L'UNESCO riconosce l'usanza balcanica di celebrare la Giornata della nonna di marzo come patrimonio culturale

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Ornamenti usati per la Festa della Nonna di marzo chiamati martinki, mártenitsa, mărţişor, martis, verore. Foto di HAEMUS, usata con autorizzazione.

L'UNESCO ha concesso lo status di “patrimonio culturale immateriale” alla tradizionale commemorazione della Festa della Nonna di marzo nei Balcani. Questo giorno celebra l'arrivo della primavera nell'Europa sud-orientale. Alla data, le persone regalano e indossano [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] spille e braccialetti fatti di lana rossa e bianca.

La XII sessione del Comitato Intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale, tenutasi a dicembre 2017 in Corea del Sud, ha ribadito questa pratica culturale. Macedonia, Bulgaria, Romania e Moldavia hanno richiesto questo status in una dichiarazione del 2013.

Cultural Practices Associated to the 1st of March comprise traditions transmitted since ancient times to celebrate the beginning of spring. The main practice consists of making, offering and wearing a red and white thread, which is then untied when the first blossom tree, swallow or stork is seen… The artefact is considered to provide symbolic protection against perils such as capricious weather, with the practice ensuring a safe passage from winter to spring for individuals, groups and communities. All members of the communities concerned participate, irrespective of their age, and the practice contributes to social cohesion, intergenerational exchange and interaction with nature, fostering diversity and creativity. Informal education is the most frequent means of transmission: in rural areas, young girls are taught how to make the thread by older women, while in urban areas apprentices learn from teachers, craftspeople and through informal education…

Le pratiche culturali associate al 1 ° marzo comprendono tradizioni trasmesse fin dall'antichità per celebrare l'inizio della primavera. La tradizione principale consiste nel produrre, donare e indossare fili rossi e bianchi che si tolgono dopo la prima fioritura degli alberi, così come dopo la comparsa delle prime rondini e cicogne… L'oggetto è considerato una protezione simbolica contro i pericoli come i capricci della meteo e garantisce a persone, gruppi e comunità un passaggio sicuro dall'inverno alla primavera. Tutti i membri delle comunità coinvolte partecipano indipendentemente dalla loro età : questa pratica contribuisce alla coesione sociale, scambi intergenerazionali e interazioni con la natura, incoraggiando la diversità e creatività. La forma più comune di trasmissione è l'educazione informale: nelle zone rurali, le giovani donne imparano a fare i braccialetti da donne anziane, mentre nelle aree urbane lo imparano da insegnanti, artigiani e altri canali informali…

Ornamenti usati per la Festa della Nonna di marzo chiamati martinki, mártenitsa, mărţişor, martis, verore. Foto di HAEMUS, usata con autorizzazione.

Questi amuleti fatti a mano sono indossati come bracciali o attaccati ai vestiti, e poi appesi sugli alberi. Sono conosciuti come martinki (мартинки in macedone), mártenitsa (мартеница in bulgaro), mărţişor (in rumeno), martis (μάρτης in greco) and verore (in albanese). Le persone di etnia albanese li indossano per il 14 marzo come parte del Festival estivo [it].

Il seguente video, pubblicato dall'UNESCO, mostra il lavoro di Vasilka Dimitrovska, attivista del patrimonio culturale, che ha scritto sulla Festa della nonna di marzo nel 2016.

Gli utenti dei social media dei quattro paesi hanno celebrato la notizia.

Congratulations, as it seems today in Korea, the inclusion in the @UNESCO cultural immaterial patrimony of the multinational application #Martinki- #Mártenitsa- #Mărţişor custom was approved!

— Daria Pirvu (@daria_pirvu) December 6, 2017

Congratulazioni perché sembra che oggi, in Corea, sia stata approvata l'inclusione dell'usanza multinazionale di martinki, mártenitsa, mărţişor nel patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.

A beautiful surprise on #StNicholasDay#Mărțișor, included on the @UNESCO #IntangibleCulturalHeritage List @UNESCOEU

https://t.co/bZaWU8Jke4

— Mircea Diaconu (@M_DiaconuMEP) December 6, 2017

Una bella sorpresa il giorno di San Nicola, il mărţişor sono stati inclusi nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO

Il simbolo della primavera, i braccialetti rossi e bianchi che indossiamo ogni marzo, sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Culturale immateriale dell'umanità dall'UNESCO. Tipico di Bulgaria, Romania, Macedonia e Moldavia.

Insieme alle pratiche culturali associate al 1° marzo, l'UNESCO ha iscritto un'altra usanza balcanica nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità: la celebrazione della primavera, Hıdrellez, che viene praticata in Macedonia e Turchia.

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