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“Maohi Lives Matter”: proteste a Thaiti per le conseguenze dei test nucleari francesi

Categorie: Oceania, Tahiti, Ambiente, Citizen Media, Diritti umani, Politica, Storia

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La terza di una serie di foto sul test termonucleare di Licorne nella Polinesia Francese. Si tratta di una scansione della copia cartacea (restaurata digitalmente) di una fotografia scattata dall'esercito francese. Foto [1] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] e didascalia dell'utente Flickr Pierre J. (CC BY-NC-SA 2.0) [2]

Oltre 1.000 persone si sono riunite [3] a Papeete, capitale di Tahiti, per condannare l'insuccesso del governo francese a prendersi la piena responsabilità del programma di test nucleari nel Sud Pacifico.

La Francia ha condotto 193 test nucleari dal 1966 al 1996 a Mā’ohi Nui (Polinesia Francese). Il 41esimo esperimento nucleare francese nel Pacifico ebbe esiti catastrofici il 17 luglio 1974, quando la Francia testò una bomba nucleare dal nome in codice “Centaure”. A causa delle condizioni meteorologiche di quel giorno, l'esperimento causò una ricaduta atmosferica radioattiva che coinvolse l'intera Polinesia Francese. Gli abitanti di Tahiti e delle vicine isole Windward sarebbero stati soggetti [4] a quantità significative di radiazioni ionizzanti 42 ore dopo l'esperimento, che può causare significativi problemi di salute a lungo termine.

Il 17 luglio 2021 vennero organizzate delle proteste con lo slogan #MaohiLivesMatter per sottolineare la continua lotta [5] per la giustizia nucleare. Gli attivisti affermarono [6] che, nonostante la dichiarazione [7] dell'ex presidente francese François Hollande nel 2016, in cui riconosceva l'impatto negativo dei test nucleari per l'ambiente e la salute, il governo francese ha tuttavia fatto poco per risarcire o rimediare al danno causato alla Polinesia Francese.

A Tahiti il partito Tavini Huiraatira no Te Ao Maohi si unisce alla chiesa e alle organizzazioni comunitarie a manifestare per “#MaohiLivesMatter!” Il presidente francese #Macron farà una visita, rimandata ormai da molto, a Tahiti tra il 24 e il 27 luglio, e molti vogliono che parli del lascito dei 193 esperimenti nucleari francesi.

Dopo aver analizzato 2.000 pagine di documenti militari francesi desecretati sui test nucleari, a marzo del 2021 un gruppo di ricercatori e giornalisti investigativi dell'INTERPRT and Disclose hanno pubblicato [12] le loro scoperte circa le implicazioni sulla salute di questi esperimenti.

According to our calculations, based on a scientific reassessment of the doses received, approximately 110,000 people were infected, almost the entire Polynesian population at the time.

Secondo i nostri calcoli, basati su una rivalutazione scientifica delle dosi ricevute, circa 110.000 persone sono state colpite, quasi l'intera popolazione polinesiana all'epoca.

L'inchiesta ha risvegliato la coscienza pubblica in Francia circa l'impatto del loro programma di esperimenti nucleari. A inizio luglio a Parigi il governo francese ha discusso della questione in una tavola rotonda. Se da una parte alcuni hanno criticato [13] il governo francese per una presunta mancanza di trasparenza nel rimediare alla situazione nella Polinesia Francese, dall'altra gli ufficiali hanno negato [14] queste accuse.

I manifestanti di Tahiti hanno insistito sulla necessità del governo francese di fare di più per rispondere alle richieste dei residenti della Polinesia Francese. Alcuni hanno notato che se il presidente francese Emmanuel Macron era stato in grado di chiedere perdono per il ruolo che ha avuto la Francia nel permettere il genocidio del Ruanda nel 1994, allora dovrebbe fare almeno delle scuse simili per il pericoloso lascito [15] dei test nucleari nel Pacifico.

La protesta #MaohiLivesMatter ha suscitato solidarietà in tutto il Pacifico.

We stand in solidarity with the 1000s of people who marched in French Polynesia to commemorate the day when fallout from a nuclear test covered their islands, and demand ?? accept responsibility for the damage caused ?https://t.co/fH1F8seNPp [16] (1/2)#nuclearban [17] #MaohiLivesMatter [8] pic.twitter.com/Azt64zri63 [18]

— ICAN (@nuclearban) July 19, 2021 [19]

Siamo solidali con le migliaia di persone che hanno marciato in Polinesia Francese per commemorare il giorno in cui si è verificata sulle loro isole una ricaduta radioattiva causata da un test nucleare, e che chiedono alla ?? di accettare la propria responsabilità per il danno causato ?https://t.co/fH1F8seNPp [16] (1/2)

#PacificSolidarity per Maohi Nui.
Oggi ci uniamo ai nostri fratelli e alle nostre sorelle maohi per dire alla #Francia che #MaohiLivesMatter.
PIANGO ED @EmelineIlolahia.

I leader della comunità della Papua Occidentale hanno espresso supporto per la protesta:

I leader della #Westpapua sono solidali con i #maohi. Ricordando gli oltre 50 anni degli esperimenti nucleari a Maohi, i leader della Papua Occidentale chiedono un Pacifico libero e senza nucleare.

Anche l'attivismo giovanile dalle nazioni delle isole del Pacifico ha preso parte alla protesta:

Écoutez, FRANCE! Maohi Lives Matter!

Test nucleari, crimini contro l'umanità!

Pacifico libero e indipendente dal nucleare ORA!

50 anni + 193 test = Francia l'autore!

La International Campaign to Abolish Nuclear weapons (ICAN) d'Australia ha rilasciato [39] questa dichiarazione di sostegno:

As you gather in Maohi Nui on the 17th July we offer our deep respects to your leaders and community members who have long spoken out against the harms imposed by these weapons. We have heard your calls for nuclear justice. We continue to listen closely when you speak of the lived experience of the testing years and the on–going harms.

Riguardo il raduno a Maohi Nui il 17 luglio, esprimiamo il nostro profondo rispetto per i leader e i membri delle comunità che hanno parlato a lungo contro i danni inflitti da queste armi. Abbiamo ascoltato le vostre richieste di giustizia nucleare. Continuiamo ad ascoltarvi con attenzione quando parlate dell'esperienza vissuta negli anni degli esperimenti e dei rischi attuali.

Il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbe affrontare la questione del lascito degli esperimenti nucleari durante la sua visita a Tahiti questo mese.