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Il Kazakistan celebra il proprio leader con altre due statue

Categorie: Asia centrale & Caucaso, Kazakistan, Citizen Media, Governance, Politica

L'inaugurazione della statua di Nazarbayev a Turkistan, nel sud del Kazakistan. Foto: govero regionale  Turkistan [1]. [kk]

Guidando verso il centro della città dal nuovo aeroporto di Turkistan attraverso le aride pianure del sud del Kazakistan, si incontrano innumerevoli cartelloni pubblicitari con segnali stradali di benvenuto e immagini iconiche dell'antica Via della Seta. Ogni due o tre cartelloni, ci si ritrova d'avanti il ritratto del capo di stato accompagnato da una delle sue citazioni in kazako.

Tuttavia, i turisti che visitano il paese per la prima volta, saranno molto probabilmente sorpresi di notare che il leader ritratto non è l'attuale presidente Kassym-Jomart Tokayev, ma bensì il suo predecessore, Nursultan Nazarbayev.

Il 5 luglio, giorno del suo 81° compleanno, una statua di bronzo [1] [kk] rappresentante Nazarbayev è stata mostrata al pubblico nel centro della città; nello stesso momento, nella capitale, Nur-Sultan, Tokayev ha inaugurato una seconda statua [2] [ru] di Nazarbayev. Tutto ciò dimostra quanto sia diffuso [3] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] e profondo [4] il culto alla personalità del cosiddetto “Leader della Nazione” o anche Elbasy, il quale ha governato il paese per tre decenni.

Tokayev  inaugura una nuova statua di Nazarbayev nella capitale Nur-Sultan.
Foto: Il sito web del presidente del Kazakistan. Akorda.kz [2] [ru]

Turkistan, proprio come Nur-Sultan, è stata rimodellata, ricostruita e ampliata sotto l’autorità e la supervisione di Nazarbayev.

Dopo il trasferimento della capitale dalla città meridionale di Almaty al villaggio settentrionale di Tselinograd, la nuova sede del governo fu rinominata Astana. Il suo sviluppo urbano comprende nuovi vistosi edifici e un intero complesso urbanistico a sinistra del fiume Yesil. Nel marzo 2019, il giorno dopo le inaspettate dimissioni di Nazarbayev, il presidente ad interim Tokayev, decretò che Astana sarebbe stata rinominata Nur-Sultan in onore dell’ex presidente.

In Turkistan, già dal mese di maggio circolava un malcontento popolare in merito all'erezione di un nuovo monumento celebrativo di Nazarbayev. Le voci [4] [ru] sulla costruzione di una nuova statua di bronzo [5] [ru] in onore dell’ex leader erano trapelate attraverso i media online.

Inoltre, il 25 maggio, Bilal Çakıcı, vice capo dell’Organizzazione Internazionale per la Cultura Turca, dichiarò [6] [ru] pubblicamente che l’eredità di Elbay sarebbe dovuta essere celebrata a Turkistan, la quale è stata recentemente nominata [7], “ capitale spirituale del mondo turco”.

I propose to erect in the center of the spiritual capital of the Turkic world, in the city of Turkistan, a monument to the person who initiated the revival of the city, as well as made an invaluable contribution to the implementation of the idea of ​​Turkic integration: Nursultan Abishevich Nazarbayev.

Propongo di erigere, nel centro storico  di Turkistan, capitale spirituale del mondo turco, un monumento alla persona che ha dato inizio alla rinascita della città oltre ad aver dato un contributo inestimabile alla realizzazione dell’idea di un integrazione turca, ovvero Nursultan Abishevich Nazarbayev.

Come spesso capita, Nazarbayev dichiarò [8] [ru] pubblicamente che avrebbe preferito misure volte ad assicurare la prosperità per il popolo, piuttosto che monumenti.

“Quest’anno il Kazakistan celebra il 30° anniversario della sua indipendenza; il regalo più grande per tutti noi non sono di certo i monumenti o i nomi commemorativi, ma una rilevante implementazione di misure sistematiche volte a preservare unità, stabilità, benessere e prosperità per la nostra gente.” Come riportato dal suo servizio stampa.

In passato, come rilasciato dal suo addetto stampa, Nazarbayev aveva solamente concesso che il suo nome venisse dato all'università di stampo occidentale aperta nella capitale nel 2010.

“Elbasy non aveva supportato questa proposta, né altre del passato. [..] Nursultan Abishevich ha già dichiarato diverse volte di non aver bisogno di tali dimostrazioni di attenzione. […] La sola volta in cui concesse di dare il proprio nome per nuovi progetti fu per un’università e per scuole intellettuali”. Come riportato dal suo addetto stampa Aidos Ukibai.

Durante una visita a maggio, Nazarbayev annunciò [9] [ru] il rapido sviluppo di Turkistan, sottolineando quanto questa crescesse più rapidamente rispetto alla capitale.

I dreamed of reviving the city in the year of the 1500th anniversary of Turkestan. Not even three years have passed since the creation of the Turkestan region and we built 257 [projects]. No one will forget the work done to build the capital. The revival of the city of Turkistan is also an unforgettable event.

Ho desiderato il ripristino della città nell'anno del 1500° anniversario di Turkestan; non sono passati nemmeno tre anni dalla creazione della regione del Turkestan e abbiamo messo in atto 257 [progetti]. Nessuno potrà mai dimenticare il lavoro svolto per costruire la capitale; il ripristino della città di Turkistan è stato ugualmente un evento indimenticabile.

Malgrado ciò, la velocità di sviluppo non garantisce la qualità di costruzione, come hanno notato [10] i residenti dopo aver visto parte del muro del nuovo complesso Karavansaray sgretolarsi.

La critica è stata congedata dal governatore regionale, Unirzak Shukeyev, come irrilevante.

L’anno scorso, a causa della pandemia della COVID-19, i piani per una maestosa festa per l’80° compleanno di Nazarbayev erano stati cancellati. Quest’anno, le burocrazie dei governi centrale e regionale sembrano aver compensato con due statue.

Il Kazakistan, per farla breve, è sempre più il paese di Nazarbayev, egli stesso si attribuisce il merito di averne costruito la maggior parte quasi interamente da zero.

“Adesso vi state muovendo come se foste in un mondo completamente diverso, in una città diversa, che prima non esisteva.” Ha dichiarato [11] [ru] Nazarbayev rivolgendosi alla città di Turkistan, ma avrebbe potuto dirlo a riguardo di qualsiasi altra città con una strada, un aeroporto o un’università a lui intitolati.