È morto il keniano Benjamin Ayimba, primo allenatore africano fuori dal Sudafrica a vincere la Sevens World Series Cup maschile di Rugby

Dopo una battaglia contro la malaria cerebrale, il 21 maggio è morto all'età di 44 anni Benjamin Ayimba [en, come tutti i link successivi salvo diversa indicazione], ex giocatore e allenatore della squadra Kenya Rugby 7s.

Dalla fine del 2020 era entrato e uscito dall'ospedale prima di essere nuovamente ricoverato nell'Hospital Nacional Kenyatta di Nairobi, il più grande ospedale di riferimento per questa malattia del Kenia. Durante il ricovero, i costi della degenza aumentarono a dismisura, il che obbligò la familia a cercare un aiuto finanziario. Fu rivolto un appello ai keniani di tutte le classi sociali, incluso il presidente Uhuru Kenyatta, che donò un milione di scellini kenioti (equivalenti a circa 7.800 euro) alla familia di Ayimba per coprire le spese.

Ayimba scrisse la storia con la squadra maschile del Kenia in tre edizioni della Coppa del Mondo di rugby. Fu il primo keniota e africano al di fuori del Sudafrica a vincere un titolo del torneo di rugby a 7 Singapore Seven, nel 2016.

Uno dei risultati più rilevanti della sua carriera è il terzo posto nella Coppa del Mondo di Rugby del 2009, dopo aver perso contro l'Argentina nelle semifinali, per i punti delle precedenti partite. Come riconoscimento dei suoi sforzi per l'affermazione del gioco del rugby in Kenia, fu insignito nel 2010 dell'Ordine del Gran Guerriero (OGG) dall'allora capo di stato keniano, Mwai Kibaki.

Negli ultimi dieci anni il gioco del rugby è cresciuto esponenzialmente e la sua versione con sette giocatori è una grande attrazione per il pubblico grazie alla serie di tornei della World Rugby Sevens Series (in precedenza il circuito dell'International Rugby Football Board -IRB-). Il formato a sette giocatori ha debuttato nei Giochi Olimpici dell'estate 2016 [it] organizzati a Rio de Janeiro. Tra i paesi rappresentati c'era il Kenia con la sua squadra di rugby a 7, con Ayimba nelle vesti di direttore sportivo.

Dall'inizio del 2000 fino al 2006 costruì una squadra formidabile, un avversario per le nazioni che giocano tradizionalmente a rugby, come Fiji, Nuova Zelanda e Sudafrica.

Molti sono in Kenia i sostenitori delle imprese del rugby a sette, più conosciuto come Shujaa (“eroe”). Il suo successo tra il 2005 e l'inizio del 2010 ha fatto sì che, quella keniota, diventasse una delle migliori squadre provenienti dall'Africa nei tornei internazionali di rugby a 7.

La squadra maschile del Kenia, Shujaa, sarà una delle tre squadre africane che parteciperanno ai prossimi Giochi Olimpici di Tokio, insieme alla squadra femminile, le leonesse del Kenia. Una parte del successo di cui godono le squadre è dovuta a quanto realizzato da Ayimba. Il rugby è l'unico sport di squadra nel quale, fino ad ora, il Kenia si è distinto in modo notevole.

Da giocatore ad allenatore

La sua carriera come giocatore ebbe inizio attorno al 1995, diventando poi capitano della squadra keniota Impala tra il 1999 e il 2001. In seguito passò per tre stagioni ai Nondescripts e, nel 2003, si unì alla squadra inglese Cornish Pirates. Con questa squadra giocò per tre stagioni fino al 2005. Rilevanti sono le sue imprese nella versione a 7.

Rappresentò il rugby a 7 del Kenia nei Giochi del Commonwealth del 1998, 2002 e 2006 e formò inoltre il nucleo della squadra a 7 della Coppa del Mondo di rugby del 2001 e del 2005 nelle vesti di capitano. La sua grande esperienza fu determinante per la sua elezione ad allenatore nel 2006. A 30 anni, la sua nomina lo trasformò nel più giovane allenatore del circuito dell'International Rugby Board (IRB) del tempo.

Palmarès di Benjamin Ayimba. Immagine cortesemente concessa dalla Kenia Rugby Union.

Lasciò per breve tempo la direzione della squadra nazionale di rugby a 7 nel 2012, per riprendere nel 2015. Il suo ritorno fu determinante per la classificazione e la partecipazione della selezione nazionale di rugby a 7 del Kenia ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Nello stesso anno diresse la squadra nella fase a gironi della tappa di Singapore della HSBC World Rugby Series, fino ad arrivare alla divertente finale, nella quale ha ribaltato i pronostici sconfiggendo la gran favorita Fiji con il risultato 30-7. Alla fine della stagione, Ayimba lasciò il posto di direttore sportivo. Quando se ne andò, il rugby a 7 era cresciuto, anche se ora le sue prestazioni sulla scena internazionale avevano un andamento altalenante.

Molti commentatori e sostenitori si sono domandati il perché di questa mancanza di costanza nei risultati dato che, invece, il livello di talento nel campo da gioco rimaneva costante. Nel 2017, durante il TEDxNairobi, Ayimba difese lo sport del rugby in Kenia e cercò di incoraggiare tutte le parti coinvolte a modificare il gioco e a ridare lustro alla squadra di rugby.

Dopo l'annuncio della sua morte, venerdì 21 maggio, i social sono stati invasi da una valanga di emozionati messaggi dal mondo del rugby e dello sport in generale e dai kenioti.

Nell'account officiale Twitter delle World Rugby Sevens Series HSBC è apparso:

“È per questo che ti amiamo, Sevens!”

Il giorno che Benjamin Ayimba diresse i Kenya Sevens alla loro prima vittoria nel torneo.

RugbyAfrique, sito web del rugby africano:

Rugby Africa è profondamente addolorato di annunciare la morte di Benjamin Ayimba. Rugby Africa desidera porgere le proprie condoglianze alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Benjamin e alla fratellanza del rugby keniano.

Per maggiori dettagli: ▶ https://t.co/ttACfMBHBW?amp=1

L'olimpionico Ben Ryan, che guidò anch'egli la squadra che vinse la medaglia d'oro, elogiò Ayimba come amico e rivale:

RIP Benjamin Ayimba. Mi rattrista molto la morte di Benja. Uno degli allenatori più decorati del Kenia. La sua incredibile vittoria nella Coppa di Singapore del 2015 sarà sempre ricordata dagli appassionati di rugby a 7 di tutto il mondo. Era un amico e un rivale e mi mancheranno sia lui che il suo sorriso. Riposa in pace, Benja.

La commentatrice sportiva Carol Radull ha twittato:

Un duro colpo. Rest in power, Benja.
?
Benjamin Ayimba è spirato al Kenya Hospital dopo una battaglia contro la malaria cerebrale.
?

La squadra Homeboyz Rugby, del cui staff tecnico Ayimba aveva fatto parte, ha scritto:

Con grande tristezza vi informiamo della morte di Benjamin Ayimba. Ayimba aveva fatto parte del nostro staff tecnico e ci aveva aiutato a conquistare numerosi titoli di rugby a 7 e la Enterprise Cup, prima di trasferirsi alla squadra degli Harlequin. Che Dio consoli e doni la pace a tutti coloro che lo piangono.

African Sports Network ha comunicato:

È morta la leggenda del rugby keniano Benjamin Ayimba.

Come giocatore, Ayimba fu il capitano della squadra locale Impala in due edizioni della Coppa del Kenia e della Enterprise Cup nel 2000 e nel 2001.

Come allenatore, ha guidato la squadra di rugby a 7 del Kenia alla sua prima e unica vittoria nelle Sevens World Series di Singapore del 2016.

Il mondo del rugby e dello sport ha perduto una delle sue personalità più autentiche e rilevanti, che incarnava la volontà della mente e metteva in pratica sul campo da gioco le sue capacità. Il suo posto in Kenia e nel mondo è saldamente impresso negli annali sportivi. Rest in power, Benjamin!

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