Artisti e attivisti malesi indagati per un cortometraggio che descrive la brutalità della polizia

Una scena raffigurante la tortura tratta dal film animato “Chilli Powder and Thinner.” Fonte: YouTube

Il 12 giugno scorso, il Freedom Film Network (FFN) ha presentato per la prima volta un cortometraggio d'animazione della durata di quattro minuti, dal titolo “Chilli Powder and Thinner” – letteralmente “Peperoncino in polvere e Solvente” – il quale presenta la testimonianza di un ragazzo di sedici anni che, insieme ad altri due individui, sarebbe stato arrestato e picchiato dalla polizia. I gruppi per i diritti umani stanno esortando [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] le autorità malesiane a indagare sulle accuse di tortura contro la polizia invece di attaccare gli artisti e gli attivisti che hanno realizzato il film.

Il titolo fa riferimento al metodo di tortura utilizzato contro il ragazzo: l'applicazione sulla pelle di peperoncino in polvere e solvente per vernici.

Il 2 luglio, la polizia ha interrogato la regista di FFN Anna Har e il fumettista Amin Landak riguardo il film. La polizia ha anche fatto irruzione nell'ufficio del FFN e a casa di Landak. Sono indagati ai sensi dell'articolo 500 del codice penale per diffamazione, dell'articolo 505 (b) del codice penale per dichiarazioni che potrebbero causare allarmismo e disagio pubblico e dell'articolo 233 (1) (a) del Communications and Multimedia Act per utilizzo illecito delle risorse in rete.

Il prezzo per aver fatto un documentario sulla brutalità della polizia in Malesia. Avere il tuo ufficio e la tua casa perquisiti dalle forze dell'ordine e essere indagati secondo una legge draconiana.

Basta con questa intimidazione! La polizia sta facendo irruzione nell'ufficio del @freedomfilmfest a Petaling Jaya e nella casa del fumettista Amin Landak oggi.

Il raid è collegato all'indagine compiuta nei confronti di Anna Har del FFN e Amin per la distribuzione del film “Chilli powder and Thinner”.

Le azioni della polizia sono state ampiamente condannate dai gruppi della società civile. Ma ciò non ha impedito alla polizia di convocare quattro attivisti appartenenti all'organizzazione per i diritti umani Suara Rakyat Malaysia (Suaram) e alla coalizione di attivisti malesi MISI:Solidariti il 6 luglio in relazione al cortometraggio.

Stanno entrando adesso

Freedom Film Fest ha rilasciato una dichiarazione di sfida dopo il raid della polizia:

Investigate the allegations of torture and death in custody: Not the people who speak out!

These ongoing harassments against activists, journalists, and artists attempt to silence our voice and deflect the public pressure on the prevalent cases of custodial death in the past few months.

Indagate sulle accuse di tortura e morti sotto custodia: Non sulle persone che parlano!

Questi continui attacchi contro attivisti, giornalisti e artisti cercano di mettere a tacere la nostra voce e deviare la pressione pubblica sui numerosi casi di morte sotto custodia degli ultimi mesi.

Nella dichiarazione, il FFN ha elencato le richieste di riforma della polizia, inclusa l'istituzione della Independent Police Complaints of Misconduct Commission (IPCMC) – una commissione indipendente per i reclami contro la polizia per cattiva condotta.

Negli ultimi 18 anni, abbiamo raccontato storie di diritti umani esponendo le ingiustizie subite da persone comuni al fine di apportare un cambiamento. L'indagine e il raid portati avanti nei confronti dei creatori del film di animazione “Chili Powder and Thinner” ci hanno galvanizzati.

In una intervista in podcast, Har ha detto che attaccare gli artisti non è la risposta adeguata da parte delle autorità di fronte le accuse di abuso.

Ideally what would have been best would be the police… investigate the case itself and find out if this is really happening. And if it does, then take action, then tell the public, that will instil public confidence. By doing something like this…[it] just looks like intimidation.

Idealmente, la cosa migliore da fare per la polizia sarebbe stata… indagare sul caso stesso e scoprire se ciò per cui sono accusati stia realmente accadendo. E se lo fosse, allora agisci, poi comunicalo all'opinione pubblica, ciò infonderà fiducia nel popolo. Reagendo, al contrario, in questa maniera… [questo] sembra proprio un'intimidazione.

MISI: Solidariti ha ribadito in una dichairazione che la FFN non ha fatto nulla di male:

Today, one of our founders was investigated by the police for doing what all of us would have done- shed light on injustice. We're a youth-led collective fighting for what's right. This is a heartfelt message we want to convey to all of you.

Oggi, uno dei nostri fondatori è stata indagato dalla polizia per aver fatto ciò che tutti noi avremmo fatto: far luce sull'ingiustizia. Siamo un collettivo guidato da giovani che lotta per ciò che è giusto. Questo è un messaggio sentito che vogliamo trasmettere a tutti voi.

Il caso ha attirato l'attenzione internazionale. Una dichiarazione congiunta del Centro per il Giornalismo Indipendente e dei loro partner ha affermato che le azioni della polizia riflettono l'aggravarsi della soppressione della libertà di parola in Malesia:

Retaliatory investigations against human rights defenders, artists and journalists for raising attention to violations of basic human rights show the dire need to protect freedom of expression and ensure police officers in Malaysia are held accountable for any instances of misconduct.

Indagini di ritorsione contro difensori dei diritti umani, artisti e giornalisti per aver attirato l'attenzione sulle violazioni dei diritti umani fondamentali mettono in evidenzia la disperata necessità di proteggere la libertà di espressione e garantire che gli agenti di polizia in Malesia siano ritenuti responsabili per eventuali casi di cattiva condotta.

In modo analogo, Zaid Malek degli Avvocati per la Libertà ha sottolineato in un comunicato stampa che i raid e gli interrogatori condotti dalla polizia hanno confermato le accuse fatte nel film:

The heavy-handed response of the police to a short film on police brutality with interrogations and raids underscores the exact problem that the short film tries to address; instances of unlawful acts by police conducted with impunity.

Having looked at the entirety of the video, there is nothing in it that warrants a police investigation.

La risposta tirannica da parte della polizia a un cortometraggio sulla brutalità della stessa, con interrogatori e raid, sottolinea l'esatto problema che il cortometraggio cerca di affrontare; casi di atti illeciti compiuti dalla polizia nell'impunità.

Dopo aver guardato l'intero video, non c'è nulla che giustifichi un'indagine da parte della polizia.

Diversi gruppi per i diritti umani hanno inviato una lettera indirizzata al Ministro degli Interni malese Hamzah Zainudin in cui viene espressa preoccupazione per l'impatto sociale delle azioni della polizia.

Our organisations are concerned about the raids on their office and home which we believe are aimed to intimidate them and to create a chilling effect for those who would like to speak up and expose abuses by the authorities.

Le nostre organizzazioni sono preoccupate per le irruzioni in ufficio e in casa che noi riteniamo abbiano lo scopo di intimidire e bloccare coloro che vorrebbero parlare e denunciare gli abusi delle autorità.

I gruppi che sostengono gli artisti e gli attivisti attaccati esortano a una campagna sui social media il 10 luglio, incoraggiando gli utenti a condividere le loro opinioni o reazioni sul film.

Guarda il film “Chilli Powder and Thinner” qui:

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