Il ciclone colpisce il Mozambico ma causa pochi danni

Illustrazione della rotta del Ciclone Chalane – immagine satellitare/screenshot Windy Frecast [en] – 28 Diciembre 2020

Tra il 30 e il 31 dicembre 2020, le province del Mozambico, Sofala e Manica, al centro del Paese, sono state colpite dal ciclone Chalane.

Dopo l'esperienza devastante [it] del ciclone Idai nel Marzo 2019, che causò la morte di 600 persone e distrusse la città di Beira, il Mozambico si stava preparando al peggio.

Fortunatamente, la tempesta ha cambiato intensità [pt, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione], passando da uno stato di allerta massima a moderata, e generando delle intense piogge che hanno causato una minima distruzione degli edifici, secondo il Jornal Notícias:

A tempestade tropical moderada Chalane, de categoria dois, cuja previsão inicial dava indicação de que provocaria ventos de 90 quilómetros por hora com rajadas de 110 e epicentro muito perto da cidade da Beira na madrugada de ontem, registou um pequeno desvio de sistema aliviando sobremaneira os residentes desta urbe.

La moderata tempesta tropicale Chalane, di categoria due, la cui previsione iniziale indicava che avrebbe provocato venti di 90 km/h con raffiche di 110 e un epicentro molto vicino alla città di Beira, nella mattinata di ieri ha avuto una leggera deviazione che ha tranquillizzato gli abitanti della città.

Nonostante tutto, si sa che almeno quattro persone sono morte, alcune per annegamento e altre per l'effetto di uno sbalzo di tensione elettrica. Ci sono stati anche danni per l'approvvigionamento dell'energia così come alcune evacuazioni.

In seguito alla tempesta del 30 Dicembre, 600 famiglie del centro di accoglienza di Guara-Guara, a Buzi, sono rimaste senza un alloggio a causa della distruzione delle loro tende. La Croce Rossa del Mozambico aiuterà le famiglie colpite più bisognose a ricostruire i loro rifugi.

A differenza di quanto successo per il cilone Idai, questa volta ci sono state diverse fonti di comunicazione, provenienti soprattutto dai soggetti incaricati delle questioni metereologiche in Mozambico. La rappresentante delle Nazioni Unite del Paese, Myrta Kaulard, in un comunicato ha affermato:

As memórias estão ainda muito frescas. Muitas pessoas estão ainda muito vulneráveis. As autoridades se estão preparando muito com informação para a população para evacuar. Muita já foi retirada na resposta ao Idai, mas sempre há pessoas que voltam a zonas em risco de cheias. Chalane vai trazer ventos fortes, chuvas e maré alta. A maré vai estar alta e isto vai agravar o problema das inundações

I ricordi sono ancora molto freschi. Molti sono ancora vulnerabili. Le autorità si stanno preparando al meglio con informazioni per evacuare la popolazione. Molti cittadini sono stati già allontanati a causa dell'Idai, ma ci sono sempre persone che tornano nelle zone di rischio inondamento. Chalane porterà forti venti, piogge e innalzamento dei livelli dell'acqua. Ci sarà alta marea e ciò aggraverà il problema delle inondazioni.

Due giorni prima, lo stesso presidente della Repubblica, Filipe Nyusi, si era pronunciato sul ciclone, come riferisce il DW portoghese:

Em todo o país estão preparados e alertados, mas para coisas como essas ninguém está preparado porque são situações imprevisíveis em termos de danos. Teremos de ter cuidado e todos os que estão nas zonas de risco é melhor saírem.

Tutto il Paese è preparato e allerta, anche se nessuno può essere preparato a cose come queste perché sono situazioni imprevedibili in termini di danni. Dobbiamo fare attenzione ed è meglio che tutti coloro che si trovano nelle zone di rischio se ne vadano.

Già il RFI, citando Acácio Tembe, tecnico dell'Istituto Nazionale di Meteorologia, aveva avvisato del pericolo nei seguenti termini:

(…) é preciso salientar que esses sistemas, que têm ventos mais fracos, traz muita quantidade de precipitação. Então, podemos ter uma situação de muita chuva, ventos relativamente mais fracos mas com muita chuva, mas também não descuramos, porque são ventos destrutivos. Estamos a falar de rajadas de 120, 130 kms por hora.

[…] è giusto sottolineare che questi sistemi, che hanno venti più deboli, portano molta pioggia. Quindi possiamo avere una situazione di molta pioggia, venti relativamente più deboli, ma con molta pioggia, però non dobbiamo abbassare la guardia, perché sono venti distruttivi. Parliamo di raffiche di 120 o 130 km/h.

Si sa che il Mozambico è un Paese vulnerabile ai cicloni, a causa della sua posizione geografica, e ciò talvolta peggiora per la mancata capacità di affrontare, la maggior parte delle volte, questa tipologia di situazioni.

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