Il segretario alla sicurezza di Hong Kong, John Lee, che è la persona principale responsabile dell'attuazione della legge sulla sicurezza nazionale [it] (NSL) dalla sua entrata il vigore il 30 giugno 2020, è stato promosso [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] alla carica di Capo Segretario il 25 giugno 2021 – un giorno dopo la chiusura del giornale Apple Daily.
Alla carica di segretario alla sicurezza succede il commissario di polizia Chris Tang, famoso per la sua presa di posizione contro i manifestanti anti-estradizione contro la Cina nel 2019 e per la repressione dei dissidenti politici. La NSL, imposta da Pechino nel 2020, definisce in modo vago i crimini di sovversione dello stato, il terrorismo e la collusione straniera che ha permesso al partito di governo di perseguire facilmente i dissidenti pro-democrazia.
È la prima volta da quando Hong Kong è stata riunificata con la Cina nel 1997 che un ex ufficiale di polizia viene nominato Capo Segretario, il secondo più alto funzionario pubblico di Hong Kong che formula e attua la politica del governo, dà consigli al Capo Esecutivo e gestisce i rapporti del governo con il Consiglio Legislativo.
È consuetudine che la posizione di segretario capo sia ricoperta da un funzionario amministrativo che abbia una grande esperienza di lavoro in un'ampia varietà di incarichi presso uffici e dipartimenti governativi.
Al contrario, John Lee ha prestato servizio nelle forze di polizia per 35 anni fino a quando non è stato nominato segretario alla sicurezza nel 2012 dall'ex capo esecutivo Leung Chun-ying.
Poiché sia John Lee che Chris Tang sono considerati estremisti nella repressione del dissenso, il settore pro-democrazia prevede che l'attuale repressione politica continuerà. Catrina Ko, attivista per i diritti umani, ha commentato su Twitter:
And HK will be made even more truly and effective a police state than it already is. Those who crack down violently and militantly on the originally vibrant HK civil society and our protesters young or old would be ruling *by law* and force over the population. https://t.co/rCa8elpIf2
— Catrina Ko (@dr_CatKo) June 25, 2021
E Hong Kong diventerà uno stato di polizia ancora più reale ed efficace di quanto non lo sia già. Coloro che reprimono in modo violento e militante quella che un tempo era la vivace società civile di Hong Kong e i nostri manifestanti giovani o anziani starebbero governando *secondo la legge* e con la forza sulla popolazione.
Quando le è stata chiesta la sua opinione sui commenti riguardo alla trasformazione di Hong Kong in uno stato di polizia, la deputata pro-Pechino Alice Mak ha detto che non c'era niente di sbagliato nell'essere uno stato di polizia:
Federation of Trade Unions lawmaker Alice Mak says: “If it’s a police state, why not? I don’t think there’s any problem with a police state.” She says it’s unfair to judge John Lee and Chris Tang because of their background. https://t.co/yitVZOEfYL pic.twitter.com/5aTfTPmNyK
— Timmy Sung ? (@timmysung) June 25, 2021
La legislatrice della Federazione dei Sindacati Alice Mak dice: “Se è uno stato di polizia, qual è il problema? Non credo ci siano problemi con uno stato di polizia”. Afferma che sia ingiusto giudicare John Lee e Chris Tang a causa del loro background.
Mak successivamente ha ritirato i suoi commenti e Stanley Ng, rappresentante di Hong Kong nel National People Congress ha accusato il giornalista che ha formulato la domanda di aver fuorviato l'opinione pubblica.
Il termine “stato di polizia” descrive uno stato [it] in cui le forze di polizia svolgono un ruolo significativo nelle istituzioni governative [it] e sopprimono le libertà civili.
Una valutazione da parte di Human Rights Watch sulla situazione dei diritti umani a Hong Kong un anno dopo l'approvazione della legge sulla sicurezza nazionale indica che molte libertà civili sono state abolite dalla Cina:
Beijing is systematically erasing the civil and political rights people long enjoyed, including freedom of expression, association, and peaceful assembly, access to information, and academic freedom. Citizens no longer have the right to participate in free and fair elections and to run for office. The authorities are shutting down the free media, cutting off funding for the pro-democracy movement, and depriving those accused of political crimes of their fair trial rights. Impunity for police abuse is expanding.
Pechino sta sistematicamente cancellando i diritti civili e politici di cui le persone hanno goduto per lungo tempo, inclusa la libertà di espressione, associazione e riunione pacifica, l'accesso alle informazioni e la libertà accademica. I cittadini non hanno più il diritto di partecipare a elezioni libere ed eque nonchè di candidarsi. Le autorità stanno chiudendo i media liberi, tagliando i fondi per il movimento a favore della democrazia e privando coloro che sono accusati di crimini politici dei loro diritti a un processo equo. L'impunità per gli abusi della polizia si sta espandendo.
Mary Hui, una giornalista di Quartz, sostiene che Pechino ha fatto affidamento sulle forze di polizia per esercitare il proprio controllo, trasformando così la città in uno stato di polizia. Il suo primo grafico mostra come le spese per la sicurezza nazionale della città sono aumentate negli ultimi due anni:
Meanwhile, the govt budget earmarked HK$8B ($1B) for national security, but says spending details are “war secrets.” The police chief is the new security chief. A lawmaker is proud that HK is now a police state. Everything is policing. National security is everything. pic.twitter.com/AElp544x3b
— Mary Hui (@maryhui) June 25, 2021
Nel frattempo, il budget del governo ha stanziato 8 miliardi di dollari di Hong Kong (1 miliardo di dollari) per la sicurezza nazionale, ma afferma che i dettagli della spesa sono “segreti di guerra”. Il capo della polizia è il nuovo capo della sicurezza. Un legislatore è orgoglioso che HK sia ora uno stato di polizia. Tutto è polizia.
Tra le 61 persone che sono state accusate ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale a partire dal 25 giugno 2021, solo un caso riguarda la violenza, tutti gli altri casi sono relativi a discorsi ed elezioni:
The crimes that the prosecuted indvs have allegedly committed are all vaguely defined & infinitely malleable. ‘Subversion’ is anything deemed to oppose the govt. Criticising the govt can be ‘seditious.’ Newspaper articles about foreign sanctions could be ‘foreign collusion.’ pic.twitter.com/HoHsoKTPv4
— Mary Hui (@maryhui) June 25, 2021
I crimini che gli individui perseguiti avrebbero commesso sono tutti definiti in modo vago e molto malleabili. Con ‘Sovversione’ si intende qualsiasi cosa ritenuta contraria al governo. Criticare il governo può essere ‘sovversivo’. Gli articoli dei giornali sulle sanzioni estere potrebbero essere “collusione straniera”.
Ad oggi, 47 attivisti pro-democrazia sono stati accusati di sovversione per aver partecipato alle elezioni primarie delle elezioni del Consiglio legislativo del 2020. Le accuse relative al discorso variano notevolmente, ad esempio, c'è il caso di Tang Ying Kit che è stato accusato il 1 luglio 2020 per aver mostrato gli slogan “Liberate Hong Kong, rivoluzione del tempo” e più recentemente Jimmy Lai che è stato accusato di collusione straniera per la pubblicazione di commenti a sostegno delle sanzioni straniere di Hong Kong.
Il Capo Esecutivo Carrie Lam è volata a Pechino per celebrare il 100° anniversario del Partito comunista cinese e il 24° anniversario del passaggio di Hong Kong alla Cina il 1° luglio 2021, nominando John Lee attuale Capo Esecutivo ad interim.
Benedict Rogers di Hong Kong Watch, con sede a Londra, è terrorizzato dal fatto che John Lee alla fine possa diventare la più alta autorità governativa, poiché anche Carrie Lam prima di diventare Capo Esecutivo era Capo Segretario:
John Lee “acting Chief Executive”. A terrifying thought.#HongKong is now a full police state. https://t.co/y8gIhWjHkI
— Benedict Rogers 羅傑斯 (@benedictrogers)
John Lee come “Capo Esecutivo ad interim”. Un pensiero terrificante. #HongKong adesso è uno stato di polizia a tutti gli effetti.