In occasione della Giornata internazionale della donna indigena [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione], che si celebra ogni anno il 5 settembre, studentesse dell’istituto Kusi Kawsay hanno realizzato un video musicale rap il cui titolo è l'hashtag in lingua quechua #WarmallanAmaraqMamaqa (“Bambine, non madri”). Il loro obiettivo è:
[…] exigir la protección a sus derechos y que las niñas víctimas de violación sexual puedan acceder sin discriminación a Kits de Emergencia y al aborto terapéutico.
[…] esigere che i propri diritti vengano difesi e che le bambine vittime di violenza sessuale possano accedere senza subire discriminazioni a servizi di emergenza e aborto terapeutico.
Si può trovare il video completo, pubblicato il 6 settembre, sull'account Twitter della scuola Kusi Kawsay e su YouTube. Le giovani cantano musica rap in spagnolo e quechua.
Video campaña #WarmallanAmaraqMamaqa de las jóvenes de Kusi Kawsay. Exigimos que los derechos de las niñas campesinas e indígenas se respeten ?? pic.twitter.com/ZX79Eo604F
— Kusi Kawsay (@KawsayKusi) September 7, 2020
Il video della campagna #WarmallanAmaraqMamaqa delle giovani di Kusi Kawsay. Chiediamo che i diritti delle bambine delle aree rurali e indigene siano rispettati.
Il testo, che include versi come “metto la paura in evidenza”, “sminuire le donne, parte della colonizzazione” e “mai in silenzio”, è stato scritto da Elizangela, un'adolescente di 13 anni:
1 / 7 Letra de rap escrita por Elizangela, 13 años: Campaña juvenil de #WarmallanAmaraqMamaqa (#NiñasNoMadres en Quechua). Este video campaña fue creada por lxs jóvenes del colegio Kusi Kawsay para exigir la protección de niñas campesinas e indígenas. Estáte atento/a!✊? pic.twitter.com/lmE3cgpt4z
— Kusi Kawsay (@KawsayKusi) September 5, 2020
1 / 7 Testo rap scritto da Elizangela, 13 anni: Campagna giovanile di #WarmallanAmaraqMamaqa (#BambineNonMadri in quechua). Questo video è stato creato da giovani della scuola Kusi Kawsay per chiedere la salvaguardia delle bambine delle aree rurali e indigene. Prestate attenzione! ✊?
Le giovani sono studentesse dell'istituto educativo non a scopo di lucro Kusi Kawsay. Questa scuola si trova nel distretto di Písac [it], nella regione di Cusco, a poco meno di 3000 metri sopra il livello del mare, ed è finalizzata all'educazione di minori indigeni delle comunità locali.
Nel loro sito web menzionano la loro filosofia educativa, che include elementi della pedagogia Waldorf [it], che si propone di sviluppare le abilità intellettive, artistiche e pratiche degli alunni con metodi olistici:
La filosofía educativa de Kusi Kawsay está basada en la tradición andina a lo cual ha integrado algunos elementos de la pedagogía Waldorf. Actualmente atiende a un estimado de 95 niñas y niños del Valle Sagrado de los Incas en Pisac, Cusco. Actualmente cuenta con tres niveles: inicial, primario y secundario.
La filosofia educativa di Kusi Kawsay si basa sulla tradizione andina a cui abbiamo integrato alcuni elementi della pedagogia Waldorf. Attualmente si stima che frequentino la nostra scuola 95 bambine e bambini della Valle sacra degli Incas a Pisac, Cusco. Attualmente prevede tre livelli: introduttivo, primario e secondario.
Nel testo della canzone vengono menzionate 700 denunce di stupro di bambine durante il periodo di isolamento per la COVID-19. Sulla base dei dati del Programma nazionale Aurora del Ministero delle donne e delle popolazioni vulnerabili, risultano interventi per 6072 casi di violenza contro minori di 17 anni tra il 16 marzo e il 31 agosto (il periodo di isolamento sociale per la pandemia della COVID-19).
Nello stesso rapporto si aggiunge che è stato registrato che il 16,2 % dei minori è stato vittima di violenza sessuale, di questi il 92,9 % sono bambine e il 7,1 % bambini. La regione di Cusco è la terza a livello nazionale per numero di violenze sessuali contro i minori, con il 9,7% di tutti i casi segnalati.