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Zagor: la leggendaria serie italiana a fumetti che conquistò il cuore dei Balcani compie 60 anni

Categorie: Europa centrale & orientale, Europa occidentale, Medio Oriente & Nord Africa, Bosnia Herzegovina, Croazia, Italia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia, Slovenia, Turchia, Arte & Cultura, Citizen Media, Film, Good News, Idee, Media & Giornalismi, Storia
Zagor comics [1]

Campione di copertine dei fumetti di Zagor nelle edizioni di Croazia, Serbia, Nord Macedonia. Foto di Meta.mk [2], CC BY [3].

Questo articolo è stato inizialmente pubblicato [2] [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] da Meta.mk. Una versione modificata è ripubblicata qui come parte di un accordo per la condivisione dei contenuti tra Global Voices e Metamorphosis Foundation. 

Gli appassionati di fumetti italiani e di una gran parte dei Balcani, inclusa la Turchia, hanno celebrato il sessantesimo anniversario della serie di fumetti di Zagor, che è stato per decenni uno dei fumetti più famosi nell'Europa del Sud.

Buon sessantesimo compleanno al mio personaggio dei fumetti preferito. Zagor.

É a causa di Zahor che ho iniziato a leggere fumetti e la mia vita sarebbe molto diversa senza di lui.

Non vedo l'ora di vedere che cosa il futuro ha in serbo per lui.

Il primo numero di Zagor fu pubblicato il 15 giugno 1961 da Sergio Bonelli Editore [8][it].

I fumetti erano inizialmente creati da Sergio Bonelli [9] [it] (1932-2011) dietro il suo pseudonimo Guido Nolitta e l'illustratore Gallieno Ferri [10][it].

Nel corso degli anni, i 722 numeri della serie vennero forgiati da decine di altri scrittori e artisti.

Ferri disegnò la maggior parte delle copertine e divenne una leggenda nella comunità di appassionati. La sua morte nel 2016  innescò una valanga di commemorazioni e tributi. L'arma di Zagor, la scure di pietra,  stata aggiunta alla corona funebre di Ferri. [11]

I personaggi principali dei fumetti sono l'americano muscoloso Zagor, il cui soprannome è un'abbreviazione del nome nativo americano “Za-Gor Te-Nay” (“Lo spirito con la scure”), e il suo inseparabile destro messicano Chico.

Saper dire il nome completo di Chico – Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales – era una sorta di parola d'ordine per la sottocultura degli appassionati. Il nome di battesimo di Zagor, Patrick Wilding, è stato ricordato solo in una manciata di numeri.

La serie è stata inizialmente lanciata come un Western [12] [it] ambientata nella prima metà del diciannovesimo secolo. Il terreno calpestato da Zagor era la regione Immaginaria di Darkwood [13][it], da qualche parte tra Pennsylvania e Michigan negli Stati Uniti odierni.

Zagor, tuttavia, iniziò presto a trascurare i limiti del genere – un abitudine che contribuì senza dubbio alla longevità della serie.

L'ispirazione per l'intreccio delle trame derivava da autori di classici letterari – Cervantes [14][it], J. F. Cooper [15] [it], Bram Stoker [16] [it] e J. R. R. Tolkien [17] [it] per citarne alcuni. Le pagine di Zagor includevano regolarmente anche cenni a film contemporanei e alla cultura pop.

La casa editrice Bonelli ha pubblicato una gamma di edizioni speciali [18] [it] di numeri classici e nuovi di Zagor questo mese per celebrare il sessantesimo anniversario.

Il successo in Jugoslavia e Turchia

Ai tempi in cui la Jugoslavia era un paese comunista, la rottura tra la Jugoslavia e l'Unione Sovietica [19] [it] ha assicurato che i suoi cittadini potessero godere di ben più ampio accesso alla cultura pop da Occidente – e specialmente la vicina Italia – rispetto agli altri paesi aldilà della cortina di ferro.

Questo vale per libri e film, ma anche una serie [20] [it] di fumetti, i cui autori ottennero [21] [it] un vero e proprio culto di seguaci.

I primi fumetti di Zagor in Jugoslavia vennero pubblicati nel 1968 e raggiunsero velocemente grande successo grazie a un accordo sulle licenze tra Bonelli e la casa editrice Dnevnik [22]di base a Novi Sad.

La circolazione regolare di stampe di fumetti per Dnevnik era tra le 50.000 e le 80.000 copie, alcune che raggiunsero le 200.000 copie in un mercato di 17 – 20 milioni di jugoslavi.

Nel 1990, Zagor, Chico e altri personaggi della serie erano nomi ben conosciuti.

Dopo la disgregazione della Jugoslavia, diversi editori locali negli stati successori continuarono a pubblicare le avventure di Zagor. I più degni di nota tra questi sono Veseli četvrtak [23][sr] (“Giovedì Gioioso”) in Serbia e Ludens [24] [hr] in Croazia, che continuano a pubblicare ancora oggi, mentre i  fumetti vengono regolarmente distribuite in altri paesi della ex Jugoslavia.

Edizioni di Zagor in lingua locale pubblicate in Macedonia del Nord [25][mk], Kosovo e Bosnia ed Erzegovina [26][bs] si sono rilevate meno longeve.

Macedonian editions of Zagor by Mega press 33, Varm Comics and M-Comics. Photo: Meta.mk, CC BY. [27]

Le edizioni Macedoni di Zagor di Mega press 33 (2005), Varm Comics (2009) e M-Comics (2014-2018). Foto: Meta.mk [2], CC BY [3].

Negli anni '60 e '60 Zagor venne pubblicato anche in Turchia, oltre che  in Grecia, Israele e Austria.

Zagor  è così famoso in Turchia che ha ispirato due film, Zagor kara bela [28](Zagor – il Flagello Nero) Zagor kara korsan'in hazineleri [29] (Zagor – il tesoro del Corsaro Nero), entrambi i quali furono pubblicati nel 1971. Gli appassionati hanno reso entrambi i film disponibili in rete.

Una svolta rispetto al modello ‘salvatore bianco'?

Zagor è una sorta di supereroe, ma a parte il suo inconsueto alto livello di prestanza fisica e impressionante destrezza, non ha poteri speciali. È quindi più vicino all’Uomo Mascherato di Lee Falk [30][it], Tarzan e Batman piuttosto che Superman o L'Uomo Ragno. Questa missione di vita è lottare per la giustizia, promuovere la pace e difendere gli innocenti dall'oppressione.

Originalmente indirizzata a un pubblico adolescente, la serie ha iniziato ad affrontare temi più adulti nel corso del tempo.

Il razzismo e la schiavitù erano rappresentati in maniera esplicita e la serie ponderava regolarmente sulle conseguenze dei genocidi coloniali [mk]:

Zagor è per la maggior parte una serie di fumetti naïve, infantile, piena zeppa di  cliché e non molto stimolante intellettualmente con molti abominii. Ma tra le oltre 600 storie ce ne sono una decina che possono essere considerati capolavori di arte sequenziale.

I personaggi si evolsero da stereotipi a esseri umani più tridimensionali. Questo sviluppo fu specialmente più visibile nei personaggi femminili.

[33]

Evoluzione del personaggio conosciuto solo come Pericolo Biondo  nel 1978 (numeri 139-141) a Isabel Wolf, con una propria storia di sfondo nel 2018 (numeri 631-633). Edizioni di Veseli četvrtak, Serbia. Foto di Meta.mk, CC BY.Zagor stesso si trasformò da una specie di “salvatore bianco” [in inglese”white savior”, NdT]  degli indiani d'America, man mano che gli scrittori davano più libertà d'azione a personaggi secondari di varie etnie.

Chico superò il suo lancio iniziale come versione pomposa di Sancho Panza [34] [it] del Don Chisciotte e cominciò a comparire sulle copertine.

Come per l'universo Marvel, il mondo virtuale di Zagor si intrecciò con altre serie Bonelli, come  Martin Mystère [35] [it] e Dragonero [36][it].

Negli anni recenti, ci sono stati tentativi di promuovere e Zagor nel mercato dei fumetti USA [37].

Uno dei crossover è con il supereroe DC Flash [38][it].

Davide Gianfelice, un artista Italiano coinvolto in quel progetto, ha condiviso alcune vignette su Twitter:

Alcune pagine di Flash/Zagor.