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I musicisti Rom discutono di inclusione nella più vasta comunità in Repubblica Ceca

Categorie: Europa centrale & orientale, Repubblica Ceca, Arte & Cultura, Citizen Media, Diritti umani, Etnia, Musica

La band di origine Rom Bengas. Foto di Jiří Bernovský, autorizzazione concessa da Migel Milan Horvát.

Nonostante la minoranza Rom sia molto diffusa in Repubblica Ceca, comprendendo almeno il 2.2% della sua popolazione, è considerata come una delle più stigmatizzate e discriminate minoranze della nazione. Ma anche con la discriminazione e gli stereotipi indebiti, il popolo rom continua ad avere un enorme impatto sociale soprattutto nella scena musicale Ceca.

Questo autore ha conversato con i rappresentanti della comunità musicale Rom in Repubblica Ceca circa il pregiudizio e la discriminazione che devono affrontare, le ultime notizie riguardanti l'oppressione della loro comunità e la natura senza confini della musica.

La minoranza Rom e la loro esclusione sociale

La discriminazione anti rom è stata portata alla ribalta il mese scorso dopo che un uomo rom [1] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] è stato ucciso dalla polizia il 19 giugno. La sua morte ha scatenato un'ondata di disordini e proteste nella comunità poichè alcuni media [2] [cs] collegati ad essa hanno comparato l'omicidio a quello di George Floyd negli Stati Uniti. Nonostante i tribunali cechi hanno dichiarato la non colpevolezza della polizia per la morte dell'uomo, il caso ha portato l'attenzione sulle tensioni fra la popolazione ceca e la minoranza rom.

Queste tensioni in Repubblica Ceca non sono nulla di nuovo, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche sociali e culturali della Nazione. Ad esempio, il Consiglio Europeo, ha constatato di recente, che molti programmi scolastici europei non danno rilievo alla comunità Rom e la maggior parte dei resoconti storici collegati ad essi sono incompleti e non obbiettivi [3] [cs] e quindi soggetti ad essere stereotipati.

Nel rapporto del 2020 [4], il Consiglio Europeo, ha raccomandato ai cechi di affrontare  la discriminazione e i pregiudizi nei confronti dei rom includendo la loro storia nei libri di scuola e affrontare il problema della propaganda e della falsa informazione riguardo la popolazione Rom su internet e sui social media. Hanno inoltre messo in guardia [5] [cs] la Repubblica Ceca riguardo il mancato avanzamento dei programmi di lingua Rom che dovevano essere offerti dalle scuole di primo grado e dai licei. Queste iniziative sono parte di un piano ventennale volto a proteggere la comunità Rom e i viaggiatori [6] e a combattere il razzismo, l'intolleranza e l'esclusione sociale.

I risultati di un sondaggio effettuato a Giugno 2021 hanno mostrato che il 70% dei partecipanti in Repubblica Ceca ha espresso una antipatia verso i Rom [7][cs].

I musicisti Rom e la loro inclusione sociale

La band di origine Rom Kale. Foto concessa con l'autorizzazione di Emil “Pupa” Miko.

Malgrado la poca popolarità e la loro esclusione sociale, l'opinione pubblica dominante li considera una nazione molto musicale.

Migel Milan Horvát della band Bengas [8] spiega:

We are six musicians. We have no problem with fusion, the whole family plays some instrument. We play not only Romani-Gypsy folklore, but also a lot of Latin music, Balkan music (Kusturica or Bregovič), Russian Gypsy music, Polish songs, funk, soul, and of course such evergreens as Bésame Mucho [9].

Siamo sei musicisti. Non abbiamo problemi con la musica fusion, l'intera famiglia suona almeno uno strumento. Non solo suoniamo musica folkloristica Rom- Gypsy, ma anche molta musica latina, musica Balkanica (Kusturica o Bregovič), musica Gypsy russa, canzoni polacche, funk, soul, e ovviamente anche gli evergreen più celebri come Bésame Mucho [10][it].

La musica gypsy risulta essere la preferita del pubblico, e celebri compositori classici di origine ceca come Karel Bendl [11]Antonín Dvořák [12] [it] hanno spesso incluso queste melodie nelle loro opere. Negli ultimi anni, la musica Rom può essere facilmente trovata ormai su qualsiasi stazione radio, grazie anche alla popolarità del francese Gypsy Kings [13] o della band ceco- americana N.O.H.A. [14], famosi per il loro stile gypsy-latino.

Nella scena musicale ceca, c'è un cospicuo numero di musicisti di origine Rom, ma la maggior parte compone melodie mainstream.

Horvát spiega:

Czechs are a rock nation. Chinaski, Kabát — these are the leading Czech musicians, which is listened to by almost every Czech. Jan Bendig, musician of Roma origin, is probably the only one who has established himself out of many Roma people.

I cechi sono una nazione rock. Chinaski, Kabát — questi sono i più famosi musicisti cechi, ascoltati da praticamente ogni persona. Jan Bendig, musicista di origine Rom, è probabilmente l'unico che sia riuscito ad affermarsi nella comunità Rom.

Emil “Pupa” Miko, un musicista Rom e uno dei fondatori della band Věra Bílá [15] e Kale [16] è in disaccordo:

…on the Czech scene you can hear and see musicians of Roma origin, but they do not sing Roma music, but they rather are musically assimilated with Czech music or taste.

…sulla scena ceca si possono ascoltare e vedere musicisti di origine Rom che non cantano musica Rom, ma sono musicalmente assimilati alla musica o al gusto ceco.

Mentre i festival dal vivo in tutto il paese spesso presentano musicisti rom o gypsy, essi non sono inclusi in molti canali multimediali mainstream.

Miko ha riflettuto sulla questione:

We have been officially playing since 1996, when we released our first CD. Since then, we have played not only in the Czech Republic but also abroad, we have toured 36-37 countries. We play our universal music, it's Roma music, positive, dance, that everyone likes.

Czechs perceive our songs positively, they even sing our songs along with us in our concerts…

However, when we tried to promote our music on radio, even through commercial channels, they refused to play “black music”, due the fear of losing their listeners… In fact, since then did not changed much, they play old songs, for example of Antonin Gondola, or our old songs only if there is some “great” occasion.

Suoniamo ufficialmente dal 1996, quando abbiamo pubblicato il nostro primo CD. Da allora, abbiamo suonato non solo nella Repubblica Ceca ma anche all'estero, abbiamo girato 36-37 paesi. Suoniamo la nostra musica universale, è musica Rom, positiva, dance, che piace a tutti.

I cechi percepiscono positivamente le nostre canzoni, cantano persino le nostre canzoni insieme a noi nei nostri concerti…

Tuttavia, quando abbiamo cercato di promuovere la nostra musica alla radio, anche attraverso i canali commerciali, hanno rifiutato di suonare “musica nera”, a causa della paura di perdere i loro ascoltatori… Infatti, da allora non è cambiato molto, suonano vecchie canzoni, per esempio di Antonin Gondola, o le nostre vecchie canzoni solo se c'è qualche “speciale” occasione.

Horvát ha espesso una simile opinione:

The Roma are a musical nation, we have a musical tradition for centuries… Our group is called Bengas, translated from Romani as “devils”, since we play such energetic things and as fast as devils…

Czech people invite us a lot, but privately, to their celebrations. We also play a lot at festivals. The Czechs like the way we play, it won't take even 5 minutes before someone dances. Although, we are called as the “band on which you dance”, however, on the Czech market, in larger scale it is hard to get, and I know it is on the basis of the nationality. Couple of times we were giving an interview to the Czech TV and radio, but none released our music, and they didn't want to promote us in any way…

I Rom sono una nazione musicale, abbiamo una tradizione musicale da secoli… Il nostro gruppo si chiama Bengas, tradotto “diavoli”, dal momento che suoniamo in maniera energica e veloce come dei diavoli…

I cechi ci invitano molto, ma privatamente, alle loro celebrazioni. Suoniamo molto anche nei festival. Ai cechi piace come suoniamo, non ci vorranno neanche 5 minuti prima che qualcuno inizi a ballare. Anche se siamo chiamati come la “band su cui si balla”, tuttavia, sul mercato ceco, in scala più grande è difficile ottenere di più, e so che è sulla base della nazionalità. Un paio di volte abbiamo rilasciato interviste alla TV e alla radio ceca, ma nessuna ha pubblicato la nostra musica, e non volevano promuoverci in alcun modo…

Entrambi affrontano la questione di fenomeni come la Gypsy World Music, notando che il recente picco di accettazione e riconoscimento della musica rom in Repubblica Ceca è stato intorno al 2004, collegato con la famosa band Gypsy Kings in tour per il paese.

Horvát ha ricordato che la sua band si è esibita come gruppo di apertura al concerto dei Gypsy Kings nell'arena T-Mobile di Praga:

We also travel a lot in Europe. There are only 4–5 of us such Roma bands that travel around Europe. We lived in France for a while. Although, we try to avoid the negative thoughts, but when we compare the attitude, in Czechia, at the official level, there is a different relationship with the Roma than, for example, in France or even in neighboring Slovakia. Privately, Czechs, individuals, love us. But political discourse does not always benefit society.

Viaggiamo anche molto in Europa. Ci sono solo 4-5 di noi di queste band Rom che viaggiano in giro per l'Europa. Abbiamo vissuto in Francia per un po’. Anche se cerchiamo di evitare i pensieri negativi, ma quando confrontiamo l'atteggiamento, in Repubblica Ceca, a livello ufficiale, c'è un rapporto diverso con i Rom rispetto, ad esempio, alla Francia o persino alla vicina Slovacchia. Privatamente, i cechi, gli individui, ci amano. Ma il discorso politico non sempre giova alla società.

Mentre entrambi i musicisti hanno condiviso esperienze in gran parte positive di accettazione da parte del popolo ceco individualmente, entrambi concordano sul fatto che a un livello più ampio esistono discriminazioni, tra cui la discriminazione nei media, pregiudizi e difficoltà a trovare un alloggio per se stessi o lavoro per i parenti.

Quando gli è stato chiesto cosa devono guadagnare i musicisti Rom per avere l'uguaglianza in Repubblica Ceca, Emil “Pupa” Miko ha risposto:

I think it would take time to change that mood, the mentality and the way people with different skin colors are perceived, as it is in the USA now.

Penso che ci vorrebbe tempo per cambiare questo stato d'animo, la mentalità e il modo in cui le persone con diversi colori della pelle sono percepite, come accade negli Stati Uniti ora.

Migel Milan Horvát ha concluso:

I believe, the future is in the hands of children… What I am most interested in, when we play, is the reactions of the children. If the child is interested in something, it is immediately recognizable. Adults can lie, but children will not. I know that. We played for over 10 years in orphanages. Plus, we're all in the band around 50 years old now. It is important to stay positive, and Roma music is positive.

Credo che il futuro sia nelle mani dei bambini… Quello che mi interessa di più, quando suoniamo, sono le reazioni dei bambini. Se il bambino è interessato a qualcosa, lo si capisce immediatamente. Gli adulti possono mentire, ma i bambini non lo faranno. Lo so. Abbiamo suonato per oltre 10 anni negli orfanotrofi. Inoltre, nella band tutti abbiamo intorno ai 50 anni. È importante rimanere positivi, e la musica rom è positiva.