La protesta #Lawan richiede le dimissioni del primo ministro malese per la gestione della pandemia

Militanti seduti in protesta durante la manifestazione #Lawan a Kuala Lumpur, Malesia.. Foto da Twitter nel post del Centre for Independent Journalism

Centinaia di militanti hanno manifestato [en, come i link seguenti] nella capitale malese Kuala Lumpur il 31 luglio per chiedere le dimissioni del Primo Ministro Muhyiddin Yassin a causa della cattiva gestione, da parte del suo governo, della pandemia di COVID-19.

Etichettata con l’hashtag #Lawan (Lotta), la protesta è stata istituita anche per richiedere la riapertura delle sedute parlamentari e una moratoria sul pagamento di tutti i prestiti. Il governo Muhyiddin è accusato di aver strumentalizzato la pandemia per aver sospeso il parlamento in modo da consolidare il potere e di aver fatto ricorso a leggi draconiane per mettere a tacere e intimidire l’opposizione.

#Lawan ha ricevuto grande sostegno dato che ha rispecchiato le frustrazioni di molti malesi in merito alla risposta del governo alla pandemia.

Le autorità hanno convocato almeno venti militanti la scorsa settimana, ancora prima che la protesta #Lawan avesse luogo. Tra questi, la giovane militante Sarah Irdina che era stata arrestata lo scorso 29 luglio applicando il Sedition Act per aver pubblicato un tweet riguardante la protesta. Rilasciata dopo poche ore, ha descritto il suo calvario su Instagram.

With nothing but the walls of my cell and my thoughts I kept asking myself: what would happen to me after this? What would happen if the police refused to release me tomorrow? Would I be able to continue my studies? Would my life ever be the same again? What did I do that was so bad that I deserve to go through this?

This failed government's inhumane treatment of those that fight is for a better Malaysia is what keeps hurting us Malaysia, when their job is supposedly to protect us. This is why we LAWAN.

Ero nella mia cella e mi chiedevo se la mia vita sarebbe tornata come prima. Questo governo riserva un trattamento disumano a coloro che si battono per una Malesia migliore, quando invece dovrebbe proteggerci.

La protesta #Lawan si è svolta in modo pacifico, nonostante le minacce di arresti. I partecipanti erano in gran parte giovani militanti, che portavano magliette nere e sventolavano bandiere altrettanto nere, a simboleggiare il fallimento del governo nella gestione della crisi della sanità pubblica.

Situazione attuale a Masjic Jamek LRT.

Durante la manifestazione è stato osservato il distanziamento sociale:

La protesta #Lawan continua a essere pacifica e ordinata. I discorsi continuano. Videoclip della squadra sul campo.

La manifestazione si sarebbe dovuta concludere sulla storica piazza Dataran Merdeka ma la polizia ha allestito delle barriere in strada per isolarla:

La polizia barrica Dataran. Molti sono in borghese, altri indossano gilet. I manifestanti rispettano le regole e continuano a manifestare. La polizia dovrebbe facilitare, non ostruire.

Per questo gli organizzatori di #Lawan hanno dovuto optare per l’occupazione:

Manifestanti #lawan seduti sulla strada all’incrocio Jalan Raja perché piazza Dataran Merdeka è circondata.

Dopo aver intonato l’inno nazionale (Negaraku), i manifestanti hanno richiesto le dimissioni del primo ministro.

Dopo il Negaraku #LAWAN chiede a Muhyiddin Yassin di dimettersi.

La protesta si è conclusa prima delle 13:00.

La Commissione malese per i diritti umani. (SUHAKAM) ha rilevato l’importanza di osservare i protocolli sanitari, ma ha al contempo castigato la polizia per aver arrestato gli organizzatori prima della protesta:

Whilst understanding the complexity of the situation, SUHAKAM, however, expresses its concerns over the arrest of organizers and the activists of a planned assembly whilst their belongings were confiscated by the police.

SUHAKAM urges the authorities to facilitate the peaceful assembly by providing an adequate space at an appropriate location for the assembly to take place, thereby enabling physical distancing and health screening of the participants to be conducted safely.

La SUHAKAM comprende la complessità della situazione, ma esprime preoccupazione per l’arresto di organizzatori e militanti di un’assemblea pianificata mentre i loro averi venivano confiscati dalla polizia.

La SUHAKAM esorta le autorità a facilitare la manifestazione pacifica mettendo a sua disposizione uno spazio adeguato permettendo così il rispetto del distanziamento fisico e la somministrazione dei test ai manifestanti.

La protesta #Lawan è stata approvata da importanti leader della società civile. La figlia dell’ex primo ministro malese, Mahathir bin Mohamad, ha riconosciuto l’importanza di sostenere i giovani militanti.

Cari genitori dei militanti di #Lawan, so che temete per la loro incolumità. Ma stanno agendo per noi. Li elogiamo per il loro coraggio. Siamo tutti con loro.

Anche i gruppi della società civile elogiano i giovani che hanno partecipato alla protesta #Lawan

The organisers of this protest consisted of many young people, and we commend their passion and dedication for our country, as well as their capability in organising this peaceful protest, despite the continuous threat of investigation, arrest and detention.

Sosteniamo la passione e l’impegno che i molti giovani militanti hanno dimostrato verso il nostro paese. Hanno organizzato questa manifestazione pacifica nonostante le minacce di inchieste e incarcerazioni.

I gruppi hanno altresì sollecitato le autorità a smettere di perseguitare gli organizzatori. La polizia ha affermato che intende convocare diversi militanti perché la protesta è un raduno di massa, attualmente proibito a causa della pandemia.

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