Raccogliendo oltre 30.000 canzoni pubblicate negli ultimi 69 anni, un gruppo di appassionati ha creato l’Archivio Musicale VBU [mk] il più grande database pubblico di dischi che documenta la produzione musicale della Macedonia del Nord e la musica pubblicata da artisti locali all'estero.
Finora, i volontari di questa iniziativa senza scopo di lucro hanno creato un archivio digitalizzato che comprende oltre 2000 album e quasi 1000 singoli di oltre 11.000 cantautori, compositori e interpreti, creando per loro dei portfolio online gratuiti. L'archivio è stato fondato nel 2013 da Vasil Buraliev, sviluppatore informatico e imprenditore, che negli anni '90 ha partecipato alla nascente scena della musica elettronica a Skopje, come compositore e produttore.
Global Voices ha parlato con Buraliev riguardo le sfide dell'attivismo digitale nel campo della cultura della Macedonia del Nord, lo stato della sua industria musicale e l'influenza negativa della COVID-19 sul suo modello di business.
Global Voices (GV): Perchè hai creato l'Archivio Musicale VBU? [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione]:
Vasil Buraliev (VB): I started the VBU Music Registry because of my love of music, which is a wholly romantic notion. I was motivated by a kind of revolt against the generally demeaning attitude against domestic music when compared to imported products, declining societal values and the lack of media freedoms. During that period (2012-2013) I resented the fact that mainstream media only aired music deemed politically suitable, while artists who were not close to the then-government were ignored or censored [en].
My intent was to create a media that will show the domestic public that the music promoted by mainstream media is not the best, and most importantly, not the only music created in the country. I wanted to showcase its cultural treasures, channeling my anger against damaging and corruptive practices.
Vasil Buraliev (VB): Ho fondato l'Archivio Musicale VBU motivato dal mio amore per la musica, una concezione completamente romantica. Ero spinto da una sorta di rivolta contro l'atteggiamento generalmente deplorevole nei confronti della musica nazionale rispetto a quella di importazione, così come il declino dei valori sociali e la mancanza di libertà dei media. Durante quel periodo (2012-2013) ero sdegnato del fatto che i media tradizionali trasmettessero unicamente musica ritenuta politicamente adatta, mentre artisti che non erano vicini al governo dell'epoca venivano ignorati o censurati.
Il mio intento era quello di creare uno strumento che mostrasse all'opinione pubblica che la musica promossa dai media tradizionali non è la migliore e, soprattutto, non è l'unica prodotta nel paese. Volevo esporre i suoi tesori culturali, incanalando la mia rabbia contro pratiche dannose e corrotte.
GV: L'Archivio Musicale VBU fornisce un vasto numero di informazioni mancanti nella sfera pubblica macedone, consentendo ai cittadini di accedere a informazioni non disponibili tramite fonti commerciali o accademiche. Quali esperienze riesci a individuare?
VB: Our biggest success is creating a community of individual enthusiasts united via self-governing model and creating new value by accumulating public knowledge about the music production in the country. At a broader level, this team provides services to a wide community of musicians and fans numbering around three thousand people. This results in a continuous, albeit slow, growth of public attention about domestic music.
At the moment, our biggest challenges are technical, from automating the data input about music publications to integration with online music streaming and download services.
VB: Il nostro più grande successo è quello di aver dato vita a una comunità di persone appassionate, unite attraverso un modello di autogoverno e di aver creato nuovi valori rendendo di dominio pubblico la produzione musicale del paese. A un livello più ampio, questa squadra fornisce servizi a una vasta comunità di cantanti e fan che conta all'incirca tremila persone. Ciò ha portato a una continua, seppur lenta, crescita di attenzione pubblica nei confronti della musica nazionale.
Al momento, le nostre sfide più grandi sono di carattere tecnico, dall'automazione dell'inserimento dati riguardo le pubblicazioni musicali all'integrazione con lo streaming di musica online e i servizi di download.
GV: In che modo l'esperienza di avviare e guidare questa iniziativa ha influenzato la tua vita?
VB: I personally find the work on VBU Music Registry very fulfilling. This inner feeling of doing something good positively affects both my personal and professional life. The biggest benefit of doing voluntary and nonprofit activity is enabling me to meet a lot of good people. This also brings future potential for new kinds of both nonprofit and business cooperation.
VB: Personalmente, trovo molto appagante il lavoro per l'Archivio Musicale VBU. Questo sentimento interiore di realizzare qualcosa di buono influenza positivamente sia la mia vita privata che professionale. Il più grande vantaggio di svolgere un'attività di volontariato e senza scopo di lucro è l'opportunità di incontrare molte brave persone. Questo offre un potenziale futuro anche per nuovi tipi di cooperazione, sia senza scopo di lucro sia aziendale.
GV: Come valuti lo stato dell'industria musicale macedone attuale?
VB: The state of the Macedonian music industry can be compared to a person with severe COVID-19 symptoms gasping for air via a ventilator.
Its predominant business model relies on income generated from live music events. Therefore, the restrictive measures limiting concerts, weddings and other live performances had a severe negative impact on most musicians. This also led to low demand for services of recording studios and producers. The events industry's losses have affected the whole supply chain.
Royalties are supposed to provide additional income to copyright holders — composers, songwriters and performers — proportionally to the number of times their recorded music is played in public via media or in hotels, restaurants and cafés. But musicians complain that a small group of well-placed individuals has been abusing this mechanism at the expense of the majority.
Moreover, actual selling of music on CDs or online has been almost nonexistent, and musicians lack access to other forms of income present in countries with more developed music industries. In my opinion the situation is desperate.
VB: Lo stato dell'industria musicale macedone può essere comparato a una persona con gravi sintomi del COVID-19, che ansima e necessita di un respiratore.
Il suo modello di business predominante si basa sul reddito generato dagli eventi di musica dal vivo. Perciò, le misure restrittive che hanno limitato concerti, matrimoni e altri spettacoli dal vivo [it], hanno avuto un grave impatto negativo nei confronti della maggior parte dei cantanti. Ciò ha condotto anche a un calo di domanda per i servizi offerti dagli studi di registrazione e produzione. Le perdite dell'industria degli eventi hanno colpito l'intera filiera.
I diritti d'autore dovrebbero rappresentare entrate aggiuntive ai proprietari del copyright – compositori, cantautori e interpreti – proporzionalmente al numero di volte in cui la loro musica registrata viene riprodotta in pubblico tramite i media o in hotel, nei ristoranti e bar. Ma i cantanti lamentano che un piccolo gruppo di individui che copre certe posizioni ha abusato di questo meccanismo a spese della maggioranza.
Inoltre, la vendita di dischi online e non è quasi inesistente e i cantanti non hanno accesso ad altre forme di reddito presenti nei paesi con industrie musicali più sviluppate. A parer mio, la situazione è disperata.
GV: Questa situazione ha spinto i cantanti a sfruttare le opportunità offerte da internet, come l'utilizzo di servizi digitali per vendere la propria musica?
VB: For most Macedonian musicians, live performances are the primary, and often the only income source. Even before the COVID-19 pandemic some of them had established presences on streaming services and e-music shops. Mostly these are younger performers who have greater affinity for technology. However, almost all Macedonian musicians lack managerial teams who would take care of this aspect of their work, and the results are lacking.
VB: Per la maggior parte dei cantanti macedoni le esibizioni dal vivo sono la principale, se non spesso l'unica fonte di reddito. Già prima della pandemia per il COVID-19 alcuni di loro avevano affermato la loro presenza [mk] nei servizi streaming e nei shop online di e-music. Si tratta per lo più degli artisti più giovani che hanno una maggiore dimestichezza con la tecnologia. Tuttavia, quasi tutti i cantanti macedoni non hanno team manageriali che si occupino di questo aspetto del loro lavoro, e così i risultati sono limitati.
GV: Nel marzo 2021 l'Archivio ha avviato la campagna #1000iscrittiMk [mk] per sostenere la musica macedone in ambito digitale. Di cosa si tratta?
VB: The Registry started the “1000 subscribers” initiative based on the notion that prohibition of public events due to COVID-19 affects the performer's ability to earn a living. We urged citizens to subscribe to the YouTube channels of their favorite performers to help them monetize the viewing of their videos, which they view anyway.
The platform provides this option to earn money from ads shown on the videos only to channels with over 1000 subscribers and a minimum of 4000 hours of views over the last 12 months. Reaching the thousand subscribers threshold gives musicians a chance to start earning from every listen of their songs.
VB: L'Archivio ha avviato l'iniziativa “1000 iscritti” sulla base del fatto che il divieto imposto sugli eventi pubblici a causa del COVID-19 influisce sulla capacità dell'artista di guadagnarsi da vivere. Abbiamo esortato i cittadini a iscriversi ai canali YouTube dei loro artisti preferiti per aiutarli a monetizzare la visione dei loro video, che vedrebbero comunque.
La piattaforma offre questa opzione per guadagnare dagli annunci mostrati sui video solo ai canali con oltre 1000 iscritti e un minimo di 4000 ore di visualizzazioni negli ultimi 12 mesi. Raggiungere la soglia dei mille iscritti dà la possibilità ai cantanti di iniziare a guadagnare da ogni ascolto delle loro canzoni.
GV: In che modo la pirateria musicale ha influito sullo sviluppo dell'industria musicale macedone?
VB: As a service helping music publishers and authors, the VBU Music Registry has been stressing the importance of copyrights and performers rights as a source of income. We address both the businesses who are by law required to pay fees for playing music to collecting society ZAMP, and educate the general public, reaching out to all music fans. By various promotional actions we strive to explain to citizens how important it is to pay for the music they listen to everyday, while disregarding the effect of piracy on the livelihood of musicians.
VB: Come servizio che aiuta i produttori e gli autori della musica, l'Archivio Musicale VBU ha sottolineato l'importanza del copyright e dei diritti degli artisti come fonte di reddito. Ci rivolgiamo sia alle aziende che per legge sono tenute a pagare le tasse per la riproduzione di musica alla società di gestione collettiva ZAMP, sia educhiamo il pubblico in generale, cercando di raggiungere tutti gli appassionati di musica. Attraverso varie campagne promozionali ci sforziamo di spiegare ai cittadini quanto sia importante pagare per la musica che ascoltano ogni giorno, ignorando l'effetto della pirateria sul sostentamento dei cantanti.
GV: Negli ulimi settant'anni, la musica è stata considerata “il miglior ambasciatore” della cultura macedone all'estero. Quali trend del momento potrebbero avere il maggiore impatto sui mercati nazionali ed esteri in futuro?
VB: Young audiences, which are trend setters in music, lately seem to prefer trap music, a subgenre of hip hop music that originated in the Southern US in the 1990s, sung in local languages.
However, to achieve regional or international success, artists need to understand that making good music is not enough—one needs clear goals, good planning and marketing. Regardless of genre, an international management team is a must, or at least a local partner working on the target market.
As a genre, electronic music has a slight advantage because tracks without lyrics need not deal with language barriers.
For all genres where the text and vocals play a role, it’s almost necessary to make songs in English or the language of the country or region of the target market. For instance, successful artists like Leb i sol, Toše Proeski and Karolina Gočeva published songs in Serbian or Croatian to gain acceptance by audiences in the region of Yugoslavia. New generation performers like Yova, Toby and Station: Innermost sing in English.
VB: Il pubblico giovane, che impone le tendenze nella musica, ultimamente sembra preferire la musica trap [it], un sottogenere della musica hip hop che ha avuto origine negli stati meridionali degli USA negli anni '90, cantato nelle lingue locali.
Tuttavia, gli artisti devono capire che, per raggiungere un successo regionale o internazionale, non basta fare buona musica – sono necessari obiettivi chiari, un buon piano strategico e di marketing. Indipendentemente dal genere, un team manageriale internazionale è un must, o almeno bisognerebbe avere un partner locale che lavora sul mercato di riferimento.
Come genere, la musica elettronica ha un lieve vantaggio, in quanto le tracce senza testi non devono affrontare le barriere linguistiche.
Per tutti i generi in cui il testo e la voce giocano un ruolo importante, è quasi necessario realizzare canzoni in inglese o nella lingua del paese o della regione del mercato di riferimento. Ad esempio, artisti di successo come Leb i sol, Toše Proeski [it] e Karolina Gočeva [it] hanno pubblicato canzoni in serbo o in croato per ottenere consenso dal pubblico nell'area degli stati della ex Jugoslavia. La nuova generazione di artisti come Yova [mk], Toby [mk] e Station: Innermost [mk] cantano in inglese.
L'Archivio Musicale VBU ha ambizioni stimolanti: Buraliev vorrebbe documentare la musica dei Balcani e trovare un punto di contatto nelle lingue regionali. Ma le risorse disponibili per un impegno volontario sono limitate, nonostante i tentativi di raccolta fondi.