Mentre i turisti festeggiano, i cittadini bloccati dalla COVID chiedono: esistono “due Giamaiche”?

Molto prima della pandemia di COVID-19, turisti riuniti (gennaio 2011) al famoso Rick’s Café sul versante occidentale della scogliera di Negril. Foto di Chris Ford su Flickr, CC BY-NC 2.0.

Apparentemente uscito dalla sua seconda ondata di COVID-19, il governo giamaicano sta compiendo sforzi significativi per ridurre al minimo il numero di nuovi casi e mantenere bassi i tassi di contagio. Dopo gli avvertimenti [en, come tutti i link successivi salvo diversa indicazione] delle autorità sanitarie circa l’incapacità dell’isola di far fronte a una terza ondata, il primo ministro Andrew Holness ha recentemente annunciato protocolli più rigorosi, che includono coprifuochi maggiormente restrittivi e limitazioni agli assembramenti. Tuttavia, sono state autorizzate, in palese disprezzo dei protocolli COVID-19, una serie di feste, della durata di una settimana, rivolte ai turisti e ampiamente pubblicizzate.

Quando il video di un evento Mocha Fest Jamaica, tenutosi al Rick’s Café, locale noto per l’atmosfera vivace e, al tramonto, il panorama mozzafiato dalla scogliera, è comparso sui social media, le immagini di centinaia di festaioli senza mascherina intenti a divertirsi a distanza ravvicinata, hanno suscitato un’ondata di rabbia nella blogosfera locale.

La Giamaica sta soffrendo da quando il primo caso di COVID-19 è arrivato nel marzo 2020. Il turismo è in calo e il settore dell’intrattenimento isolano, generalmente animato, ha dovuto effettuare tagli drastici. I principali festival musicali internazionali, come ad esempio il Reggae Sumfest, sono stati ridotti da stretti orari di coprifuoco e la giornata nazionale della Festa del lavoro (lunedì 24 maggio), è stata nominata giornata di “nessun movimento”, con un coprifuoco imposto dalle ore 14:00 di domenica fino alle ore 5:00 di martedì.

Nel frattempo, il Mocha Fest, che si autodefinisce “Il Festival Urbano più Selvaggio della Terra”, stava pubblicizzando un evento che comprendeva otto feste in cinque giorni, tutte svolte in luoghi diversi nel periodo tra il 24 e il 31 maggio. La festa al Rick’s si è svolta il 27 maggio, suscitando reazioni come questa:

4 giorni fa non potevo uscire di casa…non potevo lavorare ad un progetto per la festa del lavoro, fare un brunch con gli amici, prendere un paio di cose al supermercato o andare a trovare mia nonna. Blocco totale…14 mesi di coprifuoco, perdita di reddito, esaurimento mentale e paura, eppure questo era Negril oggi 3 ore e mezzo fa. Wow!

In un’intervista radiofonica, un promotore giamaicano danneggiato ha detto:

If they have found a solution on the resilient corridor, whatever that solution is for the entertainment industry to reopen for tourists, why can't we find a solution for locals? It's just ironic and it's a slap in the face for citizens who are being arrested, who are being charged for partying, while if you're a tourist you can come on the island and be partying, and based on the videos I'm seeing, no social distancing, no mask wearing.

Se hanno trovato una soluzione al corridoio resiliente, qualunque sia la soluzione per la riapertura dell’industria dell’intrattenimento ai turisti, perché non possiamo trovare una soluzione per i locali? Non solo è ironico, ma è uno schiaffo in faccia per i cittadini che vengono arrestati e accusati di fare festa, mentre se sei un turista puoi venire sull’isola e festeggiare. E in base ai video che sto vedendo, niente distanziamento sociale, né mascherine indossate.

Per “corridoi resilienti” si intendono le aree predisposte dal ministero del turismo per garantire la circolazione in sicurezza dei turisti lungo due tratti di costa, Negril inclusa.

A quanto pare, i funzionari del turismo erano a conoscenza del Mocha Fest. Dopo essere stato cancellato nel 2020 a causa della pandemia, l’evento di quest’anno è stato ampiamente pubblicizzato sul sito web del festival e sulle pagine dei social media, accompagnato da offerte per gli ospiti, inerenti pacchetti alberghieri ed escursioni, e il consiglio di effettuare prenotazioni in anticipo. L’evento è apparso anche nella sezione eventi del sito web “Visit Jamaica” dell’ufficio del turismo giamaicano (successivamente l’intera pagina degli eventi è stata rimossa), e il materiale promozionale per il Mocha Fest presentava il logo dell’ente turistico, come mostrato in questo tweet di un deejay d’oltremare che ha partecipato all’evento:

Il prossimo weekend del Memorial Day porteremo lo spettacolo nel mio posto preferito in Giamaica. Chi è pronto per il @MochaFest MochaFest.com

Delano Seiveright, consulente senior ed esperto di comunicazioni presso il Ministero del turismo, ha risposto a un tweet riguardante la rimozione della pubblicità dal sito web dell’ufficio del turismo giamaicano, affermando che non era stata data tale approvazione:

Siamo allibiti! Indagine accurata…Il calendario avrebbe dovuto essere aggiornato molto tempo fa. È piuttosto spiacevole! L’ufficio del turismo giamaicano non ha assunto ALCUN impegno per la sponsorizzazione e/o l’approvazione di tali attività sin dall’inizio della pandemia. Finora abbiamo supportato eventi virtuali… Presto ulteriori dettagli!

C’è stato un turbinio di comunicati stampa mentre l’indignazione sui social media cresceva a dismisura. Il Rick’s Café ha rilasciato le proprie scuse e il Ministero del governo locale, responsabile del rispetto dei protocolli COVID-19 sul posto, ha annunciato che il Rick’s sarebbe stato chiuso per sette giorni a causa di violazioni della Legge sulla Gestione del Rischio di Disastri.

Un editorialista ha insinuato che il Rick’s Café sia l’ultimo dei problemi:

Ci sono solo due opzioni logiche qui. O il Rick’s Café è dichiaratamente pazzo o sentiva di essere protetto. In entrambi i casi il problema non è il Rick’s, perché i gestori pazzi non avrebbero dovuto essere autorizzati fin dall’inizio.

Il cinismo ha continuato a intensificarsi. Il guru della tecnologia Ingrid Riley ha twittato:

Falsa indignazione.
Promessa di indagini.
L’ipocrisia è lampante.
Centinaia di persone arrivano in aereo, prelevate da autobus turistici, condotte in hotel, il Rick’s Café è PIENO e i funzionari del turismo fanno finta di non sapere di un evento pubblicato sul loro sito web? Risparmiateci le chiacchere sul #MochaFest.

Anche Beenie Man, veterano deejay di dancehall, che è stato recentemente colpito da una sostanziosa multa per aver violato i protocolli COVID pubblicizzando una festa e poi scusandosi pubblicamente per la sua mancanza di giudizio, ha commentato acido:

Immagino che le mie scuse non valessero abbastanza. Io non sono al di sopra della legge, ma alcune persone lo sono.

Mentre numerose agenzie governative continuavano a impegnarsi per limitare i danni, il primo ministro Anrdrew Holness ha commentato le preoccupazioni facendo riferimento alla “unequalness” [sic] della società giamaicana:

There is a particular situation which has come on our radar this morning […] that I have to pay careful attention to, because it throws up something that we are always contending with: the unequalness in our society, the haves and the have nots. Why is it that some people are allowed to party and others are not? […] This government has a duty to ensure that the law is equally applied, both to those who have not and those who have. […] Government will have to ensure that it was not complicit in any breach of its own law, and I have asked for a report […] if there is any breach, the full application of the law will be guaranteed.

Questa mattina una situazione particolare è comparsa nel nostro radar […] alla quale devo prestare molta attenzione, perché solleva una questione con cui siamo sempre alle prese: la disuguaglianza nella nostra società, gli abbienti e i non abbienti. Perché ad alcune persone è permesso fare festa e ad altre no? […] Questo governo ha il dovere di assicurare che la legge venga equamente applicata, sia ai più che ai meno benestanti. […] Il governo dovrà assicurarsi di non essere complice di alcuna violazione della propria legge, e ho chiesto un rapporto […] in caso di violazione, sarà garantita la piena applicazione della legge.

Molti giamaicani concordano sulla questione della disuguaglianza. Un cittadino ha citato un proverbio utilizzato frequentemente:

La Giamaica è sempre stata un’isola di doppi standard… e oggi ne abbiamo conferma.

Un asino dice che questo mondo non è piano. Quell’asino sa come funziona il sistema e glielo dice in faccia.

Un altro ha citato “La fattoria degli animali” di George Orwell:

“Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.” #mochafest

Un altro ancora ha affermato che i giamaicani sono cittadini di serie B nel proprio paese:

La Giamaica è per i turisti. Come oso stare qui e occupare spazio

Mentre i cittadini attendono le indagini promesse su come sia stata possibile la realizzazione del Mocha Fest, la sensazione schiacciante tra gli utenti in rete giamaicani è che ci siano, effettivamente, due Giamaiche, un aspetto al quale l’ex primo ministro Edward Seaga ha fatto riferimento in una seduta parlamentare del 2012.

Ma, ai tempi della COVID-19, gli “abbienti” sono i turisti e i comuni giamaicani sono i “non abbienti”.

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