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I residenti si preparano per una possibile evacuazione mentre il vulcano La Soufrière di St. Vincent si riscalda

Categorie: Caraibi, St. Vincent & the Grenadines, Ambiente, Citizen Media, Media & Giornalismi, Ultim'ora
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Il cratere del vulcano La Soufrière di St.Vincent e Grenadine in stato di quiescenza. Foto [1] di Dave Brown, CC BY-NC-ND 2.0 [2].

È stato proclamato [3] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] uno stato di calamità a St. Vincent e Grenadine in seguito dell'intensa attività di La Soufrière [4], vulcano nel nord dell'isola di St. Vincent e sua vetta più alta.

Classificato come vulcano attivo, la forma conica di La Soufrière è stata costruita da strati su strati di lava indurita e ora, con il livello di allerta elevato ad Arancione (il terzo più alto di quattro livelli), i residenti sono stati informati della possibilità di evacuazione. Un avviso di livello arancione suggerisce un'elevata attività sismica, con possibili eruzioni che si verificano con un preavviso inferiore a un giorno:

Il Consiglio Nazionale per la Gestione delle Emergenze è stato attivato mentre il nostro Paese si prepara a un possibile disastro che coinvolge il vulcano La Soufrière. Il livello di allerta rimane arancione, ma dobbiamo essere preparati nel caso in cui venga emesso un ordine di evacuazione.

Alcune aree circostanti hanno già iniziato a sentirne gli effetti:

Uno sciame di terremoti tettonici al vulcano La Soufrière è iniziato questa mattina prima delle 7 del mattino. Molti sono forti abbastanza da essere percepiti dalle comunità sui fianchi del vulcano. Abbiamo ricevuto segnalazioni di terremoti a Fancy e Sandy Bay.

Il giornalista di Trinidad e Tobago, Wesley Gibbings, che ha lavorato a lungo in tutta la regione, ha scritto su Twitter:

Ai residenti vicino al #vulcano [9] La Soufrière di St. Vincent è stato chiesto di prepararsi per “un'evacuazione con breve preavviso” se le condizioni attuali dovessero aggravarsi. Recentemente si sono verificati numerosi “sciami” di terremoti e, oggi, un aumento della “fumata”.

La popolare piattaforma di microblogging è il canale attraverso il quale il Centro di Ricerca Sismica [11] dell'Università delle Indie Occidentali e l’Ufficio Nazionale per la Gestione delle Emergenze [12] (NEMO) di St. Vincent hanno pubblicato [13] aggiornamenti regolari:

Notevole prospettiva di disastro. Livello 3 dichiarato dal Primo Ministro. Il capo del NEMO dice ai residenti di “essere pronti, mettere le cose in ordine”. #eruzionelasoufriere #statepronti

Entrambe le fonti ufficiali come @uwiseismic e gli utenti dei social media hanno pubblicato foto e video dei brontolii del vulcano:

Vista del primo mattino del vulcano La Soufrière dal Belmont Obs di @VincieRichie. La bianca e bassa coltre di nubi sopra il vulcano e in parte sul mare è dovuta a un periodo prolungato di gas vulcanici e vapore emessi dal duomo lavico, trasportati verso ovest dai venti pic.twitter.com/ZWCF1GAz1v [16]

Preghiere per i nostri fratelli e sorelle dei Caraibi a #StVincent e Grenadine, dove il #vulcano #LaSoufriere brontola ed erutta.
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Al momento della pubblicazione, non è stato ancora emesso alcun ordine di evacuazione, ma l'attività del vulcano continua a essere monitorata e molti dei vicini della Comunità caraibica (CARICOM) del Paese si sono già messi a disposizione per assistere [22] dovesse esserci un'eruzione, nel qual caso, fino a 20.000 persone [23] potrebbero dover essere evacuate immediatamente.

In passato La Soufrière ha eruttato in diverse occasioni. In particolare, l'eruzione del 1902 uccise molti Caribe neri indigeni, che erano stati costretti dal governo coloniale britannico a vivere a Sandy Bay all'ombra del vulcano. Oggi la maggior parte dei residenti dell'area settentrionale dell'isola ha radici indigene e si identifica come Kalinago [24] o Garifuna [25].

L'eruzione più recente è avvenuta nell'aprile 1979. Non ci sono state vittime in quell'incidente, poiché il Paese ebbe ampi avvertimenti. A novembre 2020 è stata notata [3] una rinnovata attività presso il cratere, con un evento sismico [26] registrato a dicembre dello stesso anno, forse a seguito della formazione di un nuovo duomo lavico all'interno del vulcano. Il 27 dicembre un satellite della NASA ha rilevato [27] un punto caldo nel cratere.