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Lancio del progetto per favorire il recupero delle lingue Potón e Pisbi a El Salvador

Categorie: Citizen Media, Rising Voices

06 Guatajiagua

Ecco il primo aggiornamento al nostro progetto, beneficiario di microcrediti per l'attivismo digitale delle lingue indigene [1][en]. I destinatari dell'iniziativa scriveranno articoli per mettere in luce i loro progressi.

Il 26 febbraio 2016 il Consiglio per il Coordinamento Nazionale della Popolazione Indigena Salvadoreña [2] [es] (CCNIS) ha avviato, a El Salvador, un inedito processo di recupero delle lingue Potón e Pisbi. L'obiettivo è di promuovere l'identità delle popolazioni Lenca [3] [it] e Kakawira grazie alle loro lingue. Il progetto, finanziato dall'organizzazione Rising Voices, coinvolge giovani indigeni nello sviluppo di materiali digitali per la promozione linguistica all'interno delle loro comunità, tradizionalmente emarginate. I partecipanti hanno imparato a utilizzare strumenti tecnologici in grado di convertire materiali per l'insegnamento delle lingue dal formato cartaceo a quello digitale. Costoro, inoltre, apprenderanno strategie di comunicazione indigena e programmi di editing che consentiranno di proseguire con l'opera di salvataggio, rafforzamento e recupero delle loro lingue materne.

Il CCNIS ritiene che, con la scomparsa di lingue non scritte né documentate, l'umanità perderebbe non soltanto una grandissima ricchezza culturale, ma anche quelle conoscenze ancestrali contenute, in particolar modo, nelle lingue indigene. Oltre a ciò noi, popolazioni indigene, dobbiamo affrontare le nuove sfide generate dall'uso delle tecnologie. In altre parole, dobbiamo elaborare una strategia per rafforzare e diffondere le nostre tradizioni culturali, i nostri processi sociali e di comunità, considerando altresì che la possibilità di trasmettere contenuti in televisione, nonché l'elaborazione e pubblicazione di materiale audiovisivo per le comunità indigene è complessa, dunque iniqua.

Il Paese ha la grande opportunità di conoscere la reale situazione delle popolazioni indigene e le loro dinamiche culturali e territoriali. In questo modo verrebbero definite le informazioni alle quali l'intera comunità salvadoreña avrebbe accesso; tuttavia, è importante che esse non rappresentino “gli indigeni” soltanto come soggetti da cui trarre profitto, ma che si rispetti il loro diritto all'autodeterminazione. Inoltre noi, popolazioni indigene, potremmo creare contenuti autonomamente, producendoli e diffondendoli in modo equo.

L'Articolo 62 della Costituzione della Repubblica di El Salvador [4] [en] sancisce che:

The native languages spoken in the national territory are part of the cultural heritage and shall be preserved, disseminated and respected.

Le lingue materne parlate sul territorio nazionale sono parte dell'eredità culturale e dovrebbero essere preservate, diffuse e rispettate.

Tuttavia, le istituzioni statali si stanno impegnando per supportare la lingua Náhuat [5][en], parlata dalle popolazioni indigene Náhua Pipil, mettendo in secondo piano le lingue delle popolazioni Lenca (Potón) e Kakawira (Pisbi).

Betty Pérez, Coordinatrice Nazionale del CCNIS, ha affermato [es]:

A pesar de contar con documentación de cada uno de los Idiomas en formato de cartillas de aprendizaje, creemos que transformarlas en formato de audio digital pueda fortalecer la identidad cultural de estos Pueblos, en un contexto de procesos de reivindicación de Derechos propios, más aún, cuando se ha realizado una reforma a la constitución de la república donde se reconoce que en el país existen Pueblos Indígenas en su Artículo 63, hasta el pasado 12 de junio de 2014

Nonostante ogni lingua sia documentata sotto forma di libri educativi, crediamo che convertirli in formato audio digitale possa rafforzare l'identità culturale di queste popolazioni, con particolare riferimento ai processi di rivendicazione dei diritti, soprattutto da quando l'Articolo 63, in un emendamento alla Costituzione della Repubblica del giugno 2014, ha riconosciuto la presenza delle popolazioni indigene nel Paese.

Secondo una stima dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), metà delle 6000 lingue parlate oggi scomparirà entro la fine del secolo. Sebbene circa il 17% della popolazione salvadoreña sia indigena, mancano delle politiche pubbliche volte a rafforzare l'identità culturale, le lingue e il rispetto per i diritti delle comunità indigene a livello nazionale.

Il CCNIS, istituito il 15 novembre 1992, è un'organizzazione che riunisce a livello nazionale 23 associazioni indigene delle popolazioni Lenca e Nahua Pipil. La sua attività si concentra sulla rivendicazione dei diritti degli indigeni e sul rafforzamento del tessuto organizzativo della comunità. Allo stesso tempo, il CCNIS è membro fondatore Consiglio Indigeno Centro Americano [6] [es] (CICA).