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I media statali cinesi cancellano le citazioni bibliografiche di un presunto biologo svizzero

Categorie: Asia orientale, Europa occidentale, Cina, Svizzera, Citizen Media, Media & Giornalismi, Relazioni internazionali, Salute
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COVID-19. Immagine gratuita di PXphere

La versione originale di questo post è stata scritta da Rhoda Kwan e pubblicata su Hong Kong Free Press (HKFP) l’11 agosto 2021 [2] [en, come i link seguenti]. La seguente versione è stata modificata e pubblicata da Global Voices sotto un accordo di partnership con HKFP.

Diversi media statali cinesi hanno rimosso riferimenti diretti al biologo svizzero “Wilson Edwards” dagli articoli pubblicati nelle ultime settimane.

La mossa arriva all'indomani di una dichiarazione rilasciata dall'ambasciata svizzera il 10 agosto che ha rivelato che non esiste nessun cittadino svizzero di nome Wilson Edwards e che nessun articolo accademico è stato scritto da un biologo con quel nome.

La dichiarazione dell'ambasciata svizzera recita:

In the last several days, a large number of press articles and social media posts citing an alleged Swiss biologist have been published in China. While we appreciate the attention on our country, the Embassy of Switzerland must, unfortunately, inform the Chinese public that this news is false.

Negli ultimi giorni sono stati pubblicati in Cina numerosi articoli di giornale e post sui social media che citano un presunto biologo svizzero. Pur apprezzando l'attenzione sul nostro Paese, l'Ambasciata di Svizzera deve purtroppo informare il pubblico cinese che queste notizie sono false.

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Uno screenshot del post Facebook cancellato di ‘Wilson Edwards’ via HKFP.

In un post su Facebook del 24 luglio, un account con il nome di ‘Wilson Edwards’ ha affermato di aver assistito al tentativo degli Stati Uniti di ‘politicizzare’ i continui sforzi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per scoprire le origini del coronavirus. Il ‘biologo’ ha scritto che:

I have the impression that WHO’s new plans, which include lab audits, are largely politically motivated… The WHO sources told me that the U.S is so obsessed with attacking China on the origin-tracing issue that it is reluctant to open its eyes to the data and findings.

Ho l'impressione che i nuovi piani dell'OMS, che includono controlli di laboratorio, siano in gran parte spinti da motivazioni politiche… Alcune fonti dall'OMS mi hanno detto che gli Stati Uniti sono così ossessionati dall'attaccare la Cina sulla questione dell'origine del virus che sono riluttanti ad aprire gli occhi sui dati e sui risultati.

Ha anche messo in dubbio l'indipendenza dell'organismo sanitario internazionale, accusando gli Stati Uniti di aver tentato di inserire i propri esperti nella squadra responsabile della seconda fase dell'indagine.

Il post citava anche una “fonte” secondo la quale il presidente degli Stati Uniti Joe Biden “avrebbe fatto tutto il possibile” per “ripristinare l'influenza degli Stati Uniti nell'organizzazione” e “cercare di dominare le questioni fondamentali”.

Mentre l'account fittizio è stato rimosso da Facebook, il post è accessibile sull'account Twitter di ‘Wilson Edwards':

#COVID19 #COVID19nsw @WHO @DrTedros @FauciFan Data questa continua politicizzazione delle questioni scientifiche, non ho dubbi che questo gruppo consultivo si trasformerà ben presto in uno strumento politico.

@ZhaoyinFeng, un reporter della BBC, ha sottolineato che le citazioni di “Wilson Edwards” sono apparse per la prima volta nella testata giornalistica Voice of South Pacific di proprietà della Beijing Zhong Xin Chinese Media Service Company, che pubblica notizie sulle isole Fiji:

Voice of South Pacific 南太之声 ha pubblicato un articolo in inglese che citava il post di Edwards su Facebook del 27 luglio, tre giorni prima che i media statali cinesi China News Service ne riportassero le affermazioni. Il rapporto di VSP non citava un autore, bensì un editore chiamato “GAVIN”. 

Le affermazioni sono state poi riprese da alcuni media statali cinesi, tra cui People's Daily, China Daily, Global Times e CGTN, che hanno tutti accusato gli Stati Uniti di manipolare a livello politico l'indagine dell'OMS sulle origini della COVID-19. Una settimana dopo la pubblicazione del post originale, il People's Daily ha pubblicato un articolo di opinione intitolato: “Gli Stati Uniti cercano di rovesciare il rapporto utilizzando l'OMS come strumento politico: Biologo svizzero”.

L'ambasciata svizzera ha anche sottolineato che l'account Facebook di “Wilson Edwards” è stato creato lo stesso giorno della pubblicazione del post e contava solo tre amici: “È probabile che questo account Facebook non sia stato aperto per scopi di social networking”, si legge nella loro dichiarazione.

Inoltre, ha anche invitato la stampa cinese e i netizen a rimuovere i post del presunto biologo, affermando che si tratta probabilmente di un caso di “fake news”.

Stiamo cercando Wilson Edwards, presunto biologo, citato nella stampa e nei social media in Cina negli ultimi giorni. Se esisti, ci piacerebbe incontrarti! Ma è più probabile che si tratti di una fake news, e invitiamo la stampa cinese e i netizen a togliere i suoi post.

A inizio anno, un team di esperti dell'OMS ha svolto un'indagine a Wuhan, dove il coronavirus è stato rilevato per la prima volta. Il rapporto finale dell'indagine ha concluso che la teoria che il virus sia trapelato da un laboratorio sia alquanto “improbabile”.

Tuttavia, i critici hanno messo in dubbio che la Cina abbia concesso al team il pieno accesso ai dati disponibili. Pechino ha poi respinto i piani per la seconda fase dell'indagine.

A partire dall'11 agosto, CGTN, People's Daily e China Daily sembrano aver rimosso i riferimenti a Edwards dai loro articoli, mentre il Global Times ha cancellato un intero articolo di CGTN dal suo sito.

L'articolo rimosso, intitolato “Risalire alle origini del Covid-19: Emerge l'accusa di “intimidazione” da parte degli Stati Uniti”, era accessibile sul Global Times fino a martedì pomeriggio. Altre copie erano ancora consultabili tramite lo strumento cache di Google.

HKFP ha contattato le testate per chiedere commenti sulla vicenda.

La debacle è l'ultimo sviluppo in una disputa in corso tra Cina e Stati Uniti riguardo le origini del coronavirus, in cui entrambe le parti sostengono che il virus sia trapelato da un laboratorio situato sul territorio dell'altro.

Anche se i media statali hanno cancellato o rimosso i riferimenti nei loro rapporti a “Wilson Edwards”, Hu Xijin, il capo redattore di Global Times, ha scritto un post in cinese su Weibo sostenendo che il biologo stava usando uno pseudonimo per proteggersi [zh]:

那个账号使用化名,这远没有一些人所说的那么重要,这在互联网时代是披露内情者常用的自我保护方法之一。最重要的是,那篇文章讲的事情是不是真的。当然了,如果该文作者能够署上真名,文章的冲击力会更大,但如果他说的都是真的,就是不敢署真名,传递给我们的额外信息就是:美国的打压太严厉了,围绕溯源问题上已经在西方形成了广泛的寒蝉效应,没有人或者很少有人敢使用真名说真话了。

Avere uno pseudo account non è così importante; è una misura di autoprotezione adottata dagli informatori nell'era di Internet. Ciò che conta di più è la validità del contenuto. Naturalmente, se lo scrittore usasse il suo vero nome, il post avrebbe un impatto più significativo. Ma se ciò che ha detto è vero, ma non osa rivelarsi, questo rivela che l'influenza degli Stati Uniti è troppo repressiva e ha indotto un effetto di silenziamento nella società occidentale. Di conseguenza, in pochi osano usare i loro nomi veri per dire la verità.

Questa non è la prima volta che Pechino ha fatto affidamento su personaggi occidentali “esperti” per sostenere la sua versione dei fatti.

In aprile, un articolo della CGTN, scritto da una giornalista francese di nome Laurene Beaumond, ha contestato vari rapporti sugli abusi di massa dei diritti umani contro i musulmani uiguri e altre minoranze etniche nella regione cinese dello Xinjiang. Beaumond avrebbe vissuto nella regione per anni.

Il giornale francese Le Monde ha poi pubblicato un articolo sostenendo che non esistesse nessuna reporter francese con quel nome. In risposta, il Global Times ha affermato con un articolo  [15]che il giornalista è una persona reale che scrive sotto pseudonimo e ha chiesto a Le Monde di scusarsi.