- Global Voices in Italiano - https://it.globalvoices.org -

Chierico critica la squadra di pallavolo femminile turca per l'aspetto delle giocatrici alle Olimpiadi di Tokyo

Categorie: Medio Oriente & Nord Africa, Turchia, Citizen Media, Donne & Genere, Politica, Religione, Olimpiadi

Uno screenshot di una video [1] stream della partita di pallavolo femminile tra Turchia e Cina, Olimpiadi di Tokyo, 25 luglio 2021.

La squadra di pallavolo femminile turca, conosciuta come le “Sultane della Rete”, ha battuto [2] [en, come tutti i link successivi, salvo diversa indicazione] la Cina 3-0 durante la partita delle Olimpiadi di Tokyo il 25 luglio scorso. È stata una vittoria che ha meritato i festeggiamenti alla fine dato che la Cina ha vinto sei medaglie Olimpiche nella pallavolo femminile, inclusi tre ori. Ma mentre molti hanno elogiato la squadra che giocherà contro l'Italia, altri stanno subendo il contraccolpo per aver criticato le giocatrici in merito alla così chiamata decenza.

İhsan Şenocak, fondatore del Centro di Ricerca Intellettivo e Scientifico (IFAM), un'associazione religiosa in Turchia, è diventato virale dopo aver criticato la modestia delle giocatrici. I suoi tweet di  critica verso la squadra e la discussione dei compiti delle donne in Islam ha stimolato un contraccolpo online e dato nuovamente la carica per dei dibattiti sui diritti delle donne e sul laicismo in Turchia [tr]:

Le figlie dell'Islam! Non siete le Sultane dei campi da gioco. Siete le Sultane della fede, della castità, dell'eticità, della modestia e della decenza. Siete figlie di coloro che si sono vergognati poiché avete mostrato il naso. Non fatevi ingannare e non diventate preda degli schermi e della cultura popolare dei fratelli barbuti che vi chiamano Sultane. Siete la nostra speranza e la nostra preghiera.

La risposta a questo tweet tra gli utenti turchi è stata schiacciante [tr]:

Pensano che l'ignoranza e l'estremismo significhino avere un punto di vista diverso. Ma non è così.

Lascio tra queste due foto le differenze culturali.

La nostra squadra di pallavolo femminile! Perché, Ihsan Senocak, non si chiede della figlie dell'Islam. Vediamo quante schiacciate le arrivano in testa? In più, chi si crede di essere? Questa è una domanda del tutto diversa.

Le reazioni al tweet di Şenocak hanno stimolato l'utente a condividere un altro tweet [12] [tr] nel quale sostiene che “non c'era nulla di offensivo” nel suo tweet precedente e che era “semplicemente un ricordo di cosa una donna dovrebbe e non dovrebbe essere in Islam”.

Nel 2019, Şenocak ha fatto una predica nel quale ha detto [13]: “Figlie e mogli in pantaloni, che vanno all'università e che si sistemano le sopracciglia, finiranno all'inferno”.

Non è la prima volta che le Sultane finiscono sotto le critiche di uomini conservatori. A gennaio 2020, un membro del partito National People's Party (MHP), Birol Şahin, è stato rimosso dalle file del partito dopo aver accusato [14] la squadra di essere indecorosa. Dopo la vittoria contro la Germania che ha assicurato alla squadra il diritto di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, Şahin ha affermato [14]: “Sfidando l'ordine di Dio di coprire le vostre curve, vi vestite in maniera indecorosa, vi state esponendo e ne siete contente perché andate a Tokyo”.

La divisione tra i fedeli conservatori e gli estremisti in Turchia è un continuo punto di tensione. Nel 2014, il presidente Erdogan ha accusato i femministi di non comprendere la maternità. Durante un vertice a Istanbul, il presidente avrebbe affermato [15]: “Alcuni possono capirlo, altri no. Non potete spiegare ciò ai femministi perché non accettano il concetto di maternità”.

A giugno 2021, il governo con a capo il partito Justice and Development Party si è ritirato dalla Convenzione di Istanbul, una dottrina che protegge le donne dagli abusi domestici e dalle violenze sessuali. In un articolo per Al-Monitor, la giornalista Pinar Tremblay ha accusato [16] i conservatori di sostenere di difendere le donne, ma anche di considerare queste come trofei.

The state’s patriarchal Islamist ideology has made women’s bodies vulnerable. In its logic, women are the property of men. Each political conflict is seen as a battle. When the battle is over, the winner can have the loot, including the women and girls. For example, after the July 15 attempted coup, pro-AKP social media posts claimed that the “wives of putschists are our trophies le mogli dei golpisti sono i nostri trofei [17].” During the referendum of 2017, an employee of Istanbul Municipality posted on social media that it was war, and when those who oppose the presidential system lose the referendum, “we can have their daughters and wives le loro figlie e le loro mogli [18].”

L'ideologia islamista patriarcale dello stato ha reso i corpi delle donne vulnerabili. Secondo tale logica, le donne sono proprietà degli uomini; ogni conflitto politico è visto come una battaglia. Quando la battaglia finisce, il vincitore può prendere il bottino, incluse donne e ragazze. Ad esempio, dopo il tentato colpo di stato del 15 luglio, i post sui social media pro-AKP sostenevano che “le mogli dei golpisti sono i nostri trofei [17]” [tr]. Durante il referendum del 2017, un impiegato del Comune di Istanbul ha pubblicato sui social che era una guerra, e che gli oppositori del sistema presidenziale perdono il referendum, “ma noi possiamo avere le loro figlie e le loro mogli [18]” [tr].