si inquinerebbe, e qui sarebbe un colpo enorme per la popolazione. E non riguarderà solo i residenti della  prefettura di Shiga. La gente, a Kyoto e Osaka, che si appoggia al lago Biwa per la fornitura di acqua potabile ne verrà influenzata.

Visto che abbiamo abbastanza energia elettrica senza il nucleare, non capisco perché abbiamo bisogno di riaccendere i reattori. Penso sia solo per il beneficio di speciali categorie.

La politca Fukushima Mizuo, del partito democratico giapponese, si è anche espressa alla fine di maggio, in seguito alla decisione di riaccendere i reattori di Oi [ja]:

Sono nella prefettura di Shiga. Ho passato una notte sulle spiagge del lago Biwa. È veramente un bel lago. Ha ristorato il mio spirito. Ogni volta che vengo a Shiga il mio pensiero va al lago Biwa, per questo credo che dovremmo abbandonare l'energia nucleare con tutto il mio cuore.