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Polemica su un'esplosione nel Mar Caspio.

Categorie: Asia centrale & Caucaso, Azerbaigian, Ambiente, Citizen Media, Disastri, Economia & Business, Ultim'ora

Un'immagine tratta da un video condiviso dal Ministero delle situazioni di emergenza https://youtu.be/UyztaBIJM6c

Un'esplosione avvenuta il 4 luglio scorso nel Mar Caspio, dove l'Azerbaigian ha i suoi giacimenti di petrolio e gas in mare aperto, ha attirato [1] l'attenzione  [2]internazionale [3] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione]. Mentre i funzionari della State Oil Company (SOCAR) ​ affermano [4] [az] che l'esplosione sarebbe stata provocata da un vulcano di fango sottomarino, la vera causa è ancora oggetto di discussione e indagine. Non sono state segnalate vittime.

I vulcani di fango sono diffusi in Azerbaigian. ​Secondo [1] il quotidiano The Guardian, “Gli scienziati sono incerti riguardo a ciò che provoca l'incendio dei vulcani di fango, ma la teoria più probabile è che i massi e le rocce proiettati verso l'alto durante un'esplosione possano urtarsi l'uno contro l'altro, provocando una scintilla che accende i gas”.

Mark Tingay, esperto di vulcani di fango e professore associato aggiunto presso l'Università australiana di Adelaide,  ha affermato che [5] “i vulcani di fango, come quelli dell'Azerbaigian, possono anche essere collegati a sistemi di idrocarburi attivi. E così possono eruttare petrolio e gas naturale, oltre al fango”.

Quindi, in primo luogo, l'Azerbaigian è la patria dei vulcani di fango e ne ha centinaia.

La mia mappa dei vulcani di fango dell'Azerbaigian di Google Earth dà un'idea di quanto sia assurdo il numero di vulcani di fango presenti sia sulla terraferma che al largo.

Video mattutino del vulcano sull'isola di Dashly nel Mar Caspio che ha eruttato la scorsa notte.

Non tutti sono d'accordo sulla la causa dell'esplosione. ​Secondo [10] [az] Mirvari Gahramanli, il capo del Comitato per la protezione dei diritti dei lavoratori del petrolio dell'Azerbaigian, l'esplosione ha avuto luogo in un vecchio sito di esplorazione vicino al giacimento di gas “Umid” [Speranza] ed è stata causata da un cattivo lavoro di ricucitura al momento della chiusura del sito. SOCAR ha negato [11] [az] queste affermazioni. Il portavoce della compagnia Ibrahim Ahmadov​ ha affermato [12] che l'esplosione è avvenuta a circa 10 chilometri dal giacimento di gas “Umid”.

Per non essere da meno rispetto al Golfo del Messico, c'è stata una massiccia esplosione nel Mar Caspio.

I giacimenti in mare aperto dell'Azerbaigian sono la principale fonte di produzione di gas del paese, che poi esporta in Europa. La Società petrolifera BP, che gestisce i più grandi progetti di petrolio e gas naturale del paese, ha detto ai giornalisti [15]​ di​ Bloomberg che​ ​le sue operazioni continuano normalmente.